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L’ANCORA<br />
44 21 SETTEMBRE 2008<br />
DALL’ACQUESE<br />
Riceviamo e pubblichiamo<br />
Caprioli, oltre <strong>la</strong> beffa<br />
anche l’inganno<br />
Riceviamo e pubblichiamo<br />
Urbe, il comitato<br />
risponde al vicesindaco<br />
Per un cacciatore scelta sconsiderata<br />
Revoca dell’oasi<br />
di Bandita di Cassinelle<br />
Ponzone. Ci scrive Giovanni<br />
Benzi: «La Repubblica Italiana<br />
è basata sulle leggi e leggine<br />
che ogni italiano deve rispettare.<br />
La legge che <strong>la</strong> Provincia<br />
e/o Regione sta applicando<br />
sui danni causati da caprioli e<br />
simili è, a dir il vero, roba da<br />
matti oppure paga sempre<br />
Pantalone: noi comuni mortali,<br />
sempre alle prese con tasse<br />
su cose di prima necessità<br />
(acqua, luce, gas, telefono,<br />
bollo auto, mutui, assicurazioni,<br />
canoni tv, ici, ecc.) con<br />
pagamenti di ogni genere e<br />
sempre più pesanti: chi vive<br />
in campagna non è più padrone<br />
di seminare nessun tipo<br />
di coltura, non può più<br />
piantare nessun tipo di albero,<br />
non può farsi un taglio di<br />
legna per l’inverno, perché<br />
dopo il taglio le ributtate nuove<br />
vengono mangiate e il suo<br />
terreno da bosco pregiato diventa<br />
incolto, a causa di questi<br />
animali non è più proprietario<br />
in casa sua.<br />
Per non par<strong>la</strong>re poi degli incidenti<br />
in automobile quando<br />
non ci <strong>la</strong>sci <strong>la</strong> pelle (vedi notizie<br />
su internet), <strong>la</strong> Provincia o<br />
Regione ha posizionato cartelli<br />
di “attenzione ai caprioli” e simili<br />
(come se con questi si potesse<br />
evitare che queste bestie<br />
si impadroniscano del territorio,<br />
comprese tutti i tipi di strade),<br />
sollevandosi da ogni responsabilità.<br />
Io presumo che nessun automobilista<br />
cerchi di avere un<br />
incontro con questi animali selvatici.<br />
A questo punto oltre allo<br />
spavento, ai problemi di famiglia<br />
per il ritardo, ai problemi di<br />
portare l’auto dal carrozziere e<br />
pagare un auto sostitutiva, “<strong>la</strong><br />
beffa”: <strong>la</strong> Provincia o Regione<br />
rifiuta ogni risarcimento. Dopo<br />
<strong>la</strong> beffa anche l’inganno. Come<br />
se l’incidente fosse causato a<br />
torto da un qualsiasi automobilista<br />
senza assicurazione.<br />
Eppure le leggi esistono:<br />
l’art. 2043 c.c. ribadito da una<br />
sentenza del<strong>la</strong> Cassazione dice<br />
che <strong>la</strong> Regione, è obbligata<br />
ad adottare tutte le misure idonee<br />
ad evitare che <strong>la</strong> fauna<br />
selvatica arrechi danni a terzi<br />
e nel caso risarcire (mi sembra<br />
normale).<br />
Io abito nel Comune di Ponzone<br />
un Comune del<strong>la</strong> Comunità<br />
Montana e mi chiedo i Sindaci,<br />
i Presidenti delle Comunità<br />
Montane, le Associazioni<br />
Agricole, le Associazioni dei<br />
Consumatori ecc. di questa<br />
legge sono a conoscenza, eppure<br />
cosa hanno fatto per far<strong>la</strong><br />
applicare? E salvaguardare i<br />
residenti e non.<br />
Speriamo che tutti i nostri<br />
enti, che cercano di attirare il<br />
turista, che a questo ultimo<br />
non capiti di dover prolungare<br />
le ferie per aver incontrato uno<br />
di questi animali e dover portare<br />
<strong>la</strong> macchina dal carrozziere<br />
e tutti i disguidi a proprie spese<br />
Ṡenz’altro chi approva queste<br />
leggi tutti questi problemi<br />
non li subisce, altrimenti queste<br />
cose sconcertanti sugli organi<br />
di stampa non si leggerebbero.<br />
Non ho idea di cosa bisogna<br />
fare, però per far cessare questa<br />
presa in giro, io ci sono».<br />
Riceviamo e pubblichiamo<br />
Dal<strong>la</strong> Pro Loco Cimaferle<br />
rispondono a Dulfin<br />
Cimaferle di Ponzone. Riceviamo<br />
e pubblichiamo questa<br />
lettera del<strong>la</strong> Pro Loco di<br />
Cimaferle “dal 1967”, in risposta<br />
a quel<strong>la</strong> apparsa <strong>la</strong><br />
scorsa settimana a firma “il<br />
nipote di Dulfin”:<br />
«Caro nipote del signor<br />
Dulfin, da molto tempo non<br />
avevamo il piacere di leggere<br />
su L’Ancora i suoi appunti<br />
che ci riguardano, finalmente<br />
<strong>la</strong> settimana scorsa,<br />
interrotto il silenzio che si<br />
era proposto, si è nuovamente<br />
ricordato di Cimaferle.<br />
In linea di massima concordiamo<br />
sulle sue osservazioni<br />
in partico<strong>la</strong>re riguardo a<br />
quel<strong>la</strong> piazzo<strong>la</strong> destinata al<br />
posteggio dei camper (opera<br />
del<strong>la</strong> Comunità Montana<br />
“Suol d’Aleramo” che ha<br />
emesso un bando di prossima<br />
scadenza per <strong>la</strong> gestione)<br />
che non è mai decol<strong>la</strong>ta.<br />
Ci sarebbe da approfondire il<br />
problema perché pare che<br />
non tutti i vicini abbiano gradito<br />
l’iniziativa, insomma<br />
stando alle voci si manifesta<br />
qualche, più o meno giustificato<br />
dissenso.<br />
Questo il motivo dello<br />
stand-up e <strong>la</strong> assoluta mancanza<br />
di una qualche azione<br />
promozionale indispensabile<br />
al<strong>la</strong> pubblicizzazione del<br />
camping attrezzato, effettivamente<br />
in stato di avanzato<br />
degrado. Comunque siamo<br />
assolutamente d’accordo<br />
con quanto scrive e ci auguriamo<br />
che il suo intervento<br />
abbia <strong>la</strong> capacità di smuovere<br />
<strong>la</strong> situazione.<br />
Riguardo invece al<strong>la</strong> frequentazione<br />
delle nuove attrezzature<br />
sportive e <strong>la</strong> ringraziamo<br />
sentitamente per il<br />
suo apprezzamento, dobbiamo<br />
tranquillizzar<strong>la</strong> in quanto<br />
nel<strong>la</strong> breve stagione del mese<br />
d’agosto (davvero immeritatamente<br />
troppo breve) ci<br />
sono state le seguenti presenze<br />
che ci soddisfano a<br />
fronte delle tante iniziative<br />
intraprese: commedia dialettale<br />
(85), concerto rock<br />
(240), festa ferragosto (310),<br />
pranzo sociale (110), sfi<strong>la</strong>ta<br />
di moda (270), incontro con<br />
<strong>la</strong> Giunta Comunale (130),<br />
processione e festa al Parroco<br />
(270), Marciaferle (215)<br />
e <strong>la</strong> frequentazione media<br />
del<strong>la</strong> sede da parte dei 210<br />
soci è stata mediamente di<br />
75/90 giornaliera. Inoltre i<br />
giovani e i bambini si sono<br />
organizzati in gare e tornei<br />
svolti sui campi di calcio, pal<strong>la</strong>volo<br />
e tennis, mentre gli<br />
anziani hanno coperto i campi<br />
da bocce e le partite serali<br />
alle carte in sede.<br />
Questo per tranquillizzare<br />
i suoi palesati timori sul<strong>la</strong> desertificazione<br />
del<strong>la</strong> struttura.<br />
Ci venga a trovare, caro<br />
nipote del signor Dulfin, Cimaferle<br />
ha bisogno di gente<br />
che come Lei si mostra<br />
desiderosa di impegnarsi e<br />
col<strong>la</strong>borare, <strong>la</strong> conosceremo<br />
volentieri e se lo desidererà<br />
con noi avrà sempre <strong>la</strong><br />
porta aperta per il bene, <strong>la</strong><br />
prosperità ed il successo<br />
del<strong>la</strong> nostra per<strong>la</strong> del Ponzonese.<br />
L’attendiamo e le porgiamo<br />
i migliori saluti».<br />
Urbe. Ci scrive Il Comitato<br />
“Salviamo <strong>la</strong> Ciape<strong>la</strong>” in risposta<br />
alle dichiarazioni del vicesindaco<br />
Lorenzo Zunino nell’intervista<br />
ri<strong>la</strong>sciata al giornalista Willy<br />
Gua<strong>la</strong> dal titolo “L’impianto a<br />
biomasse un progetto funzionale”,<br />
pubblicata su L’Ancora<br />
del 7 settembre:<br />
«Ci stupiamo che il Vicesindaco,<br />
nel suo articolo su L’Ancora<br />
abbia dichiarato: “solo un<br />
gruppo di villeggianti che per<br />
un mese di soggiorno estivo risiedono<br />
a Urbe ha manifestato<br />
a priori contro l’impianto a Biomasse<br />
previsto al<strong>la</strong> Ciape<strong>la</strong>, località<br />
tra Acquabianca e Vara<br />
Superiore”. La realtà è ben diversa<br />
da quel<strong>la</strong> illustrata da Lorenzo<br />
Zunino.<br />
Gli “sparuti villeggianti mensili”<br />
sono invece le numerose<br />
famiglie che hanno scelto da 30<br />
– 40 anni o da più generazioni<br />
di soggiornare a Urbe anche<br />
per oltre sette mesi! Ad ogni<br />
modo, qualunque sia il periodo,<br />
meritano rispetto e considerazione,<br />
non dimenticando inoltre<br />
che pagano tributi locali e<br />
ICI con un’elevata aliquota come<br />
seconda casa!<br />
Con grandi sacrifici avevano<br />
acquistato le ultime licenze edilizie<br />
e piccoli terreni incolti, sopportando<br />
da pionieri che lunghi<br />
tratti dell’unica strada fossero<br />
<strong>la</strong>sciati per decine di anni senza<br />
luce e tuttora con un manto<br />
a buchi e rappezzi. Con grandi<br />
fatiche e spese, si è creato un<br />
agglomerato di casette sparse<br />
qua e là che ha portato benefici<br />
economici al Comune di Urbe,<br />
oltre ad abbellire e riqualificare<br />
<strong>la</strong> località. Una zona lontana da<br />
ogni centro di paese, senza negozi,<br />
dove transitano raramente<br />
veicoli e che, per questi motivi,<br />
offre un impagabile silenzio<br />
e tranquillità, a stretto contatto<br />
con <strong>la</strong> natura, regno incontaminato<br />
di flora e fauna, in uno dei<br />
punti più panoramici del<strong>la</strong> valle,<br />
dove si respira un’aria partico<strong>la</strong>rmente<br />
pura e salubre ed è<br />
per queste qualità che è stata<br />
apprezzata e scelta, nonostante<br />
i disagi.<br />
I proprietari delle case erano<br />
all’oscuro del progetto al quale<br />
l’Amministrazione stava <strong>la</strong>vorando<br />
in sordina da lungo tempo,<br />
progetto inadatto e nefasto<br />
per tale località che ne sarebbe<br />
stravolta e danneggiata.<br />
Soltanto in agosto alcuni avevano<br />
avuto casualmente <strong>la</strong> notizia<br />
e chiesto un incontro esplicativo,<br />
concordato dopo circa<br />
due 15 giorni, al quale il Sindaco<br />
non ha presenziato, <strong>la</strong>sciando<br />
al suo Vice l’incombenza informale.<br />
Quest’ultimo ci aveva<br />
assicurato che comunque poi<br />
sarebbe stata indetta un’assemblea<br />
pubblica.<br />
Dunque Lorenzo Zunino sapeva<br />
benissimo che questi erano<br />
i veri motivi per i quali al<strong>la</strong> riunione<br />
in Comune non c’erano<br />
residenti stabili, sono quindi poco<br />
corrette le sue affermazioni<br />
che evidenziano queste assenze<br />
come se fossero <strong>la</strong> prova<br />
che tali residenti sono totalmente<br />
a favore dell’impianto: <strong>la</strong><br />
realtà è che, al pari dei villeggianti,<br />
anche i residenti sanno<br />
poco o nul<strong>la</strong> del progetto.<br />
Durante <strong>la</strong> riunione, i numerosi<br />
e preoccupati partecipanti<br />
hanno chiesto di vedere qualche<br />
documento inerente a tale<br />
progetto, è stata fatta invece visionare<br />
soltanto una generica<br />
mappa, dove non risultava neppure<br />
indicata <strong>la</strong> casa più vicina<br />
al predetto impianto. Anche questo<br />
<strong>la</strong>scia perplessi, è impensabile<br />
che il Comune non abbia<br />
tenuto neppure una copia del<strong>la</strong><br />
sicuramente consistente documentazione!<br />
Come ci auguriamo<br />
che Zunino (e il costruttore)<br />
sappiano che non è sufficiente<br />
un bel disegnino per fare un<br />
progetto che possa essere autorizzato<br />
dal<strong>la</strong> Regione. Occorrono<br />
studi, valutazioni, dati tecnici<br />
che, al momento, sembrano<br />
non esserci completamente, anche<br />
se affermano il contrario.<br />
Perché tanti misteri?<br />
I “famigerati villeggianti” non<br />
sono strumentalizzati, anzi sono<br />
favorevoli al<strong>la</strong> filiera legnoenergia,<br />
al<strong>la</strong> pulizia e salvaguardia<br />
dei boschi con effetti<br />
positivi sul territorio, al risparmio<br />
nelle emissioni di CO2 (anidride<br />
carbonica) e di inquinanti che un<br />
efficiente impianto di teleriscaldamento<br />
offrirebbe. Sono contrari<br />
al<strong>la</strong> localizzazione, assurda,<br />
dell’impianto che, per creare<br />
un’ipotetica risorsa, ne distrugge<br />
inspiegabilmente un’altra<br />
preesistente, d’inestimabile bellezza.<br />
È inutile che ci venga portato<br />
ad esempio l’impianto di<br />
Ormea perché è situato in tutt’altro<br />
contesto ambientale, con<br />
ben diverse vie di accesso ed<br />
una filiera adeguatamente dimensionata.<br />
Cosa dire allora<br />
dello scontento c<strong>la</strong>moroso di altri<br />
cittadini di Pieve di Teco, con<br />
inchieste del<strong>la</strong> Magistratura in<br />
corso per le irrego<strong>la</strong>rità riscontrate<br />
o le proteste degli abitanti<br />
di Melendugno, di Poarino e di<br />
altri luoghi individuati come sedi<br />
di impianti di questo tipo?<br />
Nel precedente comunicato<br />
intito<strong>la</strong>to “I conti non tornano”<br />
sono stati già spiegati i nostri ragionevoli<br />
dubbi.<br />
Da un <strong>la</strong>to l’idilliaco progetto<br />
di realizzare un’improbabile immaginaria<br />
cittadel<strong>la</strong> del legno,<br />
un liceo del boscaiolo (qualcuno<br />
ci spieghi come arriveranno<br />
gli studenti che provengono da<br />
fuori al<strong>la</strong> Ciape<strong>la</strong>, in inverno,<br />
quando ci sono le solitamente<br />
abbondanti nevicate che <strong>la</strong> iso<strong>la</strong>no,<br />
forse in elicottero?) e le<br />
svento<strong>la</strong>te 15 assunzioni, numero<br />
variabile che l’Amministrazione<br />
ha già cambiato diverse<br />
volte, anch’esso senza riscontri<br />
oggettivi, come altre promesse…<br />
Dall’altro <strong>la</strong> certezza che saranno<br />
generati fumi inquinanti,<br />
non completamente eliminabili<br />
dai filtri che notoriamente non<br />
trattengono le polveri più sottili<br />
(PM10 e nanopolveri, le più pericolose<br />
perché superano anche<br />
<strong>la</strong> barriera cellu<strong>la</strong>re) che il<br />
continuo vento del<strong>la</strong> val<strong>la</strong>ta<br />
spargerebbe ovunque; si registrerà<br />
un flusso altrettanto inquinante<br />
di mezzi pesanti su<br />
strade fuori norma per questo<br />
traffico; si teme che possano<br />
essere compromesse ed inquinate<br />
le numerose falde di acqua<br />
sorgiva a seguito dei processi di<br />
<strong>la</strong>vorazione, inoltre occorre valutare<br />
l’elevato inquinamento<br />
acustico del<strong>la</strong> rumorosa segheria<br />
cippatoio per tagliare e<br />
triturare il legno e dell’impianto<br />
a biomasse in funzione giorno e<br />
notte che renderebbe insopportabile<br />
<strong>la</strong> vita a residenti e villeggianti.<br />
Non desideriamo né “fumo<br />
sugli occhi” e tanto meno quelli<br />
mefitici, prodotti dal<strong>la</strong> centrale.<br />
Il progetto infatti non considera<br />
gli innegabili effetti deleteri<br />
che inevitabilmente si ripercuoterebbero<br />
anche nei dintorni.<br />
È stato decantato dal<strong>la</strong> Civica<br />
Amministrazione come una<br />
favoletta dove l’impianto a biomasse<br />
è <strong>la</strong> fata buona del bosco,<br />
sistema ogni cosa e tutti<br />
vissero felici e contenti e non come<br />
un piano dove saranno ben<br />
pochi a guadagnare e moltissimi<br />
cittadini a rimetterci dal punto<br />
di vista sociale, sanitario ed<br />
economico, perciò ribadiamo il<br />
nostro categorico dissenso re<strong>la</strong>tivamente<br />
al<strong>la</strong> collocazione<br />
del<strong>la</strong> centrale a biomasse».<br />
Cassinelle. Ci scrive un<br />
cacciatore di Cassinelle:<br />
«Il giorno 23 maggio 2008<br />
con comunicato nº395 <strong>la</strong> Provincia<br />
di Alessandria informava<br />
che erano state avviate le<br />
procedure di legge per <strong>la</strong> modifica<br />
dei confini dell’oasi di<br />
protezione denominata “Bandita”<br />
nel Comune di Cassinelle,<br />
<strong>la</strong> cui superficie rideterminata<br />
risulta di circa 558 Ha.<br />
Si tratterebbe di un incremento<br />
si superficie di circa 80<br />
ha.<br />
La necessità sembrerebbe<br />
essere destinare una maggior<br />
area di rifugio al<strong>la</strong> selvaggina<br />
qualunque essa sia, ove questa<br />
possa riprodursi e sostare<br />
İl fatto comunque che il territorio<br />
oggetto del<strong>la</strong> possibile<br />
“annessione” all’oasi sia essenzialmente<br />
habitat favorevole<br />
agli ungu<strong>la</strong>ti, di cui si<br />
stanno cercando di contenere<br />
le popo<strong>la</strong>zioni dato che <strong>la</strong> loro<br />
crescita è stata ultimamente<br />
di tipo esponenziale, è sembrato<br />
alquanto in contraddizione<br />
con le attuali necessità<br />
di contenimento del<strong>la</strong> specie.<br />
Ciò che però ha suscitato<br />
non poche perplessità, se<br />
non altrettanti dubbi sul significato<br />
del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “gestione”<br />
o sull’interpretazione del termine,<br />
è il fatto che ciò che doveva<br />
essere un incremento di<br />
superficie, con le sue finalità<br />
e conseguenze è diventato<br />
ben più del contrario nel giro<br />
di pochi giorni.<br />
Si è passati da un incremento<br />
di superficie di 80 ha,<br />
all’eliminazione anche dei<br />
480 ha originari.<br />
Le paline di confine dell’oasi<br />
sono state rimosse nell’ultima<br />
settimana di agosto 2008,<br />
un mese prima dell’apertura<br />
del<strong>la</strong> stagione venatoria, anche<br />
se l’associazione venatoria<br />
locale ha presentato al<strong>la</strong><br />
Provincia circa 210 firme contro<br />
l’apertura dell’oasi.<br />
Ora, se <strong>la</strong> scelta di aumentare<br />
<strong>la</strong> superficie di un territorio<br />
interdetto all’attività venatoria<br />
partico<strong>la</strong>rmente vocato<br />
al<strong>la</strong> presenza di ungu<strong>la</strong>ti, pareva<br />
alquanto bizzarra, <strong>la</strong> de-<br />
Carpeneto. Scrive Monica<br />
Cavino: «Mentre nel cortile<br />
si svolgeva il “richiamo” del<br />
Grest, i genitori incontravano<br />
nell’edificio del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> elementare<br />
di Carpeneto gli insegnanti<br />
per par<strong>la</strong>re dell’ormai<br />
prossimo anno sco<strong>la</strong>stico<br />
Ṡaranno 59 i bambini (51<br />
di Carpeneto e 8 di Montaldo<br />
Bormida) che frequenteranno<br />
<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> primaria.<br />
E questo dato è già un<br />
successo; merito dell’asilo “E.<br />
Garrone” che da sempre è<br />
un indotto di qualità e competenza<br />
(e per questo anno<br />
sco<strong>la</strong>stico preparerà i pasti<br />
nei giorni dei rientri) e per<br />
le numerose giovani famiglie<br />
che negli ultimi tempi si sono<br />
trasferite proprio a Carpeneto.<br />
Mentre ci si prepara al<strong>la</strong><br />
vendemmia e gli autisti dello<br />
scuo<strong>la</strong>bus provano il percorso<br />
quotidiano che dovranno<br />
fare per offrire un servizio<br />
eccellente come sempre,<br />
si butta l’occhio al<strong>la</strong><br />
cisione uni<strong>la</strong>terale di eliminare<br />
del tutto un’oasi di protezione,<br />
è parsa per lo meno<br />
sconsiderata.<br />
Faccio presente quanto segue:<br />
- I cacciatori locali sono,<br />
a differenza di quanto si pensi<br />
solitamente, molto sensibili<br />
a mantenere e a proteggere<br />
<strong>la</strong> selvaggina, tutta, nelle aree<br />
interdette al<strong>la</strong> caccia.<br />
- L’eliminazione dell’oasi<br />
provocherebbe certamente<br />
nel<strong>la</strong> zona un massiccio decremento<br />
del<strong>la</strong> specie cinghiale<br />
nel breve periodo, ma<br />
non si capisce perché anche<br />
tale specie non possa avere<br />
zone di rifugio che ne permettano<br />
un minimo di protezione<br />
e salvaguardia.<br />
L’eliminazione totale dell’oasi<br />
andrebbe a danneggiare<br />
specie di partico<strong>la</strong>re pregio,<br />
come <strong>la</strong> pernice rossa, le<br />
cui popo<strong>la</strong>zioni autoctone<br />
presenti risentirebbero notevolmente<br />
del disturbo delle<br />
battute di caccia che si andrebbero<br />
ad effettuare continuativamente<br />
sui territori da<br />
esse occupate.<br />
Le lepri presenti nel<strong>la</strong> zona,<br />
non abituate ad essere cacciate<br />
dai cani sarebbero pressoché<br />
decimate all’apertura<br />
del<strong>la</strong> stagione venatoria.<br />
L’oasi include inoltre territori<br />
molto interessanti anche<br />
sotto il profilo geologico e paleontologico,<br />
in quanto presenta<br />
formazioni rocciose<br />
partico<strong>la</strong>ri e molto delicate<br />
che andrebbero tute<strong>la</strong>te anche<br />
dal solo transito pedonale.<br />
Pertanto, stante comunque<br />
l’assurdità del<strong>la</strong> condotta dell’Amministrazione<br />
provinciale,<br />
credo non sia stata neppure<br />
presa in considerazione<br />
un’opzione di eventuale riduzione<br />
del<strong>la</strong> superficie dell’Oasi<br />
stessa al fine di preservare<br />
innanzitutto gli interessi ambientali,<br />
e poi gli interessi di<br />
agricoltori e cacciatori che dovrebbero<br />
per certi versi convergere,<br />
ma che spesso risultano<br />
compromessi solo ed<br />
esclusivamente per sconsiderate<br />
azioni di chi li rappresenta».<br />
Nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> primaria 59 alunni<br />
Carpeneto è sempre<br />
più giovane<br />
prossima stagione che già si<br />
preannuncia ricca di impegni<br />
come quel<strong>la</strong> estiva.<br />
I ragazzi dell’Acr inizieranno<br />
<strong>la</strong> loro attività sabato<br />
4 ottobre in concomitanza<br />
con l’inizio del catechismo.<br />
Sì, perché anche quest’anno<br />
(visti i risultati ottimi dello<br />
scorso anno) ci sarà col<strong>la</strong>borazione<br />
tra catechismo e<br />
Acr continuando il programma<br />
mac (messa, acr, catechismo).<br />
Ma non è finita qua... proprio<br />
il gruppo degli educatori<br />
Acr sta preparando una<br />
bel<strong>la</strong> sorpresa per natale<br />
(dopo il cd dello scorso anno).<br />
Ma a Carpeneto si pensa<br />
anche alle persone meno<br />
giovani (i ragazzi di ieri) e si<br />
sta ampliando <strong>la</strong> casa di riposo<br />
Perelli che prevederà<br />
anche un poliambu<strong>la</strong>torio<br />
medico. Qui si sta bene ad<br />
ogni età.<br />
A Carpeneto è stata una<br />
bel<strong>la</strong> estate ma anche <strong>la</strong> stagione<br />
invernale non sarà da<br />
meno».