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30ª PUNTATA<br />
ROCCIA<br />
La spada sprofondata nella roccia<br />
somigliava, con la sua impugnatura,<br />
a una croce. Galgano<br />
stesso iniziò a pregare davanti a<br />
quella croce, che sarebbe stata<br />
adorata nei secoli come simbolo<br />
di rinuncia alla violenza.<br />
Quanto sia leggenda e quanto<br />
realtà non è chiaro. Tuttavia la<br />
spada c’è e vano è stato qualsiasi<br />
tentativo di estrarla dalla roccia.<br />
Qualcuno ci ha provato, prima<br />
che si decidesse di custodirla<br />
in una teca. Il risultato? L’elsa si<br />
è spezzata, ma la lama è rimasta<br />
intatta, infissa nella pietra. Non<br />
c’è dubbio sul fatto che la spada<br />
Griff<br />
beten<br />
anbeten<br />
Gewalt-<br />
verzicht<br />
vergeblich<br />
Versuch<br />
herausziehen<br />
Vitrine<br />
Heft<br />
zerbrechen<br />
Klinge<br />
hineingerammt<br />
Stein<br />
Waffe<br />
durchgeführt<br />
vermuten<br />
l’impugnatura<br />
pregare<br />
adorare<br />
la rinuncia<br />
alla violenza<br />
vano<br />
il tentativo<br />
estrarre<br />
la teca<br />
l’elsa<br />
spezzarsi<br />
la lama<br />
infisso<br />
la pietra<br />
l’arma<br />
condotto<br />
ipotizzare<br />
la Tavola<br />
rotonda<br />
La spada nella roccia nell’eremo di Montesiepi; vista esterna dell’abbazia di<br />
San Galgano a Chiusdino, nella Val di Merse; la navata centrale all’interno dell’abbazia.<br />
Tafelrunde<br />
sia un’arma del XII secolo, perché nel 2011 sono stati condotti<br />
studi che lo hanno confermato. Alcuni studiosi hanno perfino<br />
ipotizzato che uno dei cavalieri della Tavola rotonda si chiamasse<br />
Gavain e che a lui si sia ispirata la storia toscana di San<br />
Galgano. La decadenza dell'abbazia iniziò nel XIV secolo, quando<br />
i monaci, a causa della peste, cominciarono ad abbandonarla.<br />
Nel 1503 fu rimossa la copertura in piombo del tetto, che così<br />
crollò definitivamente. Infine, nel 1789, venne sconsacrata.<br />
IL SEPOLCRO DEL SANTO<br />
UN EREMO SACRO<br />
E MISTERIOSO<br />
circolare<br />
richiamare<br />
qc.<br />
intervenire<br />
verificarsi<br />
il sepolcro<br />
infittirsi<br />
il pavimento<br />
consentire<br />
verificare<br />
rund<br />
an etw.<br />
erinnern<br />
hinzukommen<br />
sich<br />
ereignen<br />
Grabstätte<br />
sich<br />
verdichten<br />
Boden<br />
gestatten<br />
nachprüfen<br />
Accanto all’enorme abbazia si trova, più piccolo<br />
e raccolto, l’eremo di Montesiepi. Chiamato<br />
anche “Rotonda di Montesiepi” per la sua<br />
forma circolare, custodisce la misteriosa “spada<br />
nella roccia”. Molti studiosi e appassionati<br />
hanno pensato per questo che l’eremo richiamasse<br />
la Tavola rotonda dei cavalieri della leggenda<br />
bretone. Ad<br />
aumentare la sacralità<br />
del luogo interviene<br />
un fenomeno naturale<br />
che si verifica<br />
con regolarità il 21<br />
giugno di ogni anno:<br />
quel giorno, il sole<br />
che entra dalla finestrella<br />
dell’eremo forma<br />
un cerchio di luce<br />
che va a toccare il<br />
sepolcro di San Galgano<br />
e la famosa spada. Come se non bastasse,<br />
l’enigma si infittisce grazie a un’ulteriore, strana<br />
leggenda: si racconta che sotto il pavimento<br />
dell’eremo ci sia una camera vuota. Finora, però,<br />
non è stato consentito a nessuno di verificare<br />
l’affermazione con lavori di scavo.<br />
L'eremo di Montesiepi, vicino<br />
all’abbazia di San Galgano,<br />
custodisce il sepolcro del santo.<br />
31<br />
<strong>ADESSO</strong> GIUGNO 2014