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taglio della prima lamiera del primo dei<br />
due pattugliatori multiruolo commissionati<br />
dalla Guardia Costiera Italiana.<br />
Quest’ordine darà un po’ di respiro alle<br />
maestranze stabiesi, in attesa di novità<br />
sul futuro del cantiere dove le carenze<br />
infrastrutturali sono un difficile macigno<br />
da superare. Solo un intervento governativo<br />
per la realizzazione del nuovo<br />
bacino di costruzione potrebbe modificare<br />
la situazione.<br />
Stesso discorso si potrebbe fare per<br />
il cantiere di Sestri Ponente, dove la<br />
recente firma del Protocollo per il “ribaltamento<br />
a mare” sembra aver aperto la<br />
via ad un rinnovamento impiantistico<br />
del sito, anche se l’attuazione del piano<br />
è ancora nebulosa.<br />
Inoltre il fatto che non verrà ampliato<br />
il bacino di costruzione sarà un grave<br />
handicap per poter ottenere commesse<br />
di navi da crociera di nuova generazione<br />
sempre più grandi. Intanto dopo<br />
la consegna della nave da crociera<br />
extralusso Riviera ad Oceania della<br />
prossima primavera il cantiere resterà<br />
completamente senza lavoro; quindi<br />
questa bella nave potrebbe essere il<br />
canto del cigno del celebre stabilimento<br />
genovese.<br />
In tutta questa grave crisi del settore<br />
il Governo sembra continuare a mantenere<br />
un ruolo marginale e nonostante<br />
i vari interventi del ministro Romani<br />
sembra che il futuro di Fincantieri sia<br />
sempre più nelle capacità dell’azienda<br />
di trovare da sola delle soluzioni innovative<br />
per superare questo periodo.<br />
Il settore cruise è quello dove Fincantieri<br />
continua a mantenere una<br />
certa capacità di ottenere commesse<br />
anche se si è vista superare dai cantieri<br />
tedeschi Meyer Werft ormai leader<br />
assoluti del settore. Sicuramente<br />
un campanello d’allarme serio è stata<br />
l’aggiudicazione dell’ordine di due navi<br />
AIDA (controllata da Costa) da parte<br />
della giapponese Mitsubishi: la capacità<br />
dell’Estremo Oriente di realizzare<br />
navi passeggeri a costi più competitivi<br />
rispetto a Fincantieri potrebbe essere<br />
un’ulteriore minaccia. Ma intanto il polo<br />
Adriatico degli stabilimenti dedicati alle<br />
realizzazioni cruise sembra quello che<br />
potrebbe avere più possibilità di lavoro<br />
nel futuro. Anche se come continua a<br />
ricordare Fincantieri, la battaglia per<br />
accaparrarsi i pochi ordini presenti sul<br />
mercato cruise si combatterà sull’efficienza<br />
e come ha dichiarato il Direttore<br />
dello stabilimento di Monfalcone, Carlo<br />
De Marco, a margine del varo di “Breeze”,<br />
in questo campo c’è ancora tanta<br />
strada da fare.<br />
6300<br />
Matteo Martinuzzi<br />
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