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10_ottobre - Porto & diporto

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penalizzati e per dare la garanzia di un eccellente servizio dovevano affiliarsi a brand del<br />

lusso riconosciuti quali Four Seasons, Relais& Chateux, Leading Hotels o Small Luxury<br />

Hotels. Per quanto concerne i requisiti posso confermare che ormai la maggior parte degli<br />

hotel di lusso anche italiani si stanno adeguando a questi “standard” sollecitati dalle richieste<br />

dei clienti che per noi restano gli unici a dettar legge!<br />

Secondo una stima di Federalberghi le strutture ricettive a 5 stelle sono l’1% di tutta<br />

l’offerta nazionale. Ritiene adeguato il numero di alberghi di lusso in Italia?<br />

A mio avviso c’è una cattiva distribuzione sul territorio. In alcune aree ce ne sono troppi e<br />

perfino confinanti. In altre aree sono del tutto assenti. Tutto dipende dal tipo di turista che<br />

coinvolge la destinazione. Prima di aprire un hotel di lusso 5 stelle occorre effettuare degli<br />

studi di fattibilità sul territorio per verificare che vi sia effettivamente la richiesta per quel<br />

tipo di ospitalità. Non tutte le destinazioni sono appetibili per il turista di lusso. Si rischia di<br />

creare una cattedrale nel deserto e poi doverla ridimensionare in termini di servizio retrocedendo<br />

la struttura a un mero 4 stelle.<br />

Per un albergo di lusso quanto incide l’alta e la bassa stagione?<br />

Incide molto se si guarda alla location. Napoli ad un esempio non è percepita come una<br />

destinazione di lusso a differenza di Capri o Ravello. Tantomeno è riconosciuta come business<br />

destination o addirittura come città d’arte nonostante il patrimonio storico le consentirebbe<br />

di ambire a questo titolo al pari di Roma e Firenze. Ci sono poi i fattori microcriminalità<br />

e pulizia che le impediscono di essere vista come una località esclusiva mentre potrebbe<br />

facilmente diventarlo sviluppando il turismo nautico e ampliando la disponibilità di attracchi<br />

per i grandi yacht. Il turismo crocieristico, invece, è solo di passaggio. Porta reddito soprattutto<br />

in costiera dove alcune compagnie propongono escursioni e soggiorno. Ma anche in<br />

questo caso va detto che non tutto il settore sposa il lusso anche se esistono compagnie di<br />

crociera specializzate che contemplano il nostro porto.<br />

Quanti alberghi a 5 stelle ci sono a Napoli?<br />

In ordine di anzianità sono il Grande Albergo Vesuvio, Grand Hotel Parker’s, Hotel Romeo<br />

ufficialmente insigniti dall’ente competente. Ma bisogna sottolineare che anche l’Hotel Excelsior<br />

e il Grand Hotel Santa Lucia lo sono stati in passato.<br />

Che percentuale di fatturato hanno gli alberghi del settore lusso in proporzione a<br />

tutta l’offerta ricettiva a Napoli e in Campania?<br />

Purtroppo i dati sui fatturati sono molto sensibili e difficilmente vengono resi noti tra gli<br />

stessi albergatori. Possiamo ragionare sugli indici di occupazione che oscillano tra il 45%<br />

ed il 65% a seconda dell’alta o bassa stagione e sui ricavi medi camera che oscillano tra<br />

115 e i 140 euro. Questo in rapporto a hotel di categoria inferiore (4 stelle) dove i ricavi medi<br />

oscillano tra i 70 e i <strong>10</strong>0 euro. Dal rapporto sul turismo del 20<strong>10</strong>, dati Unioncamere, nei 4 e<br />

5 stelle i prezzi medi erano circa 118 euro nel primo trimestre, 119 nel secondo trimestre,<br />

129 nel terzo trimestre e nel quarto trimestre 117.<br />

Quale è il vostro cliente tipo?<br />

I dati del primo semestre di quest’anno sono Individuali leisure (italiani e stranieri a Napoli<br />

per vacanza prenotati direttamente con l’hotel, solitamente coppie mature 45/55 anni o<br />

famiglie con figli) 43%. MICE (meeting, incentive, congressi ed eventi aziendali in genere)<br />

20%. Corporate: dirigenti di aziende con accordi riservati 12%. FIT: business generato dai<br />

classici tour operator 9%. OTA: business generato dalle online travel agency (tipo booking,<br />

expedia, lastminute che tolgono clienti ai seguenti segmenti individuali per vacanza, business<br />

e tour operator) 9%. Cofanetti Regalo: business generato dalla vendita dei cofanetti<br />

regalo, quindi individuali per vacanza (Smartbox, Emozione3 etc) 4% Gruppi leisure: 3%<br />

Di quale nazionalità sono i vostri ospiti?<br />

In prevalenza italiani (55%). Seguono francesi, americani, inglesi. Giapponesi e tedeschi<br />

incidono per un 4%. Ma ci sono anche spagnoli, russi, cinesi e brasiliani.<br />

Quali sono i mesi in cui lavorate di più?<br />

Aprile, Maggio e Giugno - Settembre e Ottobre<br />

Perché gli alberghi in Italia costano di più rispetto alla media europea?<br />

Dall’analisi del contesto internazionale, è emerso come i principali competitor di settore<br />

dell’Italia, la Francia e la Spagna, siano dotati di una struttura organizzativa e di governance<br />

coadiuvata da strumenti di programmazione di medio e breve periodo. In seguito alla<br />

crisi, questi Paesi hanno attivato una serie di strumenti aggiuntivi per sostenere gli investimenti<br />

di settore e per promuovere il rilancio dei consumi turistici. Ad esempio la Spagna ha<br />

puntato su una semplificazione normativa in materia turistica, sulla promozione di un’offerta<br />

innovativa e di qualità e sul rilancio delle destinazioni turistiche mature. La normativa prevede<br />

un piano di finanziamenti a tutte le imprese che operano nel settore turistico: proprietari<br />

e gestori di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e di appartamenti turistici,<br />

agenzie di viaggi e imprese complementari. I principali strumenti previsti dalla Francia per<br />

rispondere alla crisi del settore sono: stimolo alle banche a riprendere i finanziamenti alle<br />

PMI turistiche, anche per rinnovare il parco immobiliare degli alberghi; detassazione nel<br />

settore turistico, mediante l’applicazione di un’aliquota più bassa; fondo di finanziamento<br />

per le imprese di servizi, artigianato e commercio, comprese quelle turistiche, che abbiano<br />

un volume d’affari inferiore ad un milione di euro (tasse escluse).<br />

Stefania Castaldo<br />

<strong>ottobre</strong> 2011 - 59

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