IDEE contro la discriminazione - Save the Children Italia Onlus
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CONTRO LA<br />
idee DISCRIMINAZIONE<br />
PER DIRE NO ALLA<br />
DISCRIMINAZIONE!<br />
di Carlotta Bellomi<br />
“Straniero è anche chi viene<br />
considerato strano”<br />
Il progetto “<strong>IDEE</strong> <strong>contro</strong> <strong>la</strong> <strong>discriminazione</strong>” ha permesso di affrontare, negli istituti<br />
secondari di secondo grado, il tema dell’esclusione sociale in <strong>Italia</strong>. Pur mantenendo l’attenzione<br />
sul focus specifico di progetto (i minori di origine straniera), il fenomeno del<strong>la</strong><br />
<strong>discriminazione</strong> è stato approfondito nelle sue diverse manifestazioni, permettendo così<br />
una maggiore aderenza ai vissuti degli adolescenti coinvolti. L’affermazione che apre questo<br />
paragrafo – insieme ai dati emersi dal<strong>la</strong> ricerca tra pari – ci ricorda che l’esclusione<br />
deve essere contrastata attraverso una prospettiva più ampia, che vede nel principio di non<br />
<strong>discriminazione</strong> il suo riferimento più alto.<br />
Attraverso i <strong>la</strong>boratori proposti, i ragazzi e le ragazze si sono confrontati su un argomento<br />
da loro percepito come attuale e allo stesso tempo raramente considerato, anche in contesto<br />
sco<strong>la</strong>stico (“hanno portato al<strong>la</strong> luce problemi di cui non si par<strong>la</strong> ma che ci riguardano<br />
da vicino perché molto frequenti”). Il percorso di formazione e ricerca è stato costruito a<br />
partire da una visione ampia del fenomeno del<strong>la</strong> <strong>discriminazione</strong> e dalle esigenze emerse<br />
dai ragazzi coinvolti.<br />
“Affrontando l’argomento esplicitamente<br />
si può eliminarlo poco a poco”<br />
La partecipazione, l’interesse e l’entusiasmo con cui gli adolescenti hanno risposto al percorso<br />
formativo ha portato ad una crescita individuale e del gruppo c<strong>la</strong>sse che è stata sottolineata<br />
in diverse occasioni sia dagli studenti che dai docenti: “ho imparato ad ascoltare”,<br />
“ho interagito con compagni con cui prima non avevo mai par<strong>la</strong>to”, “il progetto ha creato<br />
un clima di col<strong>la</strong>borazione e serenità, caratteristiche basi<strong>la</strong>ri per una c<strong>la</strong>sse”. A partire dal<strong>la</strong><br />
Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ogni gruppo ha ragionato<br />
sulle strategie di inclusione da promuovere in c<strong>la</strong>sse, a scuo<strong>la</strong> e nei contesti giovanili di<br />
appartenenza. I manifesti, gli slogan e i pensieri presenti nel<strong>la</strong> pubblicazione sono solo<br />
alcune tracce che testimoniano il <strong>la</strong>voro svolto (“mi sono piaciute le attività sul<strong>la</strong> CRC perché<br />
ho scoperto che anche noi ragazzi abbiamo dei diritti molto importanti”).<br />
Il Convegno finale ha permesso a 250 adolescenti delle otto Province partner di confrontarsi<br />
sia con i propri pari sia con le istituzioni presenti: grazie ai workshop organizzati da<br />
<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> è stato possibile approfondire alcune forme di <strong>discriminazione</strong> (per il<br />
colore del<strong>la</strong> pelle, l’orientamento sessuale, <strong>la</strong> lingua o <strong>la</strong> cultura, le idee o i comportamenti,<br />
<strong>la</strong> disabilità, l’abbigliamento o l’aspetto fisico) ed e<strong>la</strong>borare un pensiero positivo per il<br />
cambiamento. Ne sono prova gli slogan che sono stati presentati in plenaria (“non giudicare<br />
un libro dal<strong>la</strong> copertina”; “riflettere è tanto <strong>la</strong>borioso ed è per questo che si giudica, si possono<br />
tirare fuori idee anche da una carrozzina”; “impara a conoscere il diverso”; “siamo tutti<br />
uguali pur essendo diversi: gay, lesbiche, transessuali ... non mettete etichette alle persone!”;<br />
“non importa se sei bianco o nero, se sei gentile con me io lo sarò con te”) e il dibattito con i<br />
duty bearer presenti (istituzioni politiche, mondo scuo<strong>la</strong>, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong>), a partire<br />
dalle domande sul contrasto al<strong>la</strong> <strong>discriminazione</strong> e<strong>la</strong>borate dagli studenti.<br />
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