il lavoro di 5 anni il lavoro di 5 anni - Agricoltura - Regione Lazio

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eggi • L DISTRETTI RURALI ED > di Erica Antonelli AGROALIMENTARI DI QUALITÀ Uno ogni provincia. È questa la logica che ha portato all’istituzione dei distretti rurali e di qualità del Lazio in seguito all’approvazione dell’apposita legge nel gennaio 2006. Obiettivo della legge la costituzione di un sistema economico territoriale in grado di garantire uno sviluppo coerente con l’identità storica e culturale di ogni provincia laziale. In poche parole, la legge ha consentito di mettere in piedi dei veri e propri poli UNA LEGGE CHE METTE A SISTEMA LE RISORSE DELLE 5 PROVINCE DEL LAZIO, NEL RISPETTO DELLA STORIA, CULTURA E TRADIZIONE DI OGNI TERRITORIO. Lazio / informazione 10 territoriali, favorendo l’associazione tra tutte le forze presenti nel territorio, comprese le istituzioni, per progettare e sostenere strategie quali: lo sviluppo dell’ambiente rurale, le biodiversità, la tutela ambientale, l’integrazione del mondo agricolo con quello dell’agroalimentare e la riorganizzazione delle filiere. L’agricoltura, difattti, non si identifica più con la sola coltivazione, produzione e trasformazione dei prodotti, ma si integra con tutto il territorio ECCO I 5 DISTRETTI IDENTIFICATI Distretto Rurale della Montagna Reatina Distretto Agroalimentare di qualità dei Monti Cimini Distretto Agroenergetico ‘Valle dei Latini’ Distretto dei Castelli Romani e Prenestini Distretto Agroalimentare di qualità dell’Ortofrutta Distretti rurali ed agroalimentari. Cosa sono? Distretti rurali: quei sistemi produttivi locali caratterizzati da un’identità storica e territoriale omogenea, derivante dall’integrazione fra attività agricole ed altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali. Distretti agroalimentari di qualità: quei sistemi produttivi locali, anche a carattere interregionale, caratterizzati da significativa presenza economica e da interrelazione ed interdipendenza produttiva delle imprese agricole ed agroalimentari, nonché produzioni tipiche, certificate e tutelate.
eggi • Le Distretto Rurale della Montagna Reatina (Provincia di Rieti) 150 mila ettari di superficie agricola utilizzata, 29 mila aziende agricole, 68 comuni e circa 270 mila abitanti coinvolti nello sviluppo di un’agricoltura ricca di prodotti e capace di intrecciarsi con la storia, la cultura e le bellezze naturalistiche di tutto il territorio. la montagna reatina si distingue in particolar modo per gli allevamenti ovini e la produzione lattiero casearea. Un territorio che abbraccia ben 44 comuni (Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Castel di Tora, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Concerviano, Contigliano, Cottanello, Fiamignano, Greccio, Labro, Leonessa, Lagone Sabino, Marcetelli, Micignano, Montasola, Monte San Giovanni in Sabina, Montenero Sabino, Morro Reatino, Nespolo, Orvinio, Paganico, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio Bustone, Posta, Pozzaglia Sabina, Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Turania, Varco Sabino). Distretto Agroalimentare di qualità dei Monti Cimini (Provincia di Viterbo) Un distretto per dare sviluppo, occupazione e certezza di reddito. La realtà distrettuale coinvolge 20 mila aziende, circa 170 mila abitanti e 24 comuni per una Superficie Agricola Utilizzata che supera i 76 mila ettari. Nel distretto dei Monti Cimini si concentra inoltre il 53% della produzione regionale di nocciole le uniche in Italia ad avere il marchio di Denominazione di Origine Protetta. Ventiquattro i comuni coinvolti (Bassano in Teverina, Calcata, Canepina, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant’Elia, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Monterosi, Nepi, Orte, Ronciglione, Soriano nel Cimino, Sutri, Valleranno, Vasanello, Vetralla, Vignanello, Viterbo, Vitorchiano). Lazio / informazione 11
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