il lavoro di 5 anni il lavoro di 5 anni - Agricoltura - Regione Lazio

a sociale
AGRINIDO:
COME
PROGETTARLO
> di Erica Antonelli
Èbello pensare ad un’azienda agricola
come asilo, dove i bambini sono a
stretto contatto con la natura e gli
animali. Un’opportunità sia per le famiglie,
che spesso non sanno a chi lasciare i propri
figli, sia per gli imprenditori agricoli, che
possono trovare in questa attività nuova
fonte di reddito considerato i bassi costi di
gestione (da considerare anche l’eventuale
indotto che ne può derivare dalla vendita di
prodotti della fattoria).
Un’opportunità che la Regione Lazio vuole
cogliere, incentivandola e sostenendola
concretamente attraverso il PSR e i
finanziamenti dedicati alla multifunzionalità.
Per questa misura, la Regione ha previsto
30 milioni di euro, con l’obiettivo di aprire
nuovi agriturismo, fattorie didattiche e
sociali.
È stato inoltre ideato un Piano di Sviluppo
Agricolo e Rurale dell’Agro romano con
l’obiettivo di programmare lo sviluppo della
campagna romana per farla diventare un
luogo di produzione anche di benessere
sociale, un posto vissuto, un punto di
riferimento per turisti e cittadini romani e
laziali. Uno strumento di programmazione
per ricollegare l’agricoltura, la campagna
romana e la ruralità e per mettere a sistema
le sue risorse, significa rendere le sue aree
luoghi di sviluppo economico,
occupazionale, turistico e paesaggistico.
L’ESPERIENZA
DI LAURA
LAURA BOI È
UN’IMPRENDITRICE
AGRICOLA DI TRAGLIATELLA
(COMUNE DI FIUMICINO).
È LEI AD AVERE AVVIATO LA
PRIMA ESPERIENZA PRIVATA
DI AGRINIDO NEL LAZIO.
La sua azienda produce frutta e ortaggi,
e ha piccoli allevamenti (conigli,
pollame, mucche, pecore…). Da
qualche anno ha ristrutturato un vecchio
magazzino adibendolo ad area dedicata
all’attività didattica delle scuole.
Da gennaio 2009, ha avviato un agrinido
familiare (con al massimo 10 bimbi) insieme
alla collaborazione di una figura specifica
(una pedagogista).
Qui i bambini svolgono attività didattica
nell’orto, imparando a seminare, piantare,
raccogliere…e soprattutto a mangiare il
frutto del proprio impegno. Questo lavoro,
li porta ad apprezzare il gusto delle cose
sane e genuine, anche delle verdure, che
troppo spesso non incontrano il gusto dei
più piccoli. Non solo. L’esperienza avviata
mostra anche che i bambini si riappropriano
dei tempi naturali, beneficiandone da un
punto di vista psico-somatico.
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