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Tsipras a Palermo: L’altra Europa è possibile<br />

Il greco in visita nei luoghi simbolo antimafia<br />

Alida Federico<br />

Ha voluto portare solidarietà ai magistrati della Procura di<br />

Palermo impegnati nel processo sulla Trattativa Statomafia<br />

e rendere omaggio a due dei simboli della lotta a<br />

Cosa nostra, Pio La Torre e Giovanni Falcone, perché «la lotta alla<br />

corruzione, alla mafia e ai loro rapporti con la politica e la finanza<br />

è un tema che riguarda tutta l'Europa». Alexis Tsipras, leader del<br />

partito della sinistra greca Syriza e candidato alla presidenza della<br />

Commissione europea con la lista civica “L'Altra Europa con Tsipras",<br />

ha scelto Palermo come unica tappa italiana prima delle<br />

elezioni poiché «in Sicilia la società civile ha dato una risposta<br />

molto forte alla corruzione e ai legami tra politica e malaffare, opponendo<br />

resistenza». Ad accoglierlo, lo scorso 3 aprile, esponenti<br />

siciliani di Sel, militanti di Rifondazione Comunista, ex Verdi, i rappresentanti<br />

di Azione Civile, gli attivisti No Muos e No Tav, i giovani<br />

dei circoli dell’Arci e dei movimenti universitari, i membri del comitato<br />

per l’acqua pubblica, il sindaco di Messina, Renato Accorinti,<br />

e una folla di cittadini che hanno riempito il cinema Imperia.<br />

In occasione della visita, sono stati presentati anche molti dei candidati<br />

per la circoscrizione Sicilia-Sardegna: Mario Cicero, Alfio<br />

Foti, Antonella Leto, Antonio Mazzeo, Olga Nassis e lo storico leader<br />

del movimento No-Global, Luca Casarini. Persone che, in coerenza<br />

con la scelta della lista che rappresentano, non hanno avuto<br />

incarichi elettivi e responsabilità di rilievo negli ultimi dieci anni.<br />

Tsipras è entrato subito nel cuore del suo programma: l’avversione<br />

alle politiche di austerità. E ha così rilanciato la sfida a chi ha voluto<br />

quelle politiche «barbare» che hanno seminato disperazione<br />

perché hanno impoverito le società: «se la signora Merkel vuole<br />

fare un'Europa tedesca, noi rispondiamo che vogliamo fare l'Europa<br />

dei popoli dove anche lei deve rispettare le regole». Ma Tsipras<br />

non è neanche un sostenitore dell’uscita dall’euro come<br />

vorrebbero in molti, vittime delle “ricette” di tagli alla spesa pubblica<br />

finalizzati alla riduzione del deficit degli Stati. «Non diciamo<br />

che l'euro deve essere cancellato, ma non accettiamo il ricatto che<br />

oggi sta alla sua base, fondato su politiche che impoveriscono le<br />

società. Dobbiamo partecipare all'Eurozona come membri paritari,<br />

in cui tutti sono uguali e rispettano le regole». Più semplicemente,<br />

il nocciolo per Tsipras non è euro si o euro no, ma la<br />

sospensione del patto di bilancio europeo (Fiscal Compact) che<br />

impone il pareggio di bilancio anche ai paesi in difficoltà economiche,<br />

con conseguente riduzione della spesa pubblica, smantellamento<br />

del welfare e impoverimento delle classi sociali più deboli.<br />

Il suo programma mira ad un’Europa che ponga al centro il superamento<br />

delle disuguaglianze attraverso la redistribuzione della<br />

ricchezza, del lavoro e del potere, la tutela dei migranti e una<br />

corretta strategia ambientale. In una sola parola, rovescia le<br />

politiche attuate fino ad ora e di cui sono corresponsabili anche<br />

i socialisti che le hanno votate e sostenute. E, proprio per rimarcare<br />

le responsabilità di questi ultimi nella deriva neoliberista<br />

europea e sottolineare come la lista “L'Altra Europa con<br />

Tsipras" rappresenti un’alternativa di rottura rispetto alla prospettiva<br />

della grande coalizione parlamentare tra gruppi di sinistra<br />

e di destra, Tsipras ha espresso rammarico per<br />

l’avvicinamento tra i socialisti e i popolari: «E' un peccato ed è<br />

difficile da accettare che le socialdemocrazie europee somiglino<br />

sempre più alla destra e ai partiti conservatori». Scelte di<br />

questo tipo, però, secondo il candidato alla presidenza della<br />

Commissione europea, hanno un costo, come insegna il recente<br />

risultato elettorale delle amministrative in Francia dove<br />

«Hollande ha pagato elettoralmente le sue scelte che guardavano<br />

a destra». Grande è, comunque, la speranza di ricostruire<br />

una sinistra alternativa, in Italia così come negli altri paesi europei.<br />

Per questo «sbaglia chi pensa che la sinistra sia finita in<br />

Paesi come l'Italia dove quest'area ha radici storiche. La sinistra<br />

c'è ancora, si è ricompattata e deve trovare il modo per riappropriarsi<br />

del suo spazio». Parole, dunque, di fiducia e di speranza,<br />

così come carico di ottimismo è lo slogan della lista<br />

guidata da Tsipras: “L’Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono<br />

riprendersela”. La lista, promossa da movimenti, da personalità<br />

della società civile e da intellettuali come Andrea<br />

Camilleri, Barbara Spinelli e Paolo Flores d’Arcais, ha superato<br />

le 150.000 firme necessarie per presentare le candidature.<br />

7aprile2014 asud’europa 25

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