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Alla scoperta del dramma<br />
delle Fosse Ardeatine<br />
Fabrizio De Cupis<br />
pite su ciascuna lastra nome, età, mestiere. Alcune lapidi portano<br />
solo l’indicazione “ignoto”.<br />
La visita degli studenti dell’alberghiero è continuata al Ghetto<br />
ebraico, ove la guida ha fatto notare, sulla pavimentazione delle<br />
strade, alcune lastre dorate con incisi i nomi dei deportati ebrei.<br />
La cancellata d’accesso alle Fosse Ardeatine è opera dello<br />
scultore Mirko Besoldella, documenta simbolicamente l’orrore<br />
di quel drammatico eccidio. Attraverso un intreccio di elementi<br />
in bronzo; un eloquente silenzio ricorda il passato.<br />
IPS "M. G. Apicio (Anzio)<br />
Gli allievi dell’Istituto “M. G. Apicio” in visita presso il sacrario<br />
avvertono l’esigenza di documentarsi e conoscere.<br />
La 2° Guerra Mondiale non è ancora terminata, l’Italia firma l’armistizio<br />
con gli anglo-americani, che venne reso pubblico l’otto<br />
settembre 1943. I tedeschi non vogliono rassegnarsi alla svolta<br />
italiana e Roma, dichiarata “città aperta” viene occupata. I partiti<br />
anti-fascisti agiscono nella clandestinità, ma tutta la popolazione<br />
sopporta con fierezza l’oppressione dei nazisti.<br />
23 Marzo 1944, un gruppo di 16 partigiani appartenenti al G.A.P.<br />
attua un attentato contro un reparto armato di 160 S.S. in marcia<br />
lungo Via Rossella. I morti furono 33.<br />
I nazisti attuano subito una rappresaglia per punire tutta la città. Da<br />
Hitler viene intimata la fucilazione, entro le 24 ore, di 10 italiani<br />
per ogni tedesco. Ma chi furono le vittime Prigionieri dei tedeschi,<br />
rinchiusi nel carcere di “Regina Cieli” e nella sede del comando<br />
delle S.S. di Via Tasso, cinque ostaggi furono prelevati in<br />
sovrannumero.<br />
L’orrenda carneficina venne effettuata di nascosto entro le cave<br />
di Via Ardeatina, sotto il diretto controllo di Kappler. Nel museo<br />
delle fosse è esposta la copia del comunicato che il 25 marzo diffonde<br />
la notizia “quest’ordine è stato già eseguito”.<br />
In silenzio e commossi gli allievi hanno visitato le grotte della<br />
strage che sono rimaste nel loro aspetto originario, salvo i pilastri<br />
eretti all’interno delle gallerie a sostegno degli squarci creati dalle<br />
esplosioni provocate per occultare le salme. Sempre molto composti<br />
gli alunni si sono diretti verso il Mausoleo, coperto da una<br />
grande pietra tombale. Le tombe sono tutte uguali, di granito, scol-<br />
6 7aprile2014 asud’europajunior