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Cantiere aperto nel porto di Pozzallo<br />

I sindacati chiedono l’intervento della Regione<br />

La messa in sicurezza e l’ampliamento del porto di Pozzallo<br />

garantirebbe lo sviluppo per l’area del Sud Est dell’isola, si<br />

trova a circa 50 miglia marine da Malta ed è in una posizione<br />

privilegiata per i collegamenti verso il Nordafrica ,dal 2001<br />

sede della Capitaneria di Porto per il controllo di oltre 100 Km di<br />

fascia costiera. Le tre province limitrofe Ragusa, Siracusa e Catania<br />

vedrebbero quindi un ‘indubbia possibilità di sviluppo economico<br />

soprattutto nel settore mercantile e turistico come<br />

testimoniano i dati diffusi dalla Capitaneria di Porto. Sono difatti<br />

un milione 152 mila e 586 le merci movimentate, con un incoraggiante<br />

+ 8,34% rispetto al 2012. Anche il turismo segna numeri<br />

positivi, si segnalano 282 mila 903 passeggeri che hanno scelto di<br />

approdare o partire dal porto nel ragusano. Positivo il trend anche<br />

per gli autoveicoli, con un + 5,66% rispetto al 2012 (sono 45 mila<br />

647 gli autoveicoli trasportati). Un ‘opera strategica che però ancora<br />

non viene terminata e si cerca di capirne il motivo .I soldi sono<br />

stati stanziati si tratta infatti di 570 mila euro necessari per la redazione<br />

del progetto definitivo ma allora perché tanta negligenza<br />

chiedono soprattutto i sindacati.<br />

“La nostra sensazione ha affermato Avola (Cgil Ragusa) è che la<br />

Regione e l’ente appaltante, il Comune di Pozzallo, stiano giocando<br />

a rimpallarsi la responsabilità, facendo perdere tempo. Da<br />

mesi assistiamo a una sequela di prescrizioni del Dipartimento<br />

alle Infrastrutture, con confusione tra progetti preliminari e definitivi,<br />

senza avere nessuna certezza”.<br />

Per l’uscire dall’empasse di lentezza burocratica con conseguente<br />

rischio di perdita dei fondi , le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil,<br />

compatte, hanno inviato una missiva per sollecitare lo sblocco<br />

dei lavori al Presidente della Regione e per conoscenza al sindaco<br />

di Pozzallo ed al Prefetto di Ragusa.Oggetto non solo i<br />

lavori di ampliamento del porto di Pozzallo ma anche quelli<br />

dei tratti autostradali Siracusa –Gela , in particolare il collegamento<br />

da Rosolini a Modica e la Ragusa-Catania per cui<br />

manca ancora la firma della convenzione da parte delle imprese<br />

aggiudicatarie dell’appalto.<br />

Fra i diversi motivi politici, burocratici, e le spiegazioni che ne<br />

seguiranno un dato appare certo ed inconfutabile che questo<br />

immobilismo non fa bene all’economia della Sicilia . I cantieri fin<br />

ora bloccati potrebbero dare lavoro a quattro mila lavoratori per<br />

un periodo che andrebbe dai quattro ai sei anni.<br />

A.D.<br />

Opere di depurazione incomplete: 1 miliardo di euro rischia di tornare a Bruxelles<br />

La Regione dovrà effettuare una corsa contro il tempo. Data<br />

ultima per far partire i lavori di rete fognarie e depuratori,oltre<br />

la quale la Sicilia dovrà restituire un miliardo di euro all’Unione<br />

Europea. Su una disponibilità di un 1 miliardo e 161 milioni<br />

di euro, finora le risorse utilizzate ammontano a 65 milioni<br />

assegnate da vari decreti della Regione. Un altro dato allarmante<br />

emerso dall’incontro fra la Regione e i vertici dell’Ance (Associazione<br />

nazionale costruttori edili): per i prossimi progetti cantierabili<br />

sono previsti solo 232 milioni di euro. Per non dimenticare le ulteriore<br />

somme stanziati dalla delibera Cipe 60/2012 che assegnava<br />

610 milioni di euro. Tutte somme che la Sicilia avrebbe dovuto opportunatamente<br />

utilizzare per potenziare il servizio irriguo. La Sicilia<br />

che ha avuto una disponibilità economica superiore rispetto<br />

alla Campania e Puglia con (211 milioni di euro), è riuscita a finanziare<br />

solo 96 inteventi. Giuseppe Castiglione sottosegretario<br />

all’Agricoltura ha affermato: “il numero dei progetti<br />

cantierabili per sbloccare il cospicuo fondo Ue, risulta scarno,<br />

14 su 94, e soprattutto di ridotissimo impatto ai fini della risoluzione<br />

della procedura di infrazione comunitaria in Sicilia. Al di<br />

là della mappa sulla distribuzione delle risorse - ha continuato<br />

Castiglione - la Sicilia batte sempre cassa a Roma e Bruxelles,<br />

ma quando i soldi ci sono non è in grado di spenderli. Il leader<br />

regionale del Ncd non risparmia il presidente Crocetta, reo di<br />

appoggiare una riforma del sistema idrico con la relativa liquidazione<br />

degli Ato, bloccata da novembre 2013 in Commisssione<br />

Bilancio all’Ars.<br />

A.D.<br />

7aprile2014 asud’europa 5

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