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Il sindaco di Gangi: da quattro anni<br />
strada statale bloccata da una frana<br />
Abbiamo rivolto alcune domande ad amministratori locali,<br />
soprattutto di alcuni Comuni madoniti, dopo Blufi, ci siamo<br />
occupati di Gangi, per capire le difficoltà amministrative e<br />
burocratiche che incontrano quotidianamente in merito alla realizzazione<br />
di opere infrastrutturali intervistando Giuseppe Ferrarello<br />
(nella foto), sindaco del comune madonita.<br />
Nel quadro delle opere incompiute della nostra Regione qual<br />
è la situazione della sua città. Può raccontare un caso concreto.<br />
“Un’incompiuta, almeno per il nostro territorio, è la Statale 120 dall’Etna<br />
alle Madonie. Da ben 4 anni, da quando una frana ha interessato<br />
la sede stradale, è stata realizzata una bretella provvisoria,<br />
il progetto del viadotto è pronto ma mancano alcuni pareri da parte<br />
della Regione e l’Anas non ha tutta la somma necessaria per realizzare<br />
l’opera”.<br />
Il sindaco quali difficoltà incontra nel momento in cui decide<br />
di realizzare delle opere pubbliche<br />
“L’eccessiva burocratizzazione della macchina amministrativa regionale<br />
che spesso è causa della perdita di finanziamenti europei<br />
per colpa dell’Urega, l’ufficio regionale per l’espletamento delle<br />
gare d’appalto. Una burocrazia che ingarbuglia e blocca ogni cosa,<br />
colpa di leggi capestro che complicano percorsi e i procedimenti,<br />
appunto come il decreto numero 13 del 31 ottobre del 2012 del<br />
presidente della Regione con il quale per l’aggiudicazione delle<br />
gare d’appalto è necessario la nomina in commissione di due<br />
esperti esterni, uno spreco di denaro pubblico, la stessa normativa<br />
consente termini ampi di convocazione, 10 sedute, tradotto<br />
in termini di tempo 3-4 mesi, basti pensare che l’ufficio<br />
tecnico del mio Comune espleta la stessa gara in due giorni. Dilazione<br />
dei tempi a volte fatale da mettere a rischio i finanziamenti<br />
stessi, specialmente quelli europei”.<br />
Sindaco, è riuscito in qualche modo a favorire nel suo Comune,<br />
lo sviluppo dell’edilizia civile.<br />
“Nostra è l’iniziativa, unica del genere in Italia, di cedere gratuitamente<br />
vecchi fabbricati fatiscenti e pericolanti del centro<br />
storico. L’iniziativa prevede che il Comune chiede la disponibilità<br />
ai propri concittadini di cedere gratuitamente immobili vetusti<br />
da ristrutturare e utilizzare per finalità turistico-ricettive o<br />
abitative. A occuparsi della transazione, gratuitamente, è<br />
un’agenzia immobiliare la richiesta di assegnazione degli immobili,<br />
messi a disposizione dai proprietari, però, deve essere<br />
fatta agli uffici comunali. Unico obbligo, per i neo proprietari,<br />
pena la decadenza, la stipula dell’atto pubblico di acquisto della<br />
casa sostenendo solo le spese del rogito notarile e d’ufficio e<br />
procedere alla ristrutturazione e al recupero entro due anni. Un<br />
meccanismo che è servito a preservare il nostro centro storico<br />
dai crolli ma ha anche attivato investimenti e grazie alla promozione<br />
e ad una campagna stampa messa in campo anche<br />
altre abitazioni meno fatiscenti, da quelle messe a disposizione,<br />
sono state cedute ma a titolo oneroso”.<br />
A.D.<br />
7aprile2014 asud’europa 9