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Farsi compagnia e dividere<br />
(anche) le spese, ma nella terza età<br />
Michela Proietti<br />
In cambio di un po’ di compagnia davanti alla tivù, una spolverata<br />
al salotto e un’annaffiata ai fiori, un’anziana novantenne di<br />
Firenze affitterebbe per 150 euro «una camera con anticamera<br />
a lavoratrice o lavoratore assente di giorno, no fumatori». A Todi,<br />
in Umbria, una signora vive sola in «un grande casale molto comodo<br />
e bene attrezzato»: vorrebbe condividerlo in compagnia di<br />
una donna o di una ragazza. L’aumento di annunci come questi è<br />
stato del 18 per cento in sei mesi: in gergo si chiama «co-housing<br />
della terza età» o «silver co-housing» (dove il silver è l’argento dei<br />
capelli). Nel solo sito on line Kijiji attualmente ci sono 250 annunci<br />
come questi e ogni giorno, mediamente, ne vengono aggiunti 3.<br />
L’identikit è donna (sono circa il 75 %), con una concentrazione al<br />
Nord (il 45 % ) e un’istruzione medio alta: gli aspiranti coinquilini<br />
senior sono spesso laureati o comunque di buona cultura e in generale<br />
gli annunci sono scritti con una certa proprietà di linguaggio.<br />
Più che il colpo di coda della crisi, che costringe a fare le formiche<br />
anche negli anni del «raccolto», il dato sembra lo specchio della<br />
nuova terza età: più consapevole e meno passiva, con strumenti<br />
maggiori rispetto al passato per affrontare la solitudine, che a sorpresa<br />
non è un effetto collaterale solo delle metropoli italiane, ma<br />
trova il coraggio di dichiararsi anche nei piccoli centri.<br />
Giovanna vive in provincia Lecce e dopo aver retto all’onda d’urto<br />
di tre bombe, come le chiama lei (la morte nello stesso anno del<br />
marito e di entrambi i genitori), un pomeriggio di marzo è andata<br />
a casa di un amico indiano, «l’unico che ha il computer». Insieme<br />
hanno pubblicato un annuncio: «donna sola, autosufficiente e simpatica<br />
cerca compagna (possibilmente italiana), per condividere<br />
spese di vitto e alloggio e per compagnia reciproca». La casa che<br />
offre è modesta: una casa popolare, al piano rialzato. Ma non è<br />
solo per dividere i (pochi) soldi delle bollette che Giovanna cerca<br />
compagnia: «non voglio pesare solo sui miei figli e per questo vorrei<br />
qualcuno con cui dividere le mie giornate».<br />
La volontà di decidere ancora attivamente il proprio futuro si intreccia<br />
con la confidenza, sempre maggiore, con la rete.<br />
I «silver surfer», gli internauti over 60, spesso coincidono con il<br />
«silver co-housing»: Internet, in qualche modo, aiuta a prendere in<br />
mano la propria vita.<br />
Anche a 80 anni, l’età di Elide, un’ex insegnante elementare della<br />
provincia di Belluno, che ha chiesto ai nipoti di postare il suo annuncio:<br />
«signora anziana autosufficiente, residente a Belluno,<br />
poco lontana dal centro città, ospiterebbe a casa propria signora<br />
italiana per compagnia». Elide, ci racconta, ha avuto una vita «appagante,<br />
che oggi mi fa sentire con il cuore sereno». Una bella<br />
professione, un marito, due figlie che oggi sostengono con forza<br />
l’idea della madre di cercare un coinquilino. «Sono abituate al mio<br />
modo di pensare e lo condividono». Sei anni fa è rimasta vedova,<br />
per un po’ ha continuato a vivere da sola, «poi sono arrivati i primi<br />
timori, che so, dormire da sola la notte». Cercare compagnia non<br />
è semplice e ancora non è arrivata la persona giusta: in qualche<br />
caso è stata addirittura lei a dare una mano a chi si è candidato.<br />
«Come quella ragazza incinta, con una situazione complicata: non<br />
è venuta a vivere da me, ma l’ho aiutata come ho potuto». Una<br />
precisazione le sta a cuore: «cerco un’italiana perché vorrei una<br />
cosa duratura, ho paura di ritrovarmi dopo un anno punto a capo.<br />
Ma dagli stranieri ho avuto tanto aiuto». Le insidie della rete non<br />
la preoccupano: «mi sono sempre fidata del mio intuito per i<br />
particolari, ho cresciuto due figlie anche con l’aiuto di persone<br />
estranee, ed è stata sempre una fiducia ben riposta».<br />
Negli Stati Uniti, dove esistono già agenzie che si occupano di<br />
ricercare coinquilini over 60, il fenomeno è molto diffuso. In Italia<br />
l’iniziativa è più «sciolta» e si raggruppa spontaneamente<br />
sotto alcuni canali che monitorano l’andamento. «Controlliamo<br />
periodicamente gli annunci per verificarne la serietà — spiega<br />
Chiara Bonifazi, pr manager del sito Kijiji — : il primo caso che<br />
ho trovato in rete è stato quello di una signora di Caltanissetta,<br />
da lì in poi ho scoperto un mondo». Anziani in affanno da pagamenti,<br />
disposti oltre che a dividere la casa, anche a fare da<br />
nonni in affitto, andando a prendere in cambio di una mancia, i<br />
figli degli altri all’uscita della scuola. Ma anche anziani in lotta<br />
contro la solitudine, che offrono vitto e alloggio pretendendo in<br />
cambio soltanto che qualcuno prepari la cena per loro. «È un<br />
fenomeno del tutto diverso da quello degli anziani bisognosi di<br />
assistenza, in questo caso non cercano una badante, ma una<br />
condivisione».<br />
Non si definisce una badante Angela, 40 anni, una laurea alla<br />
Scuola per Interpreti di Trieste e tante ambizioni andate deluse.<br />
Il lavoro saltuario l’ha convinta a eliminare dalle sue spese la<br />
voce affitto, che già divide con un’amica. Su Internet ha lasciato<br />
un annuncio che ha già ricevuto molte risposte: «giovane<br />
donna italiana cerca stanza singola presso signora. Chiedo<br />
solo alloggio in stanza singola e in cambio offro un contributo<br />
bollette mensile di 50 euro e fare i lavori domestici 2 volte alla<br />
settimana. Non accetto stanze in condivisione. No come badante,<br />
no con uomini». Ancora non ha detto sì a nessuna delle<br />
proposte arrivate, «perché in fondo sono uno spirito libero, ma<br />
i soldi pagati per l’affitto sono proprio buttati. Vivo tutto questo<br />
come una nuova forma di baratto», spiega Angela. Qualche<br />
giorno fa è arrivata una chiamata che sta valutando. «Era una<br />
signora dalla voce giovanile, totalmente autonoma. Mi ha chiesto<br />
che vorrebbe solo qualcuno in casa durante la notte, per sicurezza.<br />
Mi ha tenuto al telefono a lungo, aveva molta voglia di<br />
parlare».<br />
(Corriere.it)<br />
7aprile2014 asud’europa 31