12.01.2015 Views

Anno V n° 3 luglio - settembre 2005 - Studi Cassinati

Anno V n° 3 luglio - settembre 2005 - Studi Cassinati

Anno V n° 3 luglio - settembre 2005 - Studi Cassinati

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

155<br />

Aggiungiamo infine che molte delle figure che si stagliano nette e statuarie in molti<br />

pannelli risentono dell’insegnamento del maestro, il cui classicismo “è di natura<br />

sostanzialmente accademica” 7 .<br />

Nell’incoronazione della Vergine la composizione è ampia (m. 12 x 6) e occupa tutta<br />

l’abside, con un triplice ricco corteo di Angeli. Quello più in alto fa cerchio intorno<br />

alla Madonna, mentre il Signore tende la corona sulla sua testa” 8 .<br />

Il problema del realismo era già stato affrontato negli anni passati dal Vizzaccaro, che<br />

affermava: “Il vivo senso della realtà quotidiana nel Bizzoni traspare proprio da questo<br />

particolare modo di tradurre in pittura di genere episodi della storia sacra che più gli<br />

vengono richiesti, mentre là dove egli ricerca una bellezza ideale, come nelle<br />

“Madonne”, riesce solo ad ottenere un’accentuazione enfatica dei caratteri formali ...<br />

Proprio per questo modo di attuare i suoi affreschi pone il problema del realismo che<br />

scaturisce dall’osservazione della realtà; la descrizione naturalistica gli serve come mezzo<br />

per nutrire di sostanza una composizione classicheggiante ... ” 9 .<br />

Nell’incoronazione della Vergine la composizione è ampia (m. 12 x 6) e occupa tutta<br />

l’abside, con un triplice ricco corteo di Angeli. Quello più in alto fa cerchio intorno<br />

alla Madonna, mentre il Signore tende la corona sulla sua testa” 10 .<br />

Nuove strade<br />

L’intelligenza pittorica gli consentì di non restare ancorato sempre agli stessi schemi;<br />

ad esempio, negli affreschi della Cappella del Crocifisso della Chiesa di S. Maria la Nuova<br />

in S. Elia Fiumerapido, se l’impianto iconografico è classico, del tutto moderna e personale<br />

è la sensibilità pittorica. È da pregiare specialmente la stilizzazione delle figure,<br />

sintetizzate nei tratti necessari. Campeggiano le masse, come l’altare ed il ciborio, e si<br />

trascurano i particolari: l’attenzione allora si concentra sull’essenziale. La palma e l’olivo<br />

sono raffigurati su un unico piano, quali foglie di un immaginario erbario comprese<br />

tra le pagine di un libro. Meravigliano il nitore, la pulizia e l’eleganza del colore, presenti<br />

nei suoi molteplici valori tonali e cangianti rapporti; ma anche il senso della misura<br />

e delle proporzioni.<br />

Nell’angolo più buio e nascosto della Chiesa, ci si sente immersi in una visione di<br />

luce, riflessa e scomposta da un immaginario prisma ottico. Il cielo, attraversato da improvvisi<br />

ed imprevedibili bagliori di luce e reso vibrante dalla successione di linee in<br />

movimento e di una forza, non evoca semplicemente un’atmosfera, ma è espressione vidi<br />

Pietro Merucci, che era conosciuto da tutti e soprannominato Camuscio; questi passava tutti i giorni<br />

dinanzi alla chiesa ebbro e felice, in quanto risiedeva a Pietrelunghe; il pittore si è divertito a raffigurarlo<br />

in primo piano con fattezze possenti.<br />

7 Grande Dizionario Enciclopedico P. Fedele, Torino, v. VI, p. 23, voce Funi.<br />

8 Poggi G., Ricordo di un artista: Giovanni Bizzoni, in “Spazio Aperto”, n. 8, <strong>settembre</strong> 1992, pag. 26<br />

9 Vizzaccaro Torquato, Problemi, cit., pag. 76.<br />

10 Poggi G., Ricordo, cit., pag. 26.<br />

CDSC - STUDI CASSINATI - 3/<strong>2005</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!