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Anno V n° 3 luglio - settembre 2005 - Studi Cassinati

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Manufatti litici provenienti dall’area di Cassino.<br />

loro silenzio, non è corretto affermare che Casinum fu di origine Volsca oppure Osca,<br />

in realtà è più facile affermare il contrario. Se così fosse, infatti, dovremmo supporre<br />

che il territorio dei Volsci e quello degli Osci, nel periodo che va dal VI al IV sec. a.C.,<br />

abbiano avuto dei confini in comune, con implicazioni politiche e sociali di tale portata<br />

che le fonti dell’epoca non avrebbero in alcun modo potuto tacere.<br />

Ma neppure è lecito pensare che a dividere le due zone di influenza ci sia stata la terra<br />

di nessuno.<br />

Dalle delimitazioni territoriali più su riferite rimane un corridoio che si diparte dall’Appennino<br />

e volge a Sud-Ovest, attraverso Atina e Cassino, aprendosi ad imbuto verso<br />

il mare, tra Minturno e Sessa. Ed è proprio riguardo a quest’ultima zona che esistono<br />

le tradizioni più radicate e più storicamente riscontrabili di tutta l’Italia centro-meridionale:<br />

si tratta delle popolazioni degli Ausoni e degli Aurunci, di cui ancora oggi numerosi<br />

toponimi attestano la vitalità storica: i monti Aurunci, i comuni di Ausonia, di<br />

Sessa Aurunca, il fiume Peccia, che ci richiama l’introvabile Vescia, ecc.<br />

Si dirà che circa l’appartenenza di Casinum alle genti Ausoniche o Aurunche non si<br />

è mai parlato: infatti né la storia, né la tradizione ci ha mai fatto giungere una testimo-<br />

CDSC - STUDI CASSINATI - 3/<strong>2005</strong>

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