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Anno V n° 3 luglio - settembre 2005 - Studi Cassinati

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essi romani. Proprio da questi ultimi infatti veniamo a sapere come le fiere popolazioni<br />

di montagna dei Sanniti, alla ricerca forse di pascoli estivi, invasero le valli del versante<br />

tirrenico facendole proprie con tutti i centri abitati.<br />

È evidente che tutte queste argomentazioni vanno avanti per via di esclusioni e non<br />

per affermazioni certe, che hanno bisogno di documentazione probante. Ma se tale documentazione<br />

esistesse, non sarei qui a scriverne.<br />

Mi confortano comunque le ammissioni, sia pure dubbiose, di M. Cagiano De Azevedo,<br />

il quale, riguardo al territorio di Interamna Lirenas, dice che “dovette prima appartenere<br />

agli Aurunci, o, secondo alcuni studiosi, agli Ernici o ai Sidicini, ai quali ben<br />

presto subentrarono i Volsci e quindi i Sanniti» 18 , mentre riguardo ai primi abitanti di<br />

Aquino afferma, sulla scorta di E. Manni 19 , che “sembrano essere quelli che sono caratterizzati<br />

dalla tomba di Castelliri e che sono inumatori. In essi si è voluto da taluno<br />

vedere gli Ausoni, ai quali sarebbero successi i Volsci, incineratori” 20 .<br />

Riguardo al territorio di Cassino, in mancanza di notizie e documenti storici, come<br />

già detto, mi sembra opportuno far riferimento al ritrovamento di alcune monete bronzee,<br />

avvenuto nello spazio di pochissimi metri quadrati (una pala meccanica aveva sconvolto<br />

il terreno) in località Agnone 21 ; tali monete recavano, con molta frequenza, la scritta<br />

SVESANO, oppure CALENO, o TIANVD, città notoriamente di origine ausonica o aurunca;<br />

nello stesso luogo furono rinvenute anche monete di argento e bronzo provenienti<br />

da città della Magna Grecia. Tali ritrovamenti, se non altro, testimoniano che gli<br />

abitanti di Cassino avevano interessi commerciali rivolti verso i centri degli Ausoni; e<br />

ognuno sa come nell’antichità i movimenti commerciali, cui si univano quelli culturali,<br />

seguivano preferibilmente canali indicati da secolari tradizioni.<br />

Sono elementi, questi, che, in mancanza di materiale più concreto, non si possono<br />

trascurare.<br />

C’è un’ultima osservazione da fare. Chi ci dice che le origini di Cassino si possano<br />

far risalire al periodo della protostoria d’Italia La città potrebbe essere stata fondata in<br />

epoche successive da una delle popolazioni immigrate, come i Volsci, gli Osci o i Sanniti.<br />

Un dubbio del genere, sia pure legittimo, è senz’altro fugato dai numerosi ritrovamenti<br />

dell’età del ferro, avvenuti nella zona archeologica di Cassino, in prossimità dell’anfiteatro<br />

22 , e sul Monte Puntiglio, nelle adiacenze di Montecassino 23 .<br />

Sono dunque proprio questi ritrovamenti che ci fanno escludere in maniera categorica<br />

che la città tragga le sue origini dalla venuta delle genti osco-umbre, quali i Volsci<br />

18 Interamna Lirenas vel Sucasina, Ist. <strong>Studi</strong> Romani, 1947.<br />

19 op. cit.<br />

20 Aquinum, Ist. <strong>Studi</strong> Romani, 1949.<br />

21 “La voce di Aquino”, n. 42, aprile 1973.<br />

22 G. F. Carettoni, «Sepolcreto dell’età del ferro scoperto a Cassino”, Roma 1960.<br />

23 A. Pantoni, “Stazioni dell’età del ferro - Monte Puntiglio”, Atti Acc. Naz. dei Lincei, 1949.<br />

CDSC - STUDI CASSINATI - 3/<strong>2005</strong>

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