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BOLERO SPADÒ

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Jean Cocteau<br />

« … Spadolini sbarca a Parigi, incontra il pianista Clément<br />

Doucet e firma un contratto al ‘Bœuf sur le toit’ dove solleva<br />

l’entusiasmo… »<br />

“A proposito d’un danzatore”<br />

articolo edito a Bruxelles negli anni ’30 (Coll. B-S n. 73)<br />

Giunto a Parigi nella primavera del 1932, Spadolini è<br />

colto da una crisi artistica. In lui c’è la paura di fallire in<br />

quello che all’epoca è considerato il tempio della danza.<br />

E così finisce per stravolgere le sue interpretazioni coreografiche<br />

per tentare di imitare quelle più raffinate, ed<br />

allora in gran voga, dei Balletti Russi.<br />

“A Montecarlo io ballavo Ravel, Stravinski e c’era aria e sole<br />

fuori. Quando ho preso il treno per Parigi, io avevo l’impressione<br />

di trovarmi su una scena senza sfondo. Ho rischiato di non<br />

debuttare mai. Ero l’elemento selvaggio, e come dire anarchico<br />

della danza. Le prove sono state disastrose. Si pensava ad un<br />

fiasco… E poi un giorno ho trovato una sala. Ho ballato come<br />

sentivo, improvvisando come ogni volta che ballo …”<br />

“Il fallait un danseur a J. Baker”, intervista a Spadolini<br />

di Jean Barois, Paris Midi, 18 – 4 –1933 (Coll. BNF)<br />

La sala in questione è quella del “Le boeuf sur le toit”, il locale<br />

più esclusivo di Parigi, ideato e frequentato da Jean<br />

Cocteau, oltre che da Picasso, dai dadaisti e dagli artisti<br />

di Montparnasse.<br />

Jean Cocteau (1889 - 1963) poeta, scrittore, disegnatore,<br />

regista, attore è universalmente conosciuto per il balletto<br />

“Parade” (1917) creato con Picasso e Satie; per il romanzo<br />

“Les enfants terribles” (1929), per il film “La bella e<br />

la bestia” (1946), ed anche per la sua lunga storia d’amore<br />

con l’attore Jean Marais.<br />

Nei suoi diari egli ci rivela quanto “Le boeuf sur le toit” sia<br />

stato importante per la cultura francese:<br />

“… il Boeuf non è stato né un bar, né un ristorante, né un cabaret,<br />

bensì la nostra giovinezza, una pausa, un’unione prestigiosa<br />

di forze e cose meravigliose, uno di quei saloon dove si riunivano<br />

i cercatori d’oro. L’oro di cui parlo era l’oro dello spirito, un oro<br />

leggero, incalcolabile …”<br />

«Memoire de Jean Cocteau », 30 aprile 1942<br />

Pochi mesi dopo il suo debutto a Parigi Spadolini è<br />

chiamato a danzare nel film “L’Epervier”.<br />

Fra i protagonisti la principessa Nathalie Paley, la bellissima<br />

sorella del granduca Romanov, nipote dello zar di<br />

Russia, con cui Cocteau è stato legato sentimentalmente<br />

e da cui è in attesa di un figlio.<br />

A spingerla ad abortire sembra sia intervenuta Marie-<br />

Laure de Noalles che in gioventù aveva molto amato<br />

Cocteau e che era contraria ad una loro unione.<br />

Sempre nel film “L’Epervier” appare per la prima volta<br />

sullo schermo un giovanissimo Jean Marais che in<br />

giacca bianca è accanto a Spadolini in una foto di scena.<br />

Cocteau, amico di Gabriele d’Annunzio e di tanti<br />

ex-frequentatori del Teatro degli Indipendenti come<br />

Marinetti, Balla, Depero, Severini, Carrà, Prampolini,<br />

ha una predilezione per le scene di danza dipinte da<br />

Spadolini.<br />

E Spadolini, per ringraziare l’amico francese, inserisce<br />

nei depliant delle sue mostre di pittura una sua appassionata<br />

recensione.<br />

Inoltre, da un articolo pubblicato in Italia nel 1946, sappiamo<br />

che Spadolini ha registrato un documentario dal<br />

titolo “La danse à travers les ages”, commento e costumi di<br />

Cocteau, regia di Berard.<br />

Del filmato non si sono trovate tracce se non un disegno<br />

di Cocteau per la copertina del depliant “La danse à<br />

travers les ages”, serata di danze al Théatre Nationale de<br />

l’Opéra a favore dei sinistrati della Normandia.<br />

Infine, nell’archivio da me ritrovato a Fermo, c’è il<br />

frammento di un depliant in cui Cocteau e Spadolini,<br />

insieme ad altri grandi protagonisti delle arti e dello<br />

spettacolo partecipano ad una manifestazione culturale<br />

svoltasi a Parigi negli anni ‘50.<br />

A destra in alto: “Spadolini exhibition of ballets paintings”, Brochure della Bohmans Konstgalleri, Stoccolma marzo 1966 (Coll. B-S n. 178)<br />

A destra in basso: Frammento di un depliant di una manifestazione artistica svoltasi a Parigi negli anni ’50 (Coll. B-S n. 165)<br />

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