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BOLERO SPADÒ

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Pittore della danza<br />

“Non essendo più sulla scena, nell’esprimermi con figure e colori<br />

ho sempre avuto in me l’inesauribile desiderio di raffigurare ciò<br />

che potevo immaginarvi, ciò che avrei voluto fosse esistito…<br />

L’immagine reale dell’oggetto, in quel momento, in quel solo<br />

momento, perché basta un soffio, il volgersi di una testa, l’inclinazione<br />

più accentuata del corpo, uno scatto… per cambiare<br />

tutto. La bellezza è nel momento in cui si coglie. Un attimo e<br />

l’immagine si disfa, non ‘trasmette’ più quella emotività-bellezza<br />

che hanno prima colpito la sensibilità dello spettatore.”<br />

Intervista Spadolini “Il Messaggero”, 1967 (Coll. B-S n. 214)<br />

Ricordo mio zio Alberto passare intere ore nel suo studio<br />

a Fermo di fronte alla tela. A volte dipinge di getto<br />

e sembrano una catarsi quelle linee che modellano meravigliose<br />

ballerine librate in aria. Con poche pennellate<br />

riesce a rendere viva la materia. I suoi personaggi sono<br />

improvvisamente animati, si muovono ora con la grazia<br />

di autentici principi rinascimentali, ora con la sensualità<br />

di due amanti.<br />

Poi, ad un certo movimento, un braccio alzato, un collo<br />

volto in una certa direzione, dedica una particolare attenzione,<br />

rimane concentrato, sembra lontano in un’altra<br />

epoca fra le note di dolci melodie.<br />

“La pittura di Spadolini, singolare per taglio compositivo e soluzione<br />

luministica, si attesta come esigenza espressiva di un<br />

racconto autobiografico, in cui ogni forma creativa rappresenta<br />

un elemento dell’infinito universo esistenziale. Intrisi di istintività<br />

e di poesia, di cromie dense e oniriche, i dipinti ubbidiscono<br />

a una ricerca estetica fondata, come sottolineava Cocteau, sulla<br />

trasfigurazione dell’anima nella danza”.<br />

Prof. Enzo Dall’Ara, critico d’arte, Bolero-Spadò 2005<br />

Sopra: “Chateau de Brignac au clair de lune”, cm. 60 x 50 (Coll. P. Oger)<br />

A destra: “Ballerini spagnoli”, Spadolini 1954, olio su tela cm. 65 x 81 (Coll. M. Spadellini)<br />

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