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La cultura fisica<br />
Verso la metà degli anni ’30 il giornalista Fernand Mercier<br />
intervista i grandi ballerini dell’epoca sulla preparazione<br />
fisica.<br />
Serge Lifar (1905 - 1986), danzatore fra i più celebri<br />
del suo tempo, collabora nel 1932 ai Ballets Russes di<br />
Monte-Carlo, proprio quando uno sconosciuto decoratore<br />
di nome Spadolini s’inventa ballerino.<br />
Lifar e Spadolini partecipano con le loro danze allo spettacolo<br />
che si svolge a Parigi il 14 luglio 1935.<br />
Mona Paiva, ancora oggi celebre per le fotografie che<br />
la ritraggono mentre balla nuda insieme a Nikolska sull’Acropoli<br />
di Atene.<br />
Joséphine Baker (1906 – 1975), cantante e ballerina,<br />
domina per mezzo secolo le scene mondiali. Fra il 1932<br />
e il 1935 Joséphine e Spadolini si esibiscono in Francia<br />
e all’estero.<br />
Anche Spadolini giudica l’educazione fisica fondamentale:<br />
“ Spadolini è una statua degna dell’ antichità. Egli dice che la<br />
cultura fisica calma i nervi che sono sempre sotto pressione.<br />
‘La cultura fisica è indispensabile non solamente per la nostra<br />
arte, ma anche per l’equilibrio del corpo.’<br />
Nel suo studio presso piazza Clichy noi ritroviamo Spadolini:<br />
solo davanti ad un immenso specchio esegue movimenti che gli<br />
permettono di presentare le sue danze acrobatiche in modo impeccabile.<br />
Dice: ‘Mi sorprendete in palestra perché fuori piove. Ma non<br />
dovete pensare che io non faccia altri esercizi all’infuori della<br />
danza. La cultura fisica? Che cosa ammirevole! Essa è indispensabile!<br />
Potremmo restare in forma senza mai praticarla? Io<br />
la pratico sei ore alla settimana, particolarmente all’aria aperta,<br />
allo stadio. Comunque non supero mai i sessanta minuti per<br />
seduta. Per non annoiarmi alterno la corsa al tennis … Per me<br />
l’esercizio fisico è un piacere magnifico, poiché ho orrore dello<br />
sport passivo”.<br />
Fernand Mercier, Parigi anni ’30 (Coll. B-S n.53)<br />
Sopra: Spadolini, foto Roger Carlet (Coll. B-S n. 34)<br />
A destra: Spadolini, foto Condé Nast (Coll. B-S n. 6)<br />
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