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Notiziario anno 2010 - CAI Sezione Varallo Sesia

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Il gruppo Camosci per il territorio varallese<br />

Com’è noto, il gruppo Camosci, al pari delle sottosezioni,<br />

ha come sua principale attività l’organizzazione<br />

di escursioni e l’impegno nelle varie<br />

commissioni sezionali, oltre alla cura e gestione<br />

del rifugio Camosci alle Piane di Cervarolo, la capanna<br />

sociale.<br />

Negli ultimi due decenni, tuttavia, il gruppo è stato<br />

anche partecipe e promotore di alcune iniziative<br />

volte alla salvaguardia e valorizzazione del territorio<br />

di <strong>Varallo</strong>, dove il Camosci ha la propria sede<br />

naturale essendo sorto come emanazione delle<br />

sezione varallese nel 1956.<br />

In particolare, l’attenzione si è rivolta al monte<br />

Tre Croci, che sovrasta la città e ne costituisce la<br />

più vicina e accessibile meta di interesse escursionistico.<br />

Nel 1995 i Camosci h<strong>anno</strong> promosso la sostituzione<br />

delle croci in legno che svettano sul monte, ormai<br />

consunte dopo sessant’anni dalla collocazione (vedi<br />

foto in quarta di copertina).<br />

L’operazione è stata realizzata con la collaborazione<br />

dell’allora commissione Antincendio Boschivo<br />

del Cai <strong>Varallo</strong> e del Consorzio terrieri di Verzimo.<br />

In questi ultimi anni il gruppo è entrato a far parte<br />

del Comitato per il restauro della chiesetta di<br />

Santa Barbara, posta sul panoramico poggio della<br />

Madonna del Cucco sottostante la cima Tre Croci,<br />

contribuendo attivamente ai gravosi lavori di<br />

manutenzione esterna insieme al gruppo alpini di<br />

<strong>Varallo</strong>, al Consorzio terrieri di Verzimo e al comitato<br />

carnevale di <strong>Varallo</strong>. L’opera è stata terminata<br />

e inaugurata nell’autunno 2009.<br />

Nel corso di quest’<strong>anno</strong> il comitato ha espresso la<br />

volontà di affrontare anche il restauro dell’interno,<br />

testo di Giorgio Salina<br />

compatibilmente con le risorse finanziarie e umane<br />

che si potr<strong>anno</strong> reperire. Il gruppo Camosci ha<br />

confermato la sua presenza nel comitato stesso.<br />

Con tali impegni il gruppo Camosci ha riscoperto<br />

quella vocazione originaria della nostra <strong>Sezione</strong> a<br />

farsi partecipe delle varie problematiche che investono<br />

l’ambiente naturale della montagna, anche<br />

se non strettamente legate alla pratica alpinistica.<br />

Un intendimento, per la verità, espresso negli stessi<br />

statuti del Cai e della nostra <strong>Sezione</strong> (ove fra le<br />

finalità del sodalizio compare anche “la conoscenza<br />

e lo studio delle montagne - in particolare di quelle<br />

valsesiane, per il Cai <strong>Varallo</strong> - e la difesa del loro<br />

ambiente naturale”) e già da anni realizzato, in<br />

particolare, dalla commissione sezionale Montagna<br />

antica, montagna da salvare.<br />

Le iniziative sopra descritte h<strong>anno</strong> ricevuto un<br />

generale apprezzamento da parte della popolazione<br />

di <strong>Varallo</strong>, che nell’anfiteatro del monte<br />

Tre Croci, con la suggestiva chiesetta del Cucco<br />

poco discosta dal Sacro Monte, riconosce uno dei<br />

simboli più caratteristici del paesaggio cittadino.<br />

La condivisione è poi accresciuta in questi ultimi<br />

tempi grazie alla realizzazione da parte del Grim<br />

del “sentiero di padre Gallino”, con relativi punti<br />

panoramici, che contribuisce a un’ulteriore valorizzazione<br />

della zona.<br />

L’augurio è che tale sensibilità si estenda sempre<br />

più alle nuove generazioni del Cai <strong>Varallo</strong>, accompagnandosi<br />

e integrandosi armoniosamente<br />

con il piacere “dell’andar per monti” del quale<br />

la presenza ben conservata del nostro patrimonio<br />

naturale, artistico e storico costituisce una componente<br />

essenziale dal valore inestimabile.<br />

16 NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO

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