Notiziario anno 2010 - CAI Sezione Varallo Sesia
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Cervino 4478 m - Cresta dell’Hornli<br />
testo di Fabio Villa<br />
“Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed<br />
quia non audemus sunt difficilia”<br />
Il Cervino! Mi ricordo quando da bambino papà e<br />
mamma mi portavano a sciare a Cervinia e guardavo<br />
quell’alta montagna. Maestosa, fiera, imponente.<br />
Nel cuore di uno sciatore piccino e che faticava<br />
ad abbandonare lo spazzaneve incuteva un po’<br />
di timore. Papà mi diceva che era il Cervino. Io<br />
rimanevo coi miei sciettini in mano a osservarlo.<br />
Vedevo qualcuno che non ci seguiva in funivia verso<br />
il Plateau ma proseguiva verso il Furgen e tra me<br />
dicevo: chissà come sciano bene quei signori per<br />
prendere l’impianto che più di ogni altro si avvicina<br />
alla grande montagna.<br />
Negli anni ho apprezzato sempre più quest’ambiente<br />
fino a cercare anche in questo mondo nuovi<br />
stimoli, nuove emozioni, nuove mete da raggiungere.<br />
Mi sono avvicinato allo scialpinismo. Per<br />
poter assaporare la montagna con le mie forze<br />
anche d’inverno. La curiosità mi ha spinto fin alla<br />
Capanna Regina Margherita. La prima volta che ci<br />
sono arrivato è stata un’esplosione di gioia. Non<br />
so se esista al mondo un balcone più bello dove<br />
affacciarsi e commuoversi nel vedere un simile<br />
panorama.<br />
Quasi un <strong>anno</strong> fa son andato sul Monte Bianco e<br />
anche in quell’occasione arrivare in vetta è stata<br />
un’emozione incontenibile.<br />
Pian piano mi è venuta voglia di pensare al Cervino.<br />
Lo si vede là, tutto solo. Con la sua sagoma<br />
inconfondibile quando si sale da qualsiasi montagna.<br />
Mentre si sale sul Rosa lo si vede definito, a<br />
volte imbiancato dalla neve, a volte nudo con la<br />
sua roccia pura.<br />
Per prepararmi ho fatto diversi quattromila e qualche<br />
cresta. In me c’era giusto il desiderio di provare<br />
a salire ma non sapevo proprio se ci sarei riuscito.<br />
Tutti gli amici del Cai <strong>Varallo</strong> ben più preparati di<br />
me lo affronterebbero con più scioltezza. Io che<br />
passo la mia vita in cantiere la forza per affrontarlo<br />
l’ho trovata più nella mente che nel fisico.<br />
Abbiamo atteso che ci fossero le condizioni giuste.<br />
Più volte abbiamo chiamato il rifugio, ma la neve o<br />
68 NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO