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Notiziario anno 2010 - CAI Sezione Varallo Sesia

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Digne les Bains<br />

testo di Angela Maria Vicario<br />

Nelle vicinanze della cittadina provenzale di<br />

Digne les Bains si trova la più grande riserva<br />

geologica europea, sentieri tra fenomeni carsici,<br />

fossili di ittiosauri e ammoniti.<br />

La regione dell’Alta Provenza può essere raggiunta<br />

dall’Italia tramite il Monginevro, il colle della<br />

Maddalena, oppure da sud, dalla Costa Azzurra; in<br />

questo caso, sul percorso è imperdibile la visita<br />

al paese di Castellane e alle Gorge du Verdon,<br />

canyon spettacolare scavato tra i calcari nel quale<br />

scorre il fiume Verdon con le acque di colore<br />

azzurro-verdi. Da Digne les Bains, percorrendo<br />

il sentiero che costeggia il fiume, si raggiunge la<br />

sede della Riserve geologique e da qui si trovano<br />

le indicazioni sentieristiche per raggiungere la<br />

bellissima “dalle à ammonites”, lastra costituita<br />

da oltre 300 ammoniti ben osservabili, di grandi<br />

dimensioni. Seguendo le indicazioni attraverso i<br />

boschi si raggiunge il sito dell’ittiosauro fossile,<br />

rettile marino del Giurassico.<br />

Lungo il sentiero si potr<strong>anno</strong> osservare le colline<br />

nere, molto caratteristiche, costituite da una<br />

roccia sedimentaria detta “robine”, così difficile<br />

da colonizzare e dalle forme calanchive prive di<br />

vegetazione.<br />

Questo paesaggio caratteristico, in contrasto con<br />

i colori del bosco, crea uno scenario suggestivo.<br />

Altri itinerari nelle vicinanze portano alla scoperta<br />

di tracce di uccelli preistorici impresse nella<br />

roccia e di resti si “sirene”, scientificamente<br />

nemuridi, animali oggi in estinzione.<br />

Una splendida escursione, consigliabile in particolare nei<br />

mesi di luglio e agosto, quando la fioritura della lavanda<br />

selvatica è nella sua veste più splendida, ha per meta la<br />

cima del Cousson.<br />

Si può partire dal centro città di Digne, proseguire per avenue<br />

Cuzin, passare davanti al Collège Gassendi, poco oltre<br />

il quale parte il sentiero con segnalazioni gialle e rosse.<br />

L’itinerario è di circa 6 ore con un dislivello di mille metri.<br />

Il paesaggio bellissimo e molto vario: il bosco di sempreverdi,<br />

i pascoli, le pinete, le antiche faggete ricoperte di<br />

licheni, i prati con cespugli di lavanda e di eringio blu.<br />

In alcuni punti il sentiero passa per alpeggi ormai abbandonati,<br />

in altri è scavato nelle rocce a strapiombo.<br />

La vista dalla Sommet du Cousson è a 360 gradi e dalla bellissima<br />

chapelle de Saint Michel si vede la valle a strapiombo.<br />

Nel silenzio si possono vedere gli animali selvatici: le marmotte<br />

in particolare. Il ritorno è consigliabile per la chapelle<br />

Saint-Jean, scavata nella roccia carsica, arcaica e rupestre.<br />

Lungo il percorso si incontra anche una zona umida ricca<br />

di biodiversità e profumata di menta acquatica.<br />

L’arrivo è al villaggio termale nella valle delle sorgenti dalle<br />

quali si può ritornare a piedi a Digne in circa 20 minuti.<br />

30 NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO

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