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Notiziario anno 2010 - CAI Sezione Varallo Sesia

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Aveva tre figli di nome Cornu, Domenico e Miss<br />

Hutte che nuotando in un lago vennero affogati<br />

dalla stesso Attila.<br />

by Monica - Giada<br />

GITA ALL’ALPE VEGLIA IL 25 E 26 SETTEMBRE<br />

L’annuale gita di due giorni quest’<strong>anno</strong> vedeva<br />

come metà l’alpe Veglia, situato nel parco naturale<br />

Veglia- Devero. Partiti da Borgosesia con il sole,<br />

giunti a San Domenico, luogo dove si lasciano le<br />

auto per incominciare la salita verso l’alpe, siamo<br />

stati accolti da una leggera pioggia gelata e da<br />

un forte vento freddo. Questo comunque non ci<br />

ha impedito di raggiungere in un’ ora e mezza il<br />

rifugio Cai Città di Arona.<br />

Sistemate le camere e consumata la cena, ragazzi<br />

e grandi si sono cimentati nell’inventare a gruppi<br />

una storia ambientata nel parco usando delle<br />

parole prefissate, visto che uscire dal rifugio per<br />

la prevista escursione notturna era praticamente<br />

impossibile per il vento forte.<br />

Al mattino il sole brillava sul monte Leone, quindi<br />

partenza per l’escursione nel parco.<br />

Visita alla sorgente ferruginosa, poi al lago delle<br />

Streghe, salita ai piedi del monte Leone, discesa<br />

a Cianciavero e poi ritorno al rifugio per il pranzo.<br />

Panorami mozzafiato con le cime appena imbiancate<br />

dalla nevicata del giorno prima.<br />

Pomeriggio dedicato all’orientering. A gruppi con<br />

cartina e bussola alla scoperta delle lanterne<br />

posizionate dagli accompagnatori nei vari punti<br />

dell’alpe.<br />

Terminato il gioco istruttivo, purtroppo è arrivata<br />

l’ora del ritorno, lasciamo l’alpe Veglia ricchi di una<br />

nuova esperienza, soprattutto per i ragazzi che per<br />

la prima volta h<strong>anno</strong> avuto modo di vivere il rifugio<br />

e ammirare lo splendido paesaggio del parco.<br />

Ecco alcune delle storie inventate dai ragazzi:<br />

Molto tempo fa su di un isola ferruginosa di nome<br />

Arona, c’era un villaggio di nome Veglia; li viveva<br />

un tipo strampalato di nome Bruno, insieme alla<br />

sua cara mogliettina Zia Sconsi senza uno stinco e<br />

con un figlio mezzo uomo e mezzo leone di nome<br />

Attila, che mangiava solo calce. Un giorno Attila<br />

incontrò nel bosco due brutte streghe che lo condussero<br />

in un rifugio antiatomico, in cui abitava il<br />

signor Cianciavero che produceva neve artificiale.<br />

C’era una volta a Veglia, una piccola isola di tranquillità<br />

vicina ad Arona, un rifugio antiatomico dove<br />

vivevano Zio Bruno e Zia Sconsi con il loro piccolo<br />

leone Attila. Li vicino c’era un piccolo laghetto che<br />

la leggenda considerava infestato dalle streghe del<br />

ferro poiché la sua acqua aveva un sapore ferruginoso.<br />

Un giorno il tetto del rifugio cedette sotto<br />

il peso della neve, così gli zii furono costretti a<br />

chiamare Domenico e Miss Hutte che abitavano a<br />

Cianciavero perche portassero la calce per poterlo<br />

riparare. Per ringraziamento fu organizzata una<br />

gita a Cornu e fu loro offerto un pranzo a base di<br />

stinco e vissero tutti felici e contenti.<br />

by Sonia – Francesca – Alessandra - Costanza<br />

C’era una volta Domenico che abitava a Cianciavero,<br />

vicino al lago di Arona, che era stato cornu<br />

perche sua moglie Miss Hutte era andata insieme<br />

ad Attila nel rifugio antiatomico sull’isola della<br />

neve. Ma nel giorno ferruginoso, delle streghe<br />

scoprirono l’intrigo.<br />

Allora anche Zio Bruno pensò che anche zia Sconsi<br />

lo tradisse e le ruppe uno stinco di calce nel giorno<br />

del sol leone sulla vetta dell’alpe Veglia. Alla fine<br />

zia Sconsi era follemente innamorata di Attila e<br />

la storia ricomincia tra intrighi e tradimenti. La<br />

morale di questa storia non c’è se la scoprite di<br />

ditecela.<br />

by Beatrice - Lisa- Francesca - Salvatore - Camilla<br />

Uscita del 17 ottobre alla Bocchetta di Campello<br />

annullata causa maltempo.<br />

Uscita del 24 ottobre, recupero della gita dell’ 11<br />

aprile alla Res di Fobello. Anche questa annullata<br />

per presunto maltempo tutte le previsioni davano<br />

pioggia intensa. In realtà la pioggia è arrivata solo<br />

nel pomeriggio. Per una volta abbiamo deciso di<br />

seguire fedelmente le previsioni del tempo come<br />

ci h<strong>anno</strong> sempre insegnato e siamo stati fregati.<br />

Probabilmente quelli che prevedono il tempo atmosferico<br />

avevano deciso di imbrogliarci, quindi<br />

la prossima volta le previsioni le guarderemo ma<br />

con una sana e rustica diffidenza.<br />

Al momento è tutto, ci resta ancora la castagnata<br />

in val Sabbiola e la serata in allegria con cena e<br />

proiezione immagini attività <strong>2010</strong>, più la premiazione<br />

dei ragazzi che maggiormente si sono distinti<br />

sia nella partecipazione che nei giochi proposti.<br />

Arrivederci al prossimo <strong>anno</strong><br />

NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO<br />

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