Notiziario anno 2010 - CAI Sezione Varallo Sesia
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il vento per settimane sembravano sempre ostacolare<br />
il tentativo. Finché le condizioni giuste sono<br />
arrivate. La mattina della partenza verso Zermatt<br />
ho telefonato ancora una volta e la moglie del<br />
rifugista mi ha detto: “E’ buono!”; domando del<br />
tempo e mi risponde: “E’ buono!”.<br />
Ci siamo possiamo provare!! Così arriviamo a Zermatt<br />
e con gli impianti raggiungiamo il sentiero<br />
che porta la rifugio Hornli hutte (3260 m).<br />
Posso assicurare che anche solo quel piccolo cammino<br />
è stupendo. Una passeggiata in quota con il<br />
Cervino in tutta la sua eleganza davanti ai propri<br />
occhi e verso est tutte le punte del Rosa. Mentre<br />
quando ci si ferma per un secondo e si volge lo<br />
sguardo verso nord si vede la catena del Mischabel<br />
e a ovest del Vallese. Insomma è tutto lì, vette<br />
magnifiche a un passo dal proprio sguardo.<br />
Con tutta onestà il mio animo era parecchio preoccupato,<br />
teso, pensieroso ma molto speranzoso.<br />
Penso un po’ allo zio Luciano; forse è per merito suo<br />
che son qui. E’ lui che da piccino mi ha insegnato<br />
ad andare in barca a vela. E’ lui che a dodici anni<br />
mi ha portato a fare la Balma dall’Indren in neve<br />
fresca. Per molti nulla di che ma per me già una<br />
vera impresa.<br />
La mia amata Valsesia con i suoi personaggi, don<br />
Carlo che si rivolge alla montagna definendola santa<br />
e il Renzo che con la sua passione ci conduce ogni<br />
<strong>anno</strong> fino a cime stupende.<br />
sul misto. Arriviamo alle prime corde fisse. Proseguo<br />
nella via. Anche le braccia rispondono abbastanza<br />
bene. Salgo, procedo, non mollo mai. Le corde fisse<br />
finiscono e inizia il nevaio, con picozza e ramponi<br />
procediamo.<br />
Intanto vedo della gente ferma qualche decina<br />
di metri sopra di me. Inizio a non veder più nulla<br />
oltre quelle rocce. Tra me e me dico sarà solo<br />
un cambio di pendenza, tieni duro Fabio, manca<br />
ancora parecchio.<br />
Finché quello che in cuor mio stava esplodendo è la<br />
realtà, è la cima del Cervino con la sua Madonnina<br />
dalla parte svizzera e la Croce da quella italiana.<br />
Abbraccio in lacrime la guida che mi ha condotto<br />
fin lì. E’ solo merito suo se ci sono riuscito. Ma ce<br />
l’ho fatta!<br />
Nella mia vita sono salito anche sul Cervino!<br />
Osservo il mio amato Monte Rosa, la capanna Regina<br />
Margherita, il monte Bianco; alzo la mia picozza<br />
al cielo, ringrazio Lassù e tutta la felicità di un<br />
appassionato di montagna sale fin oltre la cima.<br />
La mattina, quando lascio il rifugio e mi volto, il<br />
Cervino è avvolto dalle nuvole, nevica. La nebbia e<br />
la tormenta lasciano a tratti intravedere la cresta.<br />
Per un breve istante si vede la cima. La osservo<br />
solo per poco, non è la nebbia a nasconderla ma<br />
l’emozione che sembra prevalere sullo sguardo.<br />
Sono stato fin lassù. Nella mia vita quella meta<br />
l’ho raggiunta.<br />
Se riesco ad arrivare in cima non vedo<br />
l’ora di comunicargli la notizia.<br />
Ogni inverno vado a sciare a Zermatt<br />
con la mia cara sorellina, chissà cosa<br />
posso dirle domani, chissà se la prossima<br />
volta che andiamo al Gornergrat posso<br />
indicarle dove sono stato.<br />
Alle quattro e mezzo di mattina con i<br />
nostri frontalini partiamo. Ci sono diverse<br />
cordate. Ognuno col proprio passo<br />
saliamo la grande montagna silenziosi<br />
e rispettosi.<br />
E’ una roccia molto bella, sana, per nulla<br />
friabile, per lo meno lungo la via che<br />
percorriamo. Mi sembra di respirare abbastanza<br />
bene, le forze ci sono, il ritmo<br />
non è certo dei più celeri, molti sono<br />
davanti a me ma molti altri ci seguono.<br />
Arriviamo alla capanna Solvay (4003 m)<br />
e tra me dico: fin qui ci sono arrivato,<br />
male che vada sul mio album metto<br />
questa foto e son già più che contento<br />
così. Però la mente prima ancora che<br />
il fisico mi spinge a provare ancora un<br />
po’… Mettiamo i ramponi, procediamo<br />
NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO<br />
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