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CESARE ROMITI lezioni di cinese - Confindustria Udine

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EconomiaTurismo IndustrialeFoto <strong>di</strong> gruppo al prosciuttificio MorganteLa sapienza unita all’esperienza stimola lacuriosità. Ancor <strong>di</strong> più quando interessa ilbuon gusto. È quello che offre alle visite <strong>di</strong>turismo industriale la Morgante Spa <strong>di</strong> SanDaniele del Friuli, già da tempo abituataad aprire le porte ai visitatori. “Da moltianni organizziamo visite guidate ai nostristabilimenti – <strong>di</strong>chiara Franco Morgante–: ogni sabato accogliamo almenouna corriera <strong>di</strong> austriaci. Per questo cisembrava coerente aderire a questainiziativa. E anche per questo siamoconvinti che l’iniziativa vada sostenuta: c’èun po’ <strong>di</strong> strada da fare, ma siamo convintiche possa avere il successo che si merita”.Prosciuttificio Morgante:il cuore del gusto friulanosi apre al pubblicoFra i presenti del primo appuntamentonello stabilimento Morgante <strong>di</strong> SanDaniele del Friuli <strong>di</strong> “Alle sorgentiproduttive”, c’erano fra gli altri GiovanniClau<strong>di</strong>o Magon, capogruppo del TerziarioAvanzato, alcuni impren<strong>di</strong>tori, nonchè iresponsabili del progetto Marino Firmanie Giuliana Quendolo. “La nostra azienda– ha <strong>di</strong>chiarato Franco Morgante - hamosso i primi passi a Tarcento nel 1861,con il nome del nostro capostipite AlvinoMorgante. Dopo cinque generazioni,contiamo uno stabilimento produttivoattivo dal 1957 a Romans d’Isonzo edal 1985 siamo a San Daniele del Friulicome Morgante Spa”. Alla presentazioneè seguita la visita all’azienda: descrizionedell’impianto, capacità produttiva,illustrazione del ciclo produttivo. E poi,in particolare, le caratteristiche delprodotto: “Utilizziamo solamente cosce<strong>di</strong> maiali provenienti da allevamentiitaliani e macellati in Italia. La cosciamantiene lo zampino, in ossequio allaLE VILLE PLUS:Visitare la casa del futuronostra tra<strong>di</strong>zione”. Questa la spiegazione<strong>di</strong> Franco Morgante che aggiunge: “Citeniamo a far capire la particolaritàdel nostro modello <strong>di</strong> salatura, cheprevede un giorno sotto sale per ognichilo <strong>di</strong> prodotto”. Da non <strong>di</strong>menticarel’apporto fondamentale del microclimasandanielese: “È l’incontro dell’ariafresca proveniente dalle montagne conquella umida del mare portata fino anoi dal Tagliamento che produconol’unicità del nostro clima” spiega ancoraMorgante. Dopo l’illustrazione delle fasi<strong>di</strong> spugnatura e stuccatura, si passa almomento della verifica, nel quale lacoscia viene controllata con il mitico osso<strong>di</strong> cavallo per testarne la qualità. E solodopo si arriva all’atto fondamentale dellamarchiatura affidato agli ispettori INECU. Ilrisultato è stato gra<strong>di</strong>to da tutti durante ladegustazione accompagnata da un calice<strong>di</strong> Friulano che ha concluso la visita allostabilimento.A.M.Acquisire dalla storia il meglio per lapropria casa anche grazie alla tecnologiadella sostenibilità. È il messaggio chearriva dal Gruppo Polo Le Ville Plus che haaperto le sue porte ai visitatori del circuito<strong>di</strong> turismo industriale <strong>di</strong> “Alle Sorgentiproduttive” anche per far conoscere ilsuo ultimo gioiello: la Casa Zero Energy.Come ricorda Loris Clocchiatti, presidentedel Gruppo Polo Le Ville Plus: “questo èun progetto che riunisce il meglio dellecompetenze acquisite dall’azienda in25 anni <strong>di</strong> lavoro, applicando ricerca etecnologie innovative, spingendosi fin dovenon si era mai arrivati. È uno strumento<strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione dell’ecosostenibilità e<strong>di</strong> una nuova consapevolezza etica: èaperta e visitabile per chi vuole conoscereuna nuova idea dell’abitare. Un’idea <strong>di</strong>“expo permanente della sostenibilità”che rientra pienamente nella filosofiae negli obiettivi del progetto delturismo industriale». Come anticipato,conoscere il Gruppo Polo Le Ville Plus è26 luglio10soprattutto lasciarsi guidare in un viaggionella storia: quella delle più importantirealizzazioni del nostro patrimonioe<strong>di</strong>le. “Per prima cosa ci incontriamoa Cjase Cocel – ricorda Clochiatti – unluogo che riproduce perfettamente lacultura abitativa della nostra tra<strong>di</strong>zione.La successiva approfon<strong>di</strong>ta visita allaBrunelde Domus Magna è un modo perillustrare come le nostre conoscenzetecnologiche nel campo del restauropossano ottimizzare un patrimonio e<strong>di</strong>liziogià ricco <strong>di</strong> notevoli potenzialità”. Dallastoria si passa poi al presente con la visitaalla Casa Zero Energy. “Questa soluzione– ricorda il presidente Clochiatti – è unprogetto scientifico <strong>di</strong> ricerca sviluppatodall’azienda Gruppo Polo Le Ville Pluse dal Dipartimento <strong>di</strong> Ingegneria Civilee Ambientale dell’Università degli Stu<strong>di</strong><strong>di</strong> Trento con il supporto della RegioneFriuli Venezia Giulia”. Casa Zero Energyè la prima casa passiva “intelligente”che, con una metratura <strong>di</strong> oltre 450Adriano Luci e Loris Clocchiatti al taglio del nastroalla Casa Zero Energymq, è autosufficiente dal punto <strong>di</strong> vistaenergetico e autonoma nella gestionedegli impianti. “La casa – spiega LorisClocchiatti - non solo autoproducetutta l’energia necessaria, ma è stataprogettata per richiederne il menopossibile, con l’obiettivo <strong>di</strong> consumaremeno e più consapevolmente nelrispetto dell’ambiente”. “Casa ZeroEnergy – conclude Clochiatti - non è unprodotto “vetrina”, ma rappresenta unostile <strong>di</strong> vita per abitare meglio e in modopiù sostenibile adattabili a ogni casa, <strong>di</strong>qualsiasi metratura o forma, su qualsiasiterritorio e terreno”.Alessandro Montello

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