190 AN. CXXX – MAII-AUGUSTI 2011 – N. 2
EX ACTIS MINISTRI GENERALIS1. Omelia per il 1° Centenario della Fondazionedella ProvinciaBenevento, Italia, 07.05.2011AVANTI CON SPERANZA!Carissimo Ministro provinciale,carissimi confratelli,carissimi fratelli e sorelle,amici tutti,il Signore vi dia pace!Era l’8 maggio 1911 quando fu dato l’annuncioufficiale della costituzione giuridicadella Provincia Sannito-Irpina dei Frati Minori,intitolata alla Vergine delle Grazie, con unterritorio situato nelle Diocesi di Benevento,Avellino ed Ariano Irpino (AV). In quel momentola Provincia aveva 57 frati, compresi glistudenti di teologia e 11 fratelli oblati. A centoanni da quella data ci troviamo in questo Santuario,dedicato alla Madonna delle Grazie,luogo di incontro di tanti fedeli della Campania,e non solo, per iniziare la celebrazione diun anno “Centenario” che terminerà il 6 maggio2012. La situazione della Provincia è moltocambiata da allora, non soltanto per quantoriguarda il numero dei frati – oggi la Provinciaconta con 83 frati –, ma anche per quanto concernele presenze. Voglio ricordare in questomomento, con particolare affetto, la presenzamissionaria in Brasile, nello Stato di Piagui,iniziata nell’aprile 1968 e che oggi è una Fondazionedipendente da questa Provincia.Perché celebrare un centenario? Con qualiatteggiamenti dobbiamo vivere questo anno“Centenario” che oggi inauguriamo? Che cosasignifica per voi, cari confratelli, e per quantisono legate alle nostre presenze in questa amataterra della Campania, queste celebrazioni?Che cosa posso dirvi miei cari confratelli eamici tutti, in questa eccezionale circostanza?Riflettendo sul significato della celebrazionedi questo Centenario non trovo parole miglioriche quelle del Beato Giovanni Paolo IIall’inizio di questo Terzo Millennio, nella LetteraApostolica Tertio Millennio Ineunte. Inquella occasione questo “gigante della fede”,come lo ha chiamato recentemente BenedettoXVI, invitò tutti i fedeli a guardare il passatocon gratitudine, vivere il presente con passione,e abbracciare il futuro con speranza (cf.NMI 1. 3). Tale invito è un vero programmaper tutti i credenti, ma credo che lo sia in modoancora più significativo, per quanti partecipiamoalle celebrazioni del Centenario della nascitadi questa Provincia, e in modo particolareper voi, amati confratelli di questa Fraternitàprovinciale, affinché questa celebrazione diventiun kairos, un vero tempo di grazia.1. Guardare il passato con gratitudine. Vivetequesto Centenario come un “unico e ininterrottocanto di lode alla Trinità” (NMI 4),costantemente rendete grazie al Signore (cf.Ap 11,17) e restituite a Lui ogni bene, poichésoltanto a Lui tutto appartiene (Gc 1,17; Rnb17,17). Misericordias Domini in Aeternumcantabo! Volgete lo sguardo al vostro passato,a questi 100 anni di grazia, con gratitudine. Lavostra storia è grazia, è sorpresa di un Dio chesi è messo a vostro fianco. Volgete lo sguardoal passato con riconoscenza, non con la nostalgiadi chi crede che i tempi passati sianosempre migliori di quelli presenti, ma con laserenità e la fede di chi è convinto che lo stessoSignore, che ha fatto cose grandi in questa Entitàe attraverso i confratelli che la costituirono,continua a lavorare e continuerà a fare cosegrandi – anche se non sempre secondo i nostriprogetti – se voi (giovani ed anziani, sani emalati), che fate parte oggi di questa Fraternità,mantenete salda la fede in Lui, per il qualenulla è impossibile (cf. Lc 1,38) e se, oltre araccontarvi una gloriosa storia del passato, viimpegnate a lasciare che il Signore continui ascrivere nel presente e nel vissuto una grandee bella storia (cf. VC 110). Nel continuare ascrivere questa grande storia, non tutto dipendeda voi, ma nulla si farà senza la vostra umilee allo stesso tempo coraggiosa collaborazionealla iniziativa del Signore. Mentre fate vostrele parole e l’atteggiamento di Maria nel Magnificat(cf. Lc 1, 46-56), aprendo il cuore allagratitudine e al ringraziamento per questi 100ani della Provincia francescana della Madonnadelle grazie, vi invito pertanto, con forzae amore da fratello, a prendere il largo e, fa-