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acta ordinis fratrumminorum - OFM

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E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 227ci ha amati sino alla fine”. Per questo la Chiesaè missionaria nella sua essenza. Non possiamotenere per noi le parole di vita eterna che ci sonodate nell’incontro con Gesù Cristo: esse sonoper tutti, per ogni uomo. Ogni persona delnostro tempo, lo sappia oppure no, ha bisognodi questo annuncio. Il Signore stesso, come aitempi del profeta Amos, susciti tra gli uomininuova fame e nuova sete delle parole delSignore. A noi la responsabilità di trasmetterequello che a nostra volta, per grazia, abbiamoricevuto». 19Ciascuno deve sentirsi responsabilenell’impegno di promozione di una societàgiusta, riconciliata e attenta alle fragilità dellepersone: «esorto tutti i fedeli a meditare spessol’inno alla carità scritto dall’apostolo Paolo e alasciarsi ispirare da esso» 20 . Evidentemente lamissio ad gentes è il primo orientamento a cuifa appello la Verbum Domini, ma anche chi ègià evangelizzato, a seconda del tempo di vitache sta attraversando o della condizione spiritualee fisica che sta vivendo «ha bisogno diessere nuovamente educato allo stupore» 21 .Particolarmente nuovo e originale è il capitolodedicato al rapporto tra Parola di Dio eculture. L’auspicio dell’Esortazione apostolicapost sinodale è il recupero pieno della Bibbiacome «grande codice per le culture» 22 conil coraggio di costituire gruppi di studio negliambienti secolarizzati e tra i non credenti. LaSacra Scrittura nel passato ha ispirato culture,espressioni artistiche, valori morali, stili divita esemplari 23 . Tutto questo patrimonio nonsolo va recuperato ma rilanciato nel mondouniversitario, nelle istituzioni scolastiche eeducative, nell’arte e nei nuovi mezzi di comunicazionesociale, specie in internet definito«forum in cui far risuonare il Vangelo» 24 .La familiarità con la Parola ci educa all’accoglienzadei segni dei tempi rintracciabilinelle pieghe tortuose della nostra storia: «nondobbiamo mai dimenticare – sottolinea l’Esortazione– che a fondamento di ogni autenticae viva spiritualità cristiana sta la Parola di Dioannunciata, accolta, celebrata e meditata nellaChiesa» 25 .II. Lettura francescana della VerbumDomini. La Parola di Dio, fede, origine el’annunzio.1. Verbum Domini…Verbum in corde Fraternitatis.La Parola di Dio genera la fede dell’Ordineper essere portatore del dono del Vangelo.L’ultimo Capitolo generale ha ripresentatola vita evangelica come il midollo della vitae della missione dell’Ordine e l’ha fissato neldocumento capitolare Portatori del dono delVangelo 26 , il quale afferma il primato di Dio,che svela il suo volto nel Cristo e il suo Vangelo,fino al punto di cambiare e orientare lavita d’ogni Frate Minore: «il Signore diede ame, frate Francesco; il Signore mi condusse trai lebbrosi; il Signore mi dette dei fratelli; il Signoremi rivelò: queste parole del Testamentodi Francesco rivelano una profonda verità: alprincipio di tutto sta il Signore, origine di ognibene, Lui che è ogni bene, sommo bene, tuttoil bene, che solo è buono. Ogni realtà apparecosì come un dono che da Lui proviene e ilpiù grande di tutti i doni è quello del suo figliobenedetto e glorioso, che egli ci ha donato edè nato per noi. È questo la buona notizia cheabbiamo ricevuto: il Vangelo di Gesù CristoFiglio di Dio, dono che cambiò la vita di Francescod’Assisi e che cambia quella di ciascunodi noi» 27 .La questione della Vita Consacrata, dellavita francescana, è un problema di fede: «ildono del Vangelo sta al origine della nostraFraternità…. Sono soltanto i credenti che voglionoprendere sul serio il Vangelo» 28 . Solose crede l’uomo può vivere il Vangelo, e ilVangelo vissuto diventa sempre annunzio edunque restituzione di un dono che ci sorpassanel mistero: «fin dai primi giorni la Fraternitàsi scopre chiamata ad annunziare quello chevive… questo andare per il mondo e una restituzionedel dono del Vangelo vissuto» 29 .Vivere il Vangelo non può limitarsi allaprofessione dei principi religiosi, e rimanerenell’ideale o addirittura nell’ideologia di ognitipo. Il Vangelo si vive nel pratico o semplicementenon si vive. Non è un fatto solo di visibilità,ma di onestà; per vivere il Vangelo,bisogna vivere una vita pienamente umana,caratterizzata dalla fede in Cristo: «Francescoe i suoi mostrano di essere capaci di scelteche rendono concrete le loro intuizioni… laprima Fraternità ci appare come una fraternitàprofética, fraternità segno, che sa leggere isegni dei tempi e incarnare il Vangelo in manieraconcreta e comprensibile alla cultura delloro tempo» 30 . E sappiamo che il Vangelo èuna novità che cambia i parametri dell’umano,del mondo e le sue dinamiche, perché la radicalitànon può accontentarsi della mediocrità:«la fantasia evangelica con cui Francesco e i

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