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acta ordinis fratrumminorum - OFM

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EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 211cato di nuovo questo luogo santo tra i santi. Econ il cuore sopraffatto pensiamo alla Verginefatta Chiesa, come la loda il padre san Francesco,che qui continua a riversare abbondantigrazie a coloro che accorrono a Lei con fiducia.E pensiamo a Francesco e Chiara: due nomi,due fenomeni, due leggende inseparabili chequi abbracciarono la forma del santo Vangeloe con essa il Cristo povero e crocifisso. E pensiamoa noi, pellegrini e mendicanti di senso,che con le parole di Francesco abbiamo chiestoall’alto e glorioso Dio di illuminare le tenebredel nostro cuore perché, conoscendo quale siala volontà del Signore su ciascuno di noi (cf.PCr ), come qui un giorno esclamò il Poverello,anche noi possiamo dire: questo è quello checercavamo e questo è quello che desidero viverecon tutto il mio cuore (cf. 1Cel 22).Quest’anno celebriamo l’VIII Centenariodella consacrazione di Chiara alla Porziuncolae la fondazione dell’Ordine delle Sorelle Poveredi Santa Chiara. Qui, dove la «Madre delleMisericordie» aveva generato qualche annoprima l’Ordine dei Frati Minori, generò ormai800 anni fa, l’Ordine delle Clarisse (cf. LegsC8). Era l’anno del Signore 1211, quando la giovaneChiara, abbandonata «casa, città e famiglia»,si rifugiò qui alla Porziuncola per consacrarsial Signore «davanti all’altare di Maria»(cf. LegsC 8) e abbracciare lo stile di vita cheFrancesco le mostrava (cf. TestsC 5), e che poiPapa Innocenzo IV benedisse. In questo AnnoGiubilare, nell’abbraccio fraterno a tutte le SorelleClarisse, in questo giorno così speciale,ringraziamo il Signore per il dono di Chiara, ladonna nuova, la donna cristiana, la pianticelladi Francesco, e vogliamo anche ringraziare ilPadre delle misericordie per il dono delle Clarisse,più di 15.000 in tutto il mondo, che dallaloro opzione contemplativa sono di sostegnodei membri deboli della Chiesa e fari luminosidella trascendenza, nella notte oscura che attraversiamo.Voglia il Signore, attraverso l’intercessionedi Francesco e Chiara, risvegliarei cuori assopiti e aprire gli occhi e le orecchiedi molti che ascoltano senza sentire e vedendonon vedono, perché sono offuscati dalle preoccupazionidi questo mondo. Voglia il Signorerisvegliare in molti giovani il desiderio diseguire a Cristo, sull’esempio di Francesco eChiara, come regola e vita il Santo Vangelo dinostro Signore Gesù Cristo (cf. Rb 1,1), dispostia collaborare, con una scelta di fraternitàe di minorità, nella costruzione di un mondonuovo.Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci narradell’annuncio dell’Angelo ad una «vergine,promessa sposa ad un uomo chiamato Giuseppe»(Lc 1,26ss). È il racconto del “sì” dellasposa allo sposo, cantato magnificamente dallibro del Cantico dei Cantici. È il “sì” dellacreatura al Creatore. Dio, che dall’eternità desideravaardentemente incontrarsi con l’uomo,finalmente dal cuore di Maria, modello di ognicredente, ascolta un “sì”, una risposta che sifa accoglienza totale e incondizionata del disegnodi Colui che ha guardato l’umiltà dellasua serva e per il quale nulla è impossibile(cf. Lc 1,48.37). Finalmente l’Amore è amato.Finalmente l’Amore ha trovato una casa doveabitare, e l’infinitamente lontano si rende vicino,l’eterno entra nel tempo, l’altissimo si èabbassato, l’immenso si è concentrato ed è diventatocosì piccolo che può essere concepitonel seno verginale di Maria e abbracciato daquanti lo desiderano. Poiché l’uomo non potevastare con Dio, Dio si china per stare conl’uomo. È lasciato alle spalle il “no” di Adamoche, volendo essere come Dio, si è ritrovatonudo, spogliato della sua dignità, e quando dopoil peccato Dio andò alla ricerca dell’uomo,questi si nascose (cf. Gn 3,10). Ora in Maria, lafanciulla vergine di Nazareth, l’umanità interasi lascia incontrare e con gioia risponde: eccomi.Con il “sì” di Maria inizia una nuova storiaper l’umanità: una storia di alleanza e di amoreche nessun peccato potrà mai cancellare.«Rallegrati Maria». Per bocca del profetaSofonia il Signore aveva annunciato questomomento quando pose in bocca al profetaqueste parole: «rallegrati, figlia di Sion, gridadi gioia Israele, esulta e acclama con tutto ilcuore, figlia di Gerusalemme... Il Signore, tuoDio, in mezzo a te è un salvatore potente» (Sof3,14ss). Rallegrati Maria, il Signore è con te!Rallegrati umanità intera. Tu, Maria, sei l’aggraziatadel Signore. Tu, umanità intera, non tichiamerai più abbandonata, il Signore tuo Dioti ha sposato per sempre (cf. Is 62,4-5). L’Altissimonon ti abbandonerà mai, il tuo vuotoè stato colmato, l’assenza si è fatta presenza.Così Maria, la «madre del bell’amore» (Sir24,22), e con essa tutti noi, non solo possiamodire: «io gioirò nel Signore» (Sal 104,34), maanche: «il Signore è la mia gioia».Cari fratelli, cari pellegrini a questo Santuariodi Santa Maria degli Angeli, santuariodella Porziuncola, santuario del perdono: leparole che un giorno l’angelo disse a Maria,oggi le dice a te, le dice a me: «rallegrati, il

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