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scarica il pdf - Soluzioni per Lavori Pubblici

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natari dei messaggi e delle e-ma<strong>il</strong>, diattivare o disattivare la r<strong>il</strong>evazionedegli urti e/o delle deformazioni, e dieffettuare un ciclo di allarme simulato,forzando l'invio dei messaggi SMSe delle fotografie della briglia. Unapposito software <strong>per</strong>mette inoltre dicollegarsi alla centralina da unapostazione remota e di effettuare daessa le o<strong>per</strong>azioni di configurazioneo richiedere l'invio di una immaginedel sito in tempo reale. La connessionevia radio dei sensori alla centralina<strong>per</strong>mette di ut<strong>il</strong>izzare quest'ultima<strong>per</strong> gestire sensori collocati in corrispondenzadi diversi livelli di briglie,con una co<strong>per</strong>tura massima di circamezzo ch<strong>il</strong>ometro in condizioni ottimali.E' inoltre possib<strong>il</strong>e dotare lacentralina di sensori meteorologiciquali termometri, igrometri, barometrie pluviometri e realizzare cosìimpianti integrati che <strong>per</strong>mettano nonsolo di fornire una rapida rispostao<strong>per</strong>ativa in caso di eventi eccezionali,ma anche di conservare unamemoria storica delle condizioni chetali eventi hanno scatenato ed acquisirecosì informazioni preziose <strong>per</strong> laprevisione di eventi futuri.Considerazioni finaliIl Rio Grametto, ancorché di bacinoidrografico esiguo, ha lasciato traccianella memoria storica <strong>per</strong> leimponenti colate di detrito cui hadato luogo da 160 anni a questaparte e ancor nell'ultimo evento del9giugno 2002: esso si è dimostrato ingrado di incidere negativamente, <strong>per</strong>la relativa entità degli apporti solidi,sul regime del corso d'acqua cuiafferisce, di estensione areale bensu<strong>per</strong>iore. Le ragioni primarie vannoricercate nella straordinaria quantitàdi detrito disponib<strong>il</strong>e, unitamenteall'elevata acclività dell'asta di drenaggio,e ancora a monte, all'elevatogrado di fratturazione della rocciasoggiacente capace di esser diffusamente<strong>per</strong>meata e di generare unasorta di "effetto sifone" <strong>per</strong> ciò checoncerne gli elevati volumi idricitemporaneamente invasati, cui puòconseguire un effetto dirompente discaturigine improvvisa al cederedella resistenza alle straordinariesovrapressioni interstiziali che sivengono a generare. In termini dicapacità di r<strong>il</strong>ascio di detrito, lamagnitudo valutab<strong>il</strong>e risulta dell'ordinedi 30.000 m 3 (metodo Tropeano &Turconi, 1999), anche in relazione alfatto che gran parte del bacino sisv<strong>il</strong>uppa all'interno di una più estesamassa instab<strong>il</strong>e di versante, a frontedi un effettivo volume, <strong>per</strong> l'eventoestremo del 2002, alquanto minore.Pertanto, la rete paramassi realizzata,come prima misura preventiva<strong>per</strong> mitigare <strong>il</strong> rischio connesso afuture colate, può ritenersi soddisfacenteal fabbisogno di imbrigliamentodi alcune centinaia di metri cubi,ma è palese che non può risolverein modo radicale <strong>il</strong> problema nellesue basi fisiche. La struttura esistente,in un contesto dove può esserefac<strong>il</strong>e una ulteriore compromissionenell'assetto di equ<strong>il</strong>ibrio di masserocciose disaggregate, è sembratacomunque la più logica da attuare inquanto la meno <strong>per</strong>vasiva e dunquela più idonea anche in termini dicosto e di allestimento, nel contempo,di un sito di osservazione s<strong>per</strong>imentaledei fenomeni di instab<strong>il</strong>ità inatto e potenziali.9. Alcune fasi della messa in o<strong>per</strong>adel sistema di mitigazione deglieffetti di trasporto in massaproducib<strong>il</strong>i, contestuale alsistema di osservazionestrumentale lungo <strong>il</strong> T. Grametto10. Vista dell'o<strong>per</strong>a trasversale abasso impatto visivo allestitalungo <strong>il</strong> tratto terminale del Rio10Grametto<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 57

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