seatec2<strong>01</strong>2 / porto&<strong>diporto</strong>Federagenti: si al rigorema senza penalizzareil settore dei grandi yachtFederagenti condivide e supporta la posizione di rigoresostenuta dal Governo Monti – afferma in una nota- ma ritiene indispensabile una rivisitazione delle misuresulla tassazione delle imbarcazioni da <strong>diporto</strong> contenutenel Decreto all’esame del Parlamento.La norma contenuta, se non rivista, farà si che i flussi turisticied economici si sposteranno in altre aree del Mediterraneoevitando volutamente l’Italia, tenuto conto che si tratta diclientela internazionale (solo il 4% degli utilizzatori dei grandiyacht é italiano) di cui una grande parte di società di charter.Se si considera che nel Mediterraneo esiste un’offerta turisticaappetibile e competitiva anche in Francia, Spagna, Croazia,Turchia, Grecia, sarà inevitabile una perdita, stimabile inben oltre il 50% dei flussi crocieristici dei grandi yacht in Italiacon conseguente impatto sull’occupazione.Tutto questo è purtroppo già avvenuto in passato con la cosiddetta“Tassa Soru”, dichiarata peraltro illegittima dalla Cortedi Giustizia Europea, che portò sul territorio sardo moltomeno di quello che invece i flussi di turismo estero qualificatoerano soliti lasciare in Sardegna.“Nel primo anno di applicazione della tassa Soru – ha affermatoFulvio Luise, presidente di Federagenti Yacht, che raggruppale agenzie marittime specializzate nel settore – si èverificato una perdita del flusso turistico dei grandi yacht parial 40%. E parliamo di un provvedimento con un impatto piùleggero rispetto alla tassa di stazionamento della manovraMonti che penalizzerà soprattutto le unità di stazza elevata,oltre i 30 metri di lunghezza, che sono generalmente seguitedalle agenzie marittime. Per questo esiste il fondato timoreche gli approdi possano calare del 50% ed oltre creando nelleagenzie specializzate gravi difficoltà gestionali, tanto da paventaredrastici tagli a partire dal personale. Non si tratta delmero importo economico – continua a spiegare Luise – chepotrebbe essere poca cosa per chi spende decine di migliaiadi euro per una vacanza, ma è una questione di accoglienza,e segnali negativi arrivano già dalle fiere specializzate, daifornitori e da tutti gli attori dell’indotto”.Non parliamo solo della spesa tecnica del costo scalo maanche dell’indotto generato dalla spesa “turistica” degli utilizzatoried anche degli equipaggi dei Super Yacht.Per dare un ordine di grandezza nazionale, lo scorso annoil Turismo Nautico generato dai grandi yacht, per il solo tramitedegli agenti marittimi, ha portato sul territorio italiano oltre200 milioni di euro di “spesa tecnica”, cioè direttamentericonducibile allo scalo della nave (ormeggio, rifornimentocarburante, cambusa, riparazioni, allestimenti floreali, eventisul territorio).Questa cifra, che è prodotta in massima parte durante lastagione estiva (in media 5 mesi in un anno), non è comprensivadelle spese direttamente effettuate dall’imbarcazione(ospiti ed equipaggi) in ristoranti, saloni di bellezza, alberghi,impianti termali, discoteche, esercizi commerciali e artigianalidi eccellenza del Made in Italy.Queste risorse economiche così generate e tutte ridistribuitesul territorio sono un importante contributo a sviluppo edoccupazione locale.Sul piano dell’indotto economico e occupazionale generatodalla cantieristica e dalla sua filiera, è poi riconosciuto come- grazie all’opera svolta dalle agenzie marittime - le grandiimbarcazioni da <strong>diporto</strong> si siano fidelizzate ed abbiano elettoi porti italiani come gli “Home Port” dove passare la stagionedi fermo invernale e dedicarsi agli interventi di servizio e manutenzione.Benché l’ultima versione del provvedimento escluda dallatassazione il fermo “tecnico” dell’unità, è evidente come l’allontanamentodalle nostre coste durante la stagione estivaporterà alla conseguente rottura di quel rapporto di fiduciagenerale con le nostre coste che tanto faticosamente il “sistemadello yachting italiano” ha creato in questi anni.Gli agenti marittimi italiani, consci del momento storico epronti a fare sacrifici, ritengono tuttavia che sia importanteincentivare quella che è una naturale vocazione dell’Italia: ilturismo, che ha dimostrato di subire meno di altri gli effettidella crisi.Gli agenti marittimi specializzati nello Yachting sono un eccellenzadel Made in Italy e sono caratterizzati da un’altissimaprofessionalità, flessibilità, grandi standard di qualità ed offronoservizi e assistenza a barche superiori ai 25 metri. Si trattadi circa 50 agenzie marittime, per lo più aziende familiari, cheimpiegano oltre 300 persone e che sono in grado di produrreoccupazione stabile con una operatività reale fortemente stagionaleche va dai 4-6 mesi della Liguria e Campania ai pocopiù dei 2 mesi della Costa Smeralda in Sardegna.Giovanni Piro12 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2
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