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01_gennaio - Porto & diporto

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icerca / porto&<strong>diporto</strong>Evoluzione del pomodoroContinuano ricerche e sperimentazioni del prodottoE’destinato ad arrivare sulletavole di tutto il mondo e arivoluzionare la Dieta Mediterranea.La famiglia dell’Oro rosso siarricchisce di un nuovo componente.E’ il Realtomato (ex “Superpomodoro”vedi <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> Ottobre 2007e Gennaio 2009), nato dall’unione dilinee pure di San Marzano e PurpleTomato e dalla sperimentazione scientificadi un gruppo di ricercatori dell’Icb(Istituto di chimica biomolecolare) delCnr di Pozzuoli (Napoli) e della facoltàdi Farmacia dell’Università di Salerno.Il nuovo pomodoro, prodotto nell’Agrosarnese-nocerino, fa bene alla salute.I ricercatori lo considerano, infatti, riccodi proprietà antiossidanti e quindialtamente anticancerogeno. Secondo iprimi esperimenti, inoltre, è in grado dicontenere lo sviluppo delle cellule tumorali.Con la sperimentazione, in particolare,sono state studiare le qualitàdi diverse linee di pomodoro, misuratala loro attività antiossidante e analizzatain campo aperto. Questo ha permessodi ottenere e immettere sul mercatouna varietà di pomodoro ad alto valoresalutistico e di realizzare un prodottosicuro, a zero impatto ambientale e conuna riduzione drastica della filiera.E i risultati conseguiti dal Crom, ilCentro ricerche oncologiche di Mercogliano(Av), parlerebbero chiaro: il Realtomatoha mostrato, in vitro, un’azioneantitumorale superiore a quella dialtri pomodori. Intanto, la sperimentazionecontinua in Italia e negli StatiUniti, sostenuta dalla Human HealthFoundation onlus di Spoleto (Perugia).“Il nostro intento – afferma AntonioGiordano, direttore del Crom e delloSbarro Institute di Philadelphia (Usa) –è quello di verificare quali siano i targetmolecolari nell’azione antitumorale delRealtomato e il meccanismo, se esiste,che è in grado di generare gli effettibenefici. Pensiamo, poi, di piantare ilprodotto in altre zone del mondo perverificare quale ruolo gioca il contestoambientale in cui viene seminato, secioè l’ambiente esterno ne influenza ilcontenuto o se lo lascia inalterato”.A credere nel progetto sono stati ititolari dell’azienda “Il Pomo d’oro” Srldi Scafati che realizzeranno, con laDe Clemente conserve Spa, un’ampiagamma di prodotti: si va dalla polpad’eccellenza campanoalla passata, dal filetto e dalla polveredi pomodoro pelato ai sughi pronti ealla confettura di marmellata. Previstaanche una crema anti-età per il viso.“Abbiamo messo a coltura, tra Scafatie Nocera, in provincia di Salerno, ben43 ecotipi sperimentali di pomodoro –afferma Francesco Cavallaro, direttoretecnico della società Il Pomo d’oro - Traquesti è nato l’ibrido Real Frangis, invia di registrazione presso il Ministerodelle Politiche agricole, prodotto inseguito all’incrocio dei corredi geneticidelle due tipologie di pomodoro, tramiteimpollinazione naturale e senzaalcuna manipolazione. Da quest’ultimo,poi, lo scorso mese di aprile si èavuto il Realtomato che ha una formatondeggiante ed un colore rosso fuoco.Il nome richiama la nostra terra, inparticolare l’Abbazia della Real Valledi Scafati, e il forte legame che questopomodoro ha con la nostra tradizione,storia e cultura”.Il professore Rocco De Prisco dell’Icb-Cnr di Pozzuoli ha parlato degli studiportati avanti insieme alle ricercatriciBarbara Nicolaus e Pina Tommonaro.“Il Realtomato ha un impatto ambientalepari a zero – ha affermato – ha unamarcia in più rispetto agli altri pomodori,soprattutto a livello di antiossidanti.A breve uscirà un articolo sul Journalof Medical Food che darà ampio spazioai nostri studi. E’ necessario però chele istituzioni ci sostengano finanziariamentecome avviene già in Emilia Romagnae in Sicilia. Non possiamo semprelavorare con le briciole. Il mio sognoè quello di organizzare la Settimanadella prevenzione e della salute con leeccellenze agroalimentari della provinciae con il piatto della felicità”. LetiziaCito, ricercatrice del Crom, si è soffermatasulla sperimentazione in corso aMercogliano: “L’elemento di forza dellanostra sperimentazione – ha chiarito laricercatrice – sta nell’aver mimato sullecellule quello che è il consumo da tavolo,abbiamo cioè riprodotto un’alimentazioneclassica, lavorando su estrattitotali, il che ha dimostrato che la passataè più efficace del pomodoro fresco”.L’assessore all’Agricoltura della Provinciadi Salerno, Mario Miano, ha ribaditocome nell’Agro nocerino sarnese siapresente la “vera cultura agricola”. “E’necessario promuovere una ricognizionedello stato attuale del mondo agricoloregionale – ha aggiunto Miano – Bisognapuntare su un’azione sinergicache coinvolga tutti gli attori interessatial progetto. La Provincia vuole e devesvolgere un ruolo di coordinamento,direi quasi di accompagnamento, alfine di promuovere iniziative lodevolicome questa. Il Realtomato deve diventareun esempio per i giovani salernitani,che se valorizzato potrà crearenuove opportunità occupazionali”.Brunella Giugliano52 - <strong>gennaio</strong> 2<strong>01</strong>2

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