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torna strategica la - Confindustria

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Scenari industriali n. 3, Giugno 2012CENTRO STUDI CONFINDUSTRIAsemplificati per evitare un ulteriore indebolimento, anticamera del<strong>la</strong> definitiva scomparsa; è unarroccamento che preclude scelte di sviluppo e che si accompagna a basse produttività e redditività.Il contesto italiano partico<strong>la</strong>rmente ostile al fare impresa non può dare pienamente conto ditale dicotomia di performance e potenzialità aziendali.• Una prima misura del<strong>la</strong> maggiore divaricazione tra imprese è data dagli indicatori di redditività(ROS, ROI, ROE), calco<strong>la</strong>ti sui bi<strong>la</strong>nci delle 36mi<strong>la</strong> aziende esaminate: se ne registra l’abbassamentodei valori medi sia tra il 2000 e il 2007 sia ancor più tra il 2007 e il 2010, ma soprattuttol’esplosione del<strong>la</strong> varianza. Un’ipotesi che può aiutare a interpretare l’andamento divaricante èche chi aveva un’alta redditività ha continuato a conservar<strong>la</strong>, mentre per gli altri c’è stato un deterioramentoche si è accentuato con <strong>la</strong> crisi.• Nel<strong>la</strong> valutazione delle dinamiche di impresa il test del<strong>la</strong> crescita dimensionale ha un ruolo specialee il suo andamento dipende da diversi elementi: le condizioni del mercato di riferimento, <strong>la</strong>pulsione imprenditoriale (frenata dal<strong>la</strong> resistenza a cedere quote di controllo direttivo), il contestoambientale. Le statistiche confermano l’alto grado di inerzia: tra il 2000 e il 2010 <strong>la</strong> quota di impreseche non si è mossa dal<strong>la</strong> propria c<strong>la</strong>sse dimensionale è oscil<strong>la</strong>ta tra il 44% e il 64%. Tra le rimanentic’è una soglia (20 addetti) al di sotto del<strong>la</strong> quale si registrano fino al 2007 più casi disviluppo che di contrazione e al di sopra del<strong>la</strong> quale accade il contrario. Nel 2008-2010, cioè sottoil maglio del<strong>la</strong> crisi, aumenta <strong>la</strong> frequenza degli spostamenti all’ingiù, mentre rimane invariata <strong>la</strong>fetta di aziende che salgono di taglia (per le quali <strong>la</strong> crescita alimenta nuova crescita); ciò indicache emergono forti criticità a mantenere le posizioni tra quelle in precedenza rimaste ferme.• Capire l’identikit di chi si è dotato dei mezzi per lo sviluppo è importante perché aiuta a verificare<strong>la</strong> replicabilità del suo modello di business. Il primo tratto è costituito dall’aumento dell’integrazioneverticale; anzi, questa è <strong>la</strong> via maestra del<strong>la</strong> crescita stessa; ancor più nel<strong>la</strong> crisi.L’opposto accade per le imprese che vanno indietro. Il secondo tratto è formato dal<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong>quota sui costi dei servizi acquistati esternamente, cioè dell’outsourcing; il contrario fanno leaziende che arretrano. Il terzo tratto è dato dal<strong>la</strong> ricerca di nuovi sbocchi sui mercati esteri, in misurapiù che proporzionale all’incremento degli addetti e del<strong>la</strong> produzione; ciò conferma sia l’importanzadel<strong>la</strong> domanda estera, specie extra-UE, per lo sviluppo sia il legame biunivoco tra stazzaaziendale e internazionalizzazione.• Nel<strong>la</strong> redditività, non appare esserci una chiara linea di demarcazione tra <strong>la</strong> dinamica di quantoottenuto dalle imprese che crescono e quel<strong>la</strong> del reddito che ricavano le altre. In nessuno dei tre indicatori(ROS, ROI, ROE). Ciò perché <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra le due variabili (grandezza e profittabilità)non è univoca e perché le imprese in sviluppo hanno una redditività mediamente già più elevata.• La crescita si rive<strong>la</strong> comunque <strong>la</strong> mossa vincente. Mettendo in due blocchi distinti le aziende che cresconoe quelle che si contraggono, emerge che le prime in media aumentano l’integrazione verticalee le esportazioni (in assoluto e sul fatturato) e ottengono una redditività re<strong>la</strong>tivamente migliore.58

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