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torna strategica la - Confindustria

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Scenari industriali n. 3, Giugno 2012CENTRO STUDI CONFINDUSTRIALe imprese che presidiano direttamente <strong>la</strong> domanda finale di investimentoMeccanica strumentale. In questo settore è possibile rintracciare, contrariamente a quantofin qui osservato, una maggiore propensione delle imprese verso i mercati internazionali(Tabel<strong>la</strong> 3.4). Complessivamente si tratta di una quota più che doppia di imprese, rispettoa quel<strong>la</strong> nei settori esaminati in precedenza, impegnate a collocare i propri prodotti suimercati esteri.La capacità di gestire le leve competitivenecessarie a fronteggiare <strong>la</strong> concorrenzaal<strong>la</strong>rgata sui mercati internazionali èperò fortemente asimmetrica nei diversimodelli di business: primeggiano in talsenso l’MB5 (imprese specializzate in sistemie parti che fanno ricorso a marchi propri)e l’MB11 (imprese specializzate inprodotti finiti di qualità che utilizzano marchied esternalizzano parte del<strong>la</strong> produzione), neiquali oltre il 90% delle imprese nel 2010divide le vendite tra i mercati UE edextra-UE; segue l’MB1 (imprese specializzatein beni strumentali che non fanno ricorsoTabel<strong>la</strong> 3.4Meccanica strumentale(Ripartizione % delle imprese per modello di business e areadi mercato. Imprese che presidiano direttamente il mercato,anno 2010)Dimensione areaModello di businessdi mercato MB 1 MB 3 MB5 MB 7 MB 9 MB 11Non oltre <strong>la</strong> provincia 4,0 9,3 1,0 33,5 37,3 1,7Fino a tre regioni 16,8 21,9 11,4 34,9 35,3 10,5Nazionale 67,1 67,8 84,1 30,6 26,0 84,1Area UE 87,9 59,6 95,7 26,7 20,7 96,0Area extra-UE 83,9 50,6 95,2 18,4 14,5 92,1Fonte: e<strong>la</strong>borazioni su dati SOSE.a marchi), in cui <strong>la</strong> percentuale è inferiore (84-88%). L’altro modello di business (MB3) che,pur focalizzato sul<strong>la</strong> specializzazione in sistemi e parti, non fa ricorso a marchi di prodotto,denota invece maggiori difficoltà a presidiare i mercati esteri, come dimostra una percentualeancora minore (50%-59%); mentre l’MB7 (imprese specializzate in sistemi e parti destinati aun unico settore di impiego, ma privi di marchio) e l’MB9 (specializzazione in prodotti finiti ma prividi marchio) sono rivolti soprattutto a mercati locali e in minor misura al mercato nazionalepiuttosto che all’estero (rispettivamente 26% e 20%).È chiaro che in un settore in cui <strong>la</strong> produzione è orientata verso <strong>la</strong> domanda di altre impreseil ruolo del marchio può non essere determinante rispetto all’importanza del<strong>la</strong> qualità edel<strong>la</strong> precisione del servizio (assistenza post-vendita e instal<strong>la</strong>zione ove richiesto) e delleprestazioni intrinseche del bene strumentale stesso, strettamente legate al<strong>la</strong> tecnologia dicostruzione impiegata. Tuttavia, appare chiaro che i vantaggi competitivi costruiti sull’investimentoin conoscenza tecnologica e in fattori immateriali (marchi e reti commerciali) sirive<strong>la</strong>no indispensabili ai fini di affrontare efficacemente <strong>la</strong> concorrenza su mercati chesono globalizzati.90

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