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torna strategica la - Confindustria

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CENTRO STUDI CONFINDUSTRIAScenari industriali n. 3, Giugno 2012Lavorazioni del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica. Anche questo settore è fortemente dominato dalle dinamiche dell’evoluzionetecnologica e dal<strong>la</strong> domanda derivante da altre imprese. Le logiche del<strong>la</strong> concorrenzasono guidate dal<strong>la</strong> capacità di seguire l’evoluzione tecnologica e di realizzareeconomie di sca<strong>la</strong> a livello di processo. La quota prevalente delle imprese si rivolge a mercatinon locali (il 52%) e circa il 40% presidia gli sbocchi internazionali nell’area UE (poco piùdel 30% verso i paesi extra-UE). Sono in partico<strong>la</strong>re l’MB8 (imprese che realizzano prodotti soggettia normative specifiche) e l’MB1 (imprese con canale di vendita al<strong>la</strong> GDO) a evidenziare <strong>la</strong> maggiorvocazione verso l’estero (tra il 44% e il 53%). In quest’ultimo nel biennio 2008-2010 siosserva l’incremento maggiore del numerodi imprese che si rivolge ai mercatiesteri, nel tentativo di cogliere opportunitàpiù interessanti a fronte di una domandainterna in recessione (Tabel<strong>la</strong>3.5). Anche nelle <strong>la</strong>vorazioni p<strong>la</strong>stiche,dunque, così come per <strong>la</strong> meccanica strumentale,<strong>la</strong> capacità di gestire leve competitivedecisive come <strong>la</strong> forza vendita,<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> produttiva e l’efficienza tecnologicarappresenta il requisito fondamentaleper affrontare <strong>la</strong> dura concorrenzadei mercati internazionali.Tabel<strong>la</strong> 3.5Lavorazioni del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica(Ripartizione % delle imprese per modello di business e areadi mercato. Imprese che presidiano direttamente il mercato,anno 2010)Dimensione areaModello di businessdi mercato MB 1 MB 4 MB 7 MB 8Non oltre <strong>la</strong> provincia 13,5 22,2 17,5 16,8Fino a tre regioni 23,1 30,1 25,4 24,1Nazionale 62,3 47,0 56,5 57,9Area UE 52,9 36,7 45,9 43,7Area extra-UE 41,1 25,7 35,4 34,8Fonte: e<strong>la</strong>borazioni su dati SOSE.Le imprese che operano come subfornitoriSpostando l’attenzione sui modelli di business centrati sul<strong>la</strong> subfornitura si toccano temicollegati all’evoluzione che, dagli anni Novanta, ha contraddistinto <strong>la</strong> progressiva internazionalizzazionedelle supply chain, quando <strong>la</strong> progressiva globalizzazione delle filiere produttiveha al<strong>la</strong>rgato le logiche di competizione ai mercati esteri anche per quelle imprese ilcui modello di business era centrato sulle <strong>la</strong>vorazioni in contro terzi a beneficio di capofi<strong>la</strong>operanti originariamente a livello locale (per lo più nel distretto). In questo quadro, i terzistie i subfornitori collocati storicamente lungo catene produttive nazionali sono stati coinvoltida un vastissimo e profondo processo di ridefinizione delle condizioni competitive concui confrontarsi: da un <strong>la</strong>to, le tendenze allo sviluppo multinazionale dei propri committentie, dall’altro, l’effetto sostituzione conseguente al<strong>la</strong> ricerca di migliori condizioni di forniturasoprattutto da <strong>la</strong>to dei costi hanno costretto queste imprese a internazionalizzare aloro volta i propri standard di offerta. Questo ha comportato il tentativo non solo di mantenere<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione storica con il proprio committente originario battendo i nuovi concorrenti,ma anche di aprire ulteriori spazi di conquista di nuovi clienti nei mercati esteri.91

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