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<strong>Azione</strong> Settimanale della Cooperativa Migros Ticino • 22 ottobre 2012 • N. 4351Cultura e SpettacoliLarealtà(distorta)delmondovistodaun musicistaLibri Paolo Sorrentino e il secondo capitolo della fortunata vita letteraria di Tony PagodaZeno Gabaglio«Se a Sinatra la voce l’ha mandata il Signore,allora a me, più modestamente,l’ha mandata san Gennaro». È con la disarmanteintensità di simili frasi – quasidegli slogan esteticamente autosufficienti– che il regista Paolo Sorrentinoha saputo far breccia là dove molto raramentei cineasti riescono ad addentrarsi:la critica letteraria italiana. E lo hafatto a due riprese (2010 e 2012) sfruttandolo stesso personaggio che già loaveva traghettato verso il successo al debuttocinematografico. Nel 2001 (perL’uomo in più) si chiamava Tony Pisapiae oggi Tony Pagoda, ma l’essenza èla stessa: cantante confidenziale napoletano.«No, niente coca quando canto. Èroba che se la può permettere Mick Jaggerche urla, corre e sculetta, io invececanto, io devo sentire la papilla che misbatte come un rullante e la corda vocaleche oscilla».Paolo Sorrentino non è solo la piùgrande stella nascente del cinema italiano– uno dei pochissimi cui Hollywoodsi azzarda ad affidare lungometraggi –ma anche un profondo conoscitore dimusica. Si potrebbero citare tutte quellesue pellicole che – complice il compositoreTeho Teardo – hanno rimodellato eridefinito il concetto di colonna sonoraper il film d’autore. Si potrebbe anche citarel’ultimo This must be the Place; siaperché il protagonista, Sean Penn, è unarockstar alle prese con il senso della suacarriera, sia perché il momento più estetizzantedel film è una specie di videoclipregalato a sua maestà David Byrne, ancheautore della colonna sonora.Ma la vera verità, riguardo all’importanzadella musica nell’esperienzaumana ed artistica di Paolo Sorrentino,è probabilmente lì, sulle pagine che seguonole tracce di Tony Pagoda. Nonsolo perché anche Tony è napoletano emolte delle sue avventure sono ambientatea Napoli, ma perché in Pagoda lamusica assurge a un livello superiore rispettoal fenomeno estetico o di costume:qui la musica è un modo di stare almondo, un modo di affrontare la realtà equindi anche un modo per provare araccontarla. Quale altra professione permetterebbedi imbastire storie – vere overosimili – altrettanto varie come quelleraccolte da Sorrentino? Quale altrouomo potrebbe trovarsi in un teatro diVienna, in una cloaca del porto di Napolio in uno studio TV romano essendosempre sé stesso?Non si tratta perciò di un trattatosulla musica o di una fiction attorno adun famoso cantante. È il mondo visto attraversogli occhi di un musicista. Percui i palchi possono essere tutti uguali otutti diversi, per cui i colleghi hanno pregio difetti che l’uditorio mai riuscirebbea capire, per cui l’amicizia, la ricchezza,l’amore, la famiglia e la poesia hanno unsignificato completamente diverso. «Inquesta mia fulgida carriera avrò scrittoqualcosa come duecentoventi, duecentotrentacanzoni. Che dire? Almenocento di queste sono ispirate a lei, a Beatrice.Ma lei non lo sa. Perché il suo nomenon compare in nessuno dei mieibrani. Questo è il mio segreto. Questonascondiglio che si annida dentro di mecome una piaga. Come un’infezioneamara. Ecco, adesso ve l’ho detto».L’unico dubbio che rimane – nonessendo Sorrentino un musicista assuefattoal sistema e nemmeno Pagoda unregista dalla riconosciuta intelligenza – ècapire dove finisce l’uno e dove inizial’altro. Nella visita a Enzo Paolo Turchi eCarmen Russo, per esempio, chi tra idue può mai aver vissuto le cose con unosguardo come questo? «“Siamo artisti”,dice Carmen, “e gli artisti non devonoprovare gratitudine per chi gli dà lavoro”.Un concetto che mi sfugge. “Ti piaccionoi peperoni?” insiste il biondo EnzoPaolo. Annuisco in fin di vita e pensoche vorrei saperne di più su quella storiadella gratitudine, ma Enzo Paolo mi anticipae mi stordisce con una frase clamorosa:“Anche Berlusconi è un artista”.E io che mi ero illuso che facesse ilpolitico. Siamo tutti artisti, una bellacombriccola».BibliografiaPaolo Sorrentino, Tony Pagoda e i suoiamici, Feltrinelli, 2012.Paolo Sorrentino, regista e scrittore napoletano.20% DI 5IDUZIONE5INFO5ZA IL SISTEMAIMMUNITA5IOSU TUTTI I DRINK BIsIDUS IN CONs. DA 10. OssERTE VAtIDESOtO DAt 23.10 At 29.10.2012, sINO A ESAURI3ENTO DEttO STOCK4.65Drink Bifidusalla vanigliain conf. da 1020% di riduzione10 x 65 ml4.65Drink Bifidusalla fragolain conf. da 1020% di riduzione10 x 65 ml4.65Drink Bifidusmultivitaminicoin conf. da 1020% di riduzione10 x 65 ml

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