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Alcune considerazioni sugli interventi in materia di intese e di abuso ...

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Dalla <strong>di</strong>scussione che abbiamo svolto nei precedenti paragrafi si può cogliere come questa<br />

proposta non giunga <strong>in</strong>aspettata, e tenda a compiere un passo def<strong>in</strong>itivo coerente, <strong>di</strong>versamente<br />

dai più frammentari tentativi <strong>di</strong> risposta ai problemi <strong>di</strong> enforcement conosciuti negli<br />

scorsi decenni. Al contempo, gli effetti <strong>di</strong> questa proposta appaiono profon<strong>di</strong>, trasformando <strong>in</strong><br />

<strong>materia</strong> <strong>di</strong> <strong>in</strong>tese un sistema <strong>in</strong>centrato sul controllo preventivo della Commissione per la concessione<br />

<strong>di</strong> esenzioni <strong>in</strong> un sistema decentrato <strong>di</strong> controllo ex post a cui partecipano sullo stesso<br />

piano gli organismi antitrust comunitari e nazionali <strong>di</strong> ogni livello.<br />

Inoltre, il co<strong>in</strong>volgimento dei giu<strong>di</strong>ci nazionali nell'applicazione dell’art. 81(3), consentendo<br />

a questi ultimi una piena applicazione del <strong>di</strong>ritto comunitario <strong>in</strong> <strong>materia</strong> <strong>di</strong> <strong>in</strong>tese, offre<br />

<strong>in</strong>centivi ad un ruolo più attivo delle autoritá nazionali nell'applicazione del <strong>di</strong>ritto comunitario.<br />

Inf<strong>in</strong>e, nella logica del pr<strong>in</strong>cipio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, si decentra ai soggetti istituzionali più <strong>in</strong>formati<br />

sulle realtà nazionali il trattamento <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> maggiore impatto locale.<br />

Complessivamente queste motivazioni vedono come elemento comune quello <strong>di</strong> raggiungere<br />

un <strong>in</strong>tervento più efficace sia nei criteri seguiti (processo 1), sia nelle risorse de<strong>di</strong>cate ai<br />

casi effettivamente meritevoli (processo 2), sia nello sfruttamento delle <strong>in</strong>formazioni presso i<br />

soggetti nazionali (processo 3).<br />

A fronte <strong>di</strong> questi vantaggi occorre tuttavia ricordare alcuni elementi <strong>di</strong> rischio che potrebbero<br />

manifestarsi. Tra questi, un posto <strong>di</strong> primo piano occupa la maggiore <strong>in</strong>certezza giuri<strong>di</strong>ca<br />

che, <strong>in</strong> modo a prima vista automatico, è legata a doppio filo alla m<strong>in</strong>ore preve<strong>di</strong>bilità<br />

dei criteri che verranno utilizzati dal giu<strong>di</strong>ce comunitario o nazionale <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> decisione.<br />

Questa <strong>in</strong>certezza nasce sia dal maggior numero <strong>di</strong> soggetti istituzionali co<strong>in</strong>volti (processo 3)<br />

che dalla m<strong>in</strong>ore preve<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> decisioni maggiormente improntate alla valutazione economica<br />

dell’impatto delle <strong>in</strong>tese (processo 1). Inf<strong>in</strong>e, l'effetto economico <strong>di</strong> questa <strong>in</strong>certezza è<br />

rafforzato dal fatto che l'<strong>in</strong>tervento avviene ex post (processo 2) e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> può colpire <strong>in</strong>vestimenti<br />

non più recuperabili 29 .<br />

Questo quadro non dà tuttavia conto <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> fatti che, se adeguatamente soppesati,<br />

rendono molto più cauto il giu<strong>di</strong>zio sulla riforma anche sotto il profilo del grado <strong>di</strong> certezza<br />

giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> cui verranno a <strong>di</strong>sporre le imprese.<br />

Anche limitarsi a ricordare i vari aspetti del <strong>di</strong>scorso ci porterebbe troppo lontano rispetto<br />

agli obiettivi che ci siamo posti <strong>in</strong> queste note. Certamente, però, si deve sottol<strong>in</strong>eare come la<br />

decisione <strong>di</strong> ampliare <strong>in</strong> modo significativo i regolamenti <strong>di</strong> esenzione, sotto il profilo delle<br />

tipologie e della gamma <strong>di</strong> <strong>in</strong>tese contemplate, unitamente alla proposta <strong>di</strong> rendere v<strong>in</strong>colanti<br />

tali regolamenti anche per le autorità e i giu<strong>di</strong>ci nazionali <strong>in</strong> applicazione delle leggi nazionali,<br />

porta ad un fortissimo <strong>in</strong>cremento della protezione giuri<strong>di</strong>ca garantita alle <strong>in</strong>tese che rientrano<br />

nell’ambito <strong>di</strong> applicazione dei regolamenti <strong>di</strong> nuova generazione 30 . Molti altri rime<strong>di</strong> ed <strong><strong>in</strong>terventi</strong><br />

sono descritti nel documento <strong>di</strong> consultazione comunitario per rime<strong>di</strong>are alle varie<br />

“<strong>in</strong>certezze” <strong>di</strong> natura procedurale o <strong>di</strong> altro tipo che il nuovo sistema potrebbe generare nei<br />

confronti soprattutto delle imprese <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensione, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> potere <strong>di</strong> mercato,<br />

29 . Si noti, tuttavia, che una notevole <strong>in</strong>certezza giuri<strong>di</strong>ca esisteva anche nel regime precedente: per gli<br />

accor<strong>di</strong> che non ricadevano nei regolamenti <strong>di</strong> esenzione <strong>in</strong> blocco la strada da percorrere era quella dell'esenzione<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>viduale, solitamente concessa dopo anni <strong>di</strong> attesa e, soprattutto, a mezzo <strong>di</strong> lettere amm<strong>in</strong>istrative non<br />

v<strong>in</strong>colanti per gli organi giuris<strong>di</strong>zionali comunitari, né per i giu<strong>di</strong>ci e le autorità nazionali, che potevano qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

successivamente <strong>in</strong>tervenire con un <strong>di</strong>vieto sia ai sensi del <strong>di</strong>ritto nazionale, sia <strong>in</strong> virtù delle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie.<br />

30. Anche, se, occorre precisare, per alcune imprese il grado <strong>di</strong> certezza giuri<strong>di</strong>ca potrebbe rivelarsi m<strong>in</strong>ore,<br />

posto che nei nuovi regolamenti <strong>di</strong> esenzione l’esenzione viene riconosciuta nei confronti <strong>di</strong> imprese che detengono<br />

una quota <strong>di</strong> mercato <strong>in</strong>feriore ad una determ<strong>in</strong>ata soglia. Dunque, mentre prima vi era un vero e proprio<br />

safe harbour per gli accor<strong>di</strong> che alla lettera si conformassero al modello standard contenuto nel regolamento,<br />

nella nuova situazione si ha una duplice fonte <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza, legata tanto all’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione del mercato <strong>di</strong> riferimento,<br />

quanto al calcolo della quota <strong>di</strong> mercato. Cfr. sul punto anche Bishop (2000), p. 3. ss.<br />

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