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Alcune considerazioni sugli interventi in materia di intese e di abuso ...

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sti, ma da una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni e <strong>di</strong> norme, per lo più ere<strong>di</strong>tate dal passato, che a monte riducono<br />

la concorrenza, limitando l’accesso ai mercati e v<strong>in</strong>colano il comportamento degli<br />

operatori. Al riguardo, occorre tenere conto che ai sensi dell’art. 8 l. 287/90 vi è una particolare<br />

deroga all’applicazione della legge, nel senso che le <strong>di</strong>sposizioni della legislazione antitrust<br />

non si applicano alle imprese che per <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge esercitano la gestione <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong><br />

<strong>in</strong>teresse economico generale, ovvero operano <strong>in</strong> regime <strong>di</strong> monopolio sul mercato, per tutto<br />

quanto strettamente connesso all’adempimento degli specifici compiti loro affidati.<br />

In questi casi, l’Autorità ha solamente la facoltà <strong>di</strong> esprimere pareri sulle <strong>in</strong>iziative legislative<br />

o regolamentari e la facoltà <strong>di</strong> segnalare norme <strong>di</strong> legge o <strong>di</strong> regolamento che determ<strong>in</strong>o<br />

<strong>di</strong>storsioni della concorrenza (artt. 21 e 22 l. 287/90). Tuttavia, l’esercizio dei poteri consultivi<br />

non ha portato agli esiti auspicati, se non quando vi era la consistente m<strong>in</strong>accia <strong>di</strong> un<br />

coercitivo <strong>in</strong>tervento comunitario 75 . Inoltre, questi cont<strong>in</strong>ui <strong><strong>in</strong>terventi</strong> hanno f<strong>in</strong>ito per irritare<br />

i dest<strong>in</strong>atari dei pareri e delle segnalazioni, che hanno visto l’azione dell’Autorità garante come<br />

una – se non illegittima – quantomeno sgra<strong>di</strong>ta <strong>in</strong>terferenza nel processo <strong>di</strong> decisione politico.<br />

L’Autorità ha dunque tentato con sempre maggior frequenza <strong>di</strong> aggirare l’ostacolo della<br />

ancora scarsa sensibilità concorrenziale del legislatore, sia attraverso una <strong>in</strong>terpretazione particolarmente<br />

restrittiva dell’art. 8 l. 287/90, sia m<strong>in</strong>imizzando, laddove possibile, il ruolo <strong>di</strong><br />

norme <strong>di</strong> legge certamente <strong>di</strong>storsive della concorrenza nell’<strong>in</strong>fluenzare i comportamenti delle<br />

imprese sul mercato.<br />

Pur non potendo <strong>in</strong> questa sede esam<strong>in</strong>are i s<strong>in</strong>goli proce<strong>di</strong>menti, vi è tutta una serie <strong>di</strong><br />

decisioni, specialmente <strong>in</strong> <strong>materia</strong> <strong>di</strong> abusi, che sembrano <strong>in</strong>fatti <strong>di</strong>mostrare che l’Autorità ha<br />

utilizzato i poteri che la legge le attribuisce per compiti <strong>di</strong> tutela della concorrenza (cioè, gli<br />

artt. 2 e 3) anche al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> promuovere l’apertura dei mercati. Questo processo è avvenuto soprattutto<br />

<strong>in</strong> relazione a comportamenti <strong>di</strong> imprese <strong>in</strong> posizione <strong>di</strong> monopolio legale.<br />

Il tentativo <strong>di</strong> scalfire le aree e le ren<strong>di</strong>te <strong>di</strong> monopolio è avvenuto attraverso due modalità<br />

complementari. Per un verso, si è data una <strong>in</strong>terpretazione molto restrittiva dell’area <strong>di</strong> riserva<br />

concessa al monopolista legale o al concessionario, limitando l'ambito <strong>di</strong> applicazione della<br />

eccezionale deroga prevista dall’art. 8 l. 287/90 e frenando i tentativi del monopolista legale<br />

<strong>di</strong> estendere la sua <strong>in</strong>fluenza <strong>in</strong> settori contigui. Esemplificativo <strong>di</strong> questa tendenza è il noto<br />

provve<strong>di</strong>mento Telsystem, <strong>in</strong> cui l’Autorità antitrust, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> scalfire parte delle ren<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />

monopolio della concessionaria pubblica nel settore della telefonia vocale, si è avvalsa <strong>di</strong> una<br />

duplice <strong>in</strong>terpretazione estensiva della legge 76 . Numerosi sono i provve<strong>di</strong>menti che possono<br />

collocarsi <strong>in</strong> questo filone 77 .<br />

Per altro verso, l’Autorità è spesso riuscita ad <strong>in</strong>tervenire all’<strong>in</strong>terno della “riserva” monopolistica,<br />

sulla base del pr<strong>in</strong>cipio che la speciale esenzione <strong>di</strong> cui all’art. 8 può applicarsi<br />

solo qualora l’esigenza <strong>di</strong> conformarsi al precetto normativo non lasci al soggetto <strong>in</strong>caricato<br />

alcun marg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> autonomia. Diversamente, nelle ipotesi <strong>in</strong> cui la normativa <strong>di</strong> riferimento si<br />

limiti a prevedere un v<strong>in</strong>colo <strong>di</strong> risultato, le concrete modalità <strong>di</strong> adempimento della missione<br />

assegnata vanno ascritte nell’ambito dell’autonomia privata dell’impresa. Quest’ultima, per<br />

sottrarsi alle regole antitrust, deve <strong>di</strong>mostrare che i compiti ad essa attribuiti sono stati adem-<br />

75 . Cfr. <strong>in</strong> particolare Parcu (1996).<br />

76 . Cfr. provv. 10-5-1995, Telsystem/SIP, <strong>in</strong> Boll. 1-2/95. La <strong>di</strong>rettiva liberalizzava tutti i servizi <strong>di</strong> telefonia<br />

vocale con l’unica eccezione della fornitura al pubblico del trasporto e commutazione della voce <strong>in</strong> tempo<br />

reale. L’Autorità ha ritenuto che la fornitura <strong>di</strong> tale servizio per gruppi chiusi <strong>di</strong> utenti, non riguardando ciascun,<br />

bensì solo determ<strong>in</strong>ati utenti non fosse ricompressa nella riserva. Inoltre, la <strong>di</strong>rettiva non era stata ancora recepita.<br />

Tuttavia, l’Autorità garante ha sostenuto che i term<strong>in</strong>i per il recepimento fossero scaduti ed esistessero dunque<br />

i presupposti per la sua imme<strong>di</strong>ata applicazione <strong>in</strong> favore <strong>di</strong> Telsystem.<br />

77 . Tra gli altri, si vedano i provv. 2-3-1995, De Montis Cater<strong>in</strong>g/Aeroporti <strong>di</strong> Roma, <strong>in</strong> Boll. 3/95; 27-4-<br />

1995, Sign/Stet-Sip, <strong>in</strong> Boll. 17/95; 30-5-1995, Assistal/SIP, <strong>in</strong> Boll. 22/95; 4-3-1992, 3C Communication, <strong>in</strong><br />

Boll. 5/92.<br />

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