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NON SI PUÒ<br />

TORNARE<br />

INDIETRO<br />

…PER ORA<br />

Dopo essere salito per l’ottava<br />

volta sul palco di Sanremo e<br />

dopo aver pubblicato il nuovo<br />

album, Marco Masini partirà<br />

il 30 aprile con un nuovo<br />

tour. In cui cercherà di dare<br />

un’immagine al concetto<br />

del tempo che è passato<br />

di Cristiana Zappoli<br />

Foto Angelo Trani<br />

adesso vorrei sapere/Come sarebbe<br />

il mondo/ Se tutto quanto<br />

fosse/ Spostato di un secondo”:<br />

nel ritornello della canzone che Marco<br />

Masini ha presentato al Festival di Sanremo<br />

è racchiuso un po’ tutto il senso<br />

del suo ultimo album: una riflessione<br />

sulle difficoltà che si incontrano nella<br />

vita e sulla necessità di ragionare bene<br />

sulle proprie scelte perché una volta<br />

fatte non si può tornare indietro; una rilettura<br />

del tempo trascorso senza nostalgia<br />

ma con consapevolezza.<br />

«Più si cresce e più si va alla ricerca di soluzioni<br />

estreme e talvolta inconcepibili,<br />

- spiega il cantante - per rimediare ai<br />

nostri errori e ritrovare il senso di tutto.<br />

In ogni brano dell’album ho cercato di<br />

viaggiare attraverso un tunnel spaziotemporale<br />

per capire se ci possa essere<br />

anche una sola possibilità di rifare tutto<br />

da capo, dopo averlo già vissuto. Risultato?<br />

Forse dobbiamo fare buon uso del<br />

potere delle nostre scelte». L’album, che<br />

prende il nome dal brano sanremese,<br />

Spostato di un secondo, è uscito a sei anni<br />

dal precedente (Niente di importante,<br />

2011), una lunga attesa dunque, che ha<br />

restituito un Masini dalle nuove sonorità<br />

elettroniche che restano, comunque, a<br />

servizio della “storia”: amore, rabbia, insoddisfazione<br />

ma anche voglia di riscatto<br />

e speranza. I temi che da sempre caratterizzano<br />

l’universo del cantante si ritrovano<br />

tutti anche in questo lavoro.<br />

Cosa racconta Spostato di un secondo?<br />

È soltanto il desiderio di un uomo che<br />

rilegge la sua vita e vorrebbe tornare indietro<br />

per ritrovare se stesso un secondo<br />

prima di agire, un secondo prima di scegliere,<br />

un secondo prima di sbagliare.<br />

Se si riuscisse a ignorare la fretta che<br />

condiziona le azioni. Se si imparasse a far<br />

implodere i nostri istinti come in un<br />

enorme buco nero che modifica il valore<br />

del tempo, forse arriveremmo un secondo<br />

prima negli stessi istanti e negli<br />

stessi posti. Forse potremmo scegliere la<br />

cosa giusta da fare. Oggi è un’utopia ma<br />

domani potrebbe non esserlo.<br />

Lei pensa che tutti noi prendiamo<br />

decisioni con troppa superficialità?<br />

Succede soprattutto quando si è giovani.<br />

A quella età ci vengono date molte<br />

possibilità, è la vita stessa che ce le dà,<br />

ma ancora non ce ne rendiamo conto.<br />

Se potesse veramente tornare indietro<br />

e cambiare una cosa della sua vita,<br />

cosa cambierebbe?<br />

Non andrei a suonare con la mia cover<br />

band di quel tempo, la notte in cui mia<br />

madre mi ha lasciato.<br />

Riguardo al suo ultimo album ha<br />

parlato di album “concettuale”. Cosa<br />

intendeva?<br />

Non è esattamente un album di concetto,<br />

ma spesso in molti dei brani contenuti<br />

ritorna il desiderio di correggere<br />

qualcosa, o di ignorare qualcosa o qualcuno<br />

che ci ha indebolito.<br />

Come definisce le sonorità di questo<br />

album?<br />

Ho inserito nuove sonorità electro pop<br />

tra brani energici e ballad incalzanti.<br />

ITA EVENTI 41

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