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Da sinistra: una veduta dall’alto di Montenero,<br />
la raccolta dell’uva a Corniglia e la Via<br />
dell’Amore, un sentiero famoso in tutto il<br />
mondo: attualmente, a causa di una frana,<br />
è aperto solo il breve tratto (un centinaio<br />
di metri) dalla stazione di Manarola fino<br />
al piccolo bar di via dell’Amore<br />
Corniglia<br />
Un antico borgo romano con una lunga e ricca tradizione<br />
agricola. Arroccato su di una suggestiva scogliera<br />
alta un centinaio di metri, Corniglia è<br />
l’unico paese a essere quasi inaccessibile dal mare.<br />
Per raggiungerlo bisogna salire “Lardarina” una lunga<br />
scalinata di mattoni (33 rampe con 377 gradini)<br />
o percorrere la strada carrozzabile che sale dalla<br />
ferrovia. Dalla stazione ferroviaria è a disposizione<br />
una navetta che porta direttamente nel cuore del<br />
paese. L’abitato, circondato su tre lati da vigneti e<br />
terrazzamenti, si sviluppa seguendo la “struttura a<br />
nastro” della principale via Fieschi. Il paese ha origini<br />
romane, e il toponimo Corniglia deriva dal romano<br />
Cornelio, produttore dell’allora già rinomato<br />
vino bianco. Da visitare la settecentesca piazza del<br />
Largo Taragio, con il suo oratorio di Santa Caterina,<br />
e la parrocchia di San Pietro, uno fra i monumenti<br />
più interessanti di tutta la costa, bellissimo<br />
esempio di gotico ligure. L’edificio, che mostra<br />
una chiara simbologia templare, fu eretto nel<br />
1334, mentre nel 1351 fu realizzato il rosone in<br />
marmo bianco di Carrara; all’interno vi si trova una<br />
bella fonte battesimale del XII secolo.<br />
Vernazza<br />
Arroccata su di una maestosa e affascinante scogliera,<br />
compare già nelle cronache del 1080 come<br />
borgo fortificato ed efficiente base marittima dei<br />
marchesi Obertenghi, probabile punto di partenze<br />
e di approdo delle forze navali impiegate per la<br />
difesa dai saraceni. Il borgo medievale, con i suoi<br />
vicoli racchiusi fra le case multicolori, rosa, rosse<br />
e gialle, oggi affollato dai turisti provenienti da tutto<br />
il mondo, è classificato fra i primi cento borghi<br />
più belli d’Italia e vanta un’antica e lunga tradizione<br />
marinara. Particolarmente affascinante è arrivare a<br />
questo borgo via mare: raggiunto il porticciolo racchiuso<br />
fra le case dai tenui colori pastello, si può<br />
visitare la chiesa di Santa Margherita di Antiochia.<br />
Vernazza vanta anche i resti del suo possente sistema<br />
difensivo. Dell’antica struttura fortificata rimangono<br />
oggi i resti della cinta muraria, il Castello Doria,<br />
la torre di avvistamento del XI secolo, il Belforte,<br />
e la Torre del Convento dei Padri Riformati<br />
di San Francesco.<br />
Monterosso<br />
Paese roccioso e austero, asilo di pescatori e contadini,<br />
come lo definiva Montale, premio Nobel per<br />
la letteratura nel 1975, il turista può soggiornare<br />
nella moderna e balneare Fegina, oppure visitare<br />
il variopinto e medievale centro storico. Qui fra vicoli<br />
stretti e intricati sorge la chiesa di San Giovanni<br />
Battista, edificata nel 1220. L’edificio in stile gotico-genovese,<br />
con una bella facciata a paramento<br />
bicromo, mostra tra la porta e l’abside la torre campanaria,<br />
innalzata a scopo difensivo e poi sopraelevata<br />
nel 1400. Di grande fascino sono anche il<br />
convento dei cappuccini che risale al XVII secolo<br />
e la chiesa di San Antonio del Mesco del 1335. Sul<br />
promontorio che separa Fegina dall’antico borgo,<br />
si può visitare l’articolato sistema difensivo con le<br />
mura della cittadella, i resti dell’antico castello con<br />
le sue due torri, e sulla scogliera ai piedi dell’altura<br />
rocciosa l’imponente Torre Aurora.<br />
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