04.05.2017 Views

21_rivista_ITAeventi

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Qual è il problema maggiore di Bruno: l’invidia,<br />

l’incapacità di accettarsi o l’ossessione?<br />

Direi tutti e tre. Bruno è un antieroe dei nostri<br />

tempi: già Warhol sosteneva che un giorno tutti<br />

avrebbero avuto diritto a un quarto d’ora di<br />

celebrità, e per lui questo quarto d’ora non è mai<br />

arrivato. Anche la sua compagna, Selvaggia, vorrebbe<br />

tanto avere il talento della fotografa Cindy<br />

Sherman, ma purtroppo per lei non ce l’ha.<br />

Lei però è più intelligente di Bruno, più istintiva,<br />

sa buttarsi nelle cose anziché lambiccarsi<br />

il cervello. Per questo quando lui si fa crescere<br />

la barba e la gente per strada comincia a scambiarlo<br />

per Nanni Moretti gli suggerisce di cavalcare<br />

la cosa.<br />

Perché proprio Nanni Moretti?<br />

Moretti è uno dei miei registi preferiti, ed è anche<br />

quello che ai miei occhi più si adattava al ruolo<br />

di Kubrick, nel senso che com’è noto non compare<br />

nelle cronache mondane, fa una vita molto<br />

appartata.<br />

Come ha reagito Nanni Moretti dopo aver letto<br />

il libro?<br />

L’idea lo ha divertito e mi ha autorizzato a usare<br />

il suo nome: un gesto di grandissima generosità.<br />

Come descriverebbe il personaggio di Selvaggia?<br />

Selvaggia è perfettamente rappresentata dal<br />

nome che porta. Istintiva, sensuale, un po’ barbara<br />

in certi suoi comportamenti.<br />

Tra gli scopi del libro c’è quello di fare satira?<br />

C’è chi ha definito il libro “una satira tragicomica<br />

del mondo culturale italiano”.<br />

La satira del mondo che ruota intorno ai libri è<br />

una delle letture possibili del libro. A me stava a<br />

cuore in particolare il tema dell’identità, del furto<br />

d’identità, del doppio. In un mondo in cui la<br />

nostra immagine è infinitamente più importante<br />

della nostra interiorità, siamo continuamente<br />

chiamati a non essere noi stessi.<br />

Che umanità emerge da questo libro?<br />

Quella che ci circonda, credo.<br />

Il protagonista del suo libro è la conferma che<br />

il luogo comune secondo cui in Italia c’è più<br />

gente che scrive rispetto a quella che legge rispecchia<br />

la realtà?<br />

Come tutti i luoghi comuni, temo che anche questo<br />

abbia un qualche fondamento nella realtà. Il<br />

numero di lettori in Italia è molto basso rispetto<br />

ad altri paesi europei. Ma le case editrici sono<br />

letteralmente sommerse dai manoscritti.<br />

Chi è il lettore tipo di Essere Nanni Moretti?<br />

Non esiste il lettore tipo. Esistono solo le singole<br />

lettrici e i singoli lettori.<br />

A che punto è l’industria culturale italiana?<br />

Sono passati anni dalla pubblicazione di E così<br />

vorresti fare lo scrittore… è cambiato qualcosa?<br />

Direi di no: abbiamo grandi margini di miglioramento,<br />

come si dice.<br />

Lei sostiene che più che in cultura bisogna investire<br />

in formazione, è vero?<br />

Io sostengo che la sola strada possibile è formare<br />

nuove generazioni di lettori. Perché se è vero<br />

che il patrimonio culturale del nostro Paese è la<br />

nostra sola vera ricchezza, è anche vero che la valorizzazione<br />

di tale patrimonio passa inevitabilmente<br />

attraverso i lettori di oggi che saranno la<br />

classe dirigente o comunque i cittadini di domani.<br />

Oggi in Italia i lettori sono una minoranza, arrivano<br />

intorno al 40%. Si sente parlare di analfabetismo<br />

di ritorno. Ma i lettori vanno cresciuti,<br />

coccolati, allevati, letteralmente: siamo noi adulti<br />

che dobbiamo leggere ad alta voce ai nostri figli,<br />

altrimenti sarà molto difficile farli diventare<br />

i lettori di domani.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!