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Ambiente<br />
COVID-19<br />
AL VIA I PRIMI STUDI SULLA CORRELAZIONE TRA SMOG E DIFFUSIONE DEL COVID-19<br />
Polveri sottili sotto esame<br />
per il rischio Covid-19<br />
di Luigi Di Matteo (Area Professionale Tecnica ACI)<br />
cieli puliti sopra le grandi<br />
I città del mondo sono<br />
diventati un segno visibile<br />
delle misure di lockdown<br />
prese per contrastare la<br />
diffusione del Covid 19.<br />
I dati raccolti da autorevoli<br />
centri di ricerca (vedi anche gli<br />
articoli precedenti) mostrano<br />
come le concentrazioni di<br />
biossido di azoto (NO2),<br />
un inquinante emesso<br />
principalmente dal trasporto<br />
su strada, siano diminuite in<br />
molte città dove sono state<br />
implementate misure di<br />
blocco, così come in parte le<br />
polveri sottili PM10 e PM 2.5.<br />
In Italia, grazie alla collaborazione tra<br />
ENEA, ISS e SNPA, avviato a maggio<br />
il progetto PULVIRUS per analizzare<br />
il rapporto tra pandemia e inquinamento.<br />
Si tratta senza dubbio di<br />
un cambiamento positivo,<br />
anche se verificatosi in una<br />
situazione di drammatica<br />
pandemia, perché si<br />
stima che l ’inquinamento<br />
atmosferico causi la morte<br />
ogni anno di circa 4,2 milioni<br />
di persone in tutto il mondo.<br />
L’esposizione cronica<br />
all’inquinamento<br />
atmosferico contribuisce<br />
infatti all’aumento dei<br />
ricoveri e della mortalità,<br />
colpendo principalmente<br />
i sistemi cardiovascolare<br />
e respiratorio, causando<br />
diverse malattie e patologie<br />
tra cui il cancro (Brunekreef<br />
e Holgate, 2002; Kampa e<br />
Castanas, 2008).<br />
Le persone che vivono in città<br />
ad alto inquinamento hanno<br />
dunque maggiori probabilità<br />
di avere sistemi respiratori e<br />
cardiaci compromessi, il che<br />
li rende anche più vulnerabili<br />
agli impatti del Covid-19,<br />
come dimostra in modo<br />
scientifico un recente studio<br />
realizzato negli Stati Uniti<br />
dall’Università di Harvard<br />
T.H. Chan Scuola di Salute<br />
Pubblica, che ha preso in<br />
esame i dati di 3.080 contee<br />
americane.<br />
Lo studio in questione,<br />
condotto da Xiao Wu e Rachel<br />
Nethery e coordinato dalla<br />
professoressa di biostatistica<br />
34<br />
luglio-agosto 2020