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Novembre

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Speciale

Pistoia

I segni del tempo

Pittura, fotografia e poesia nella mostra di quattro

artisti alla galleria Artistikamente

di Daniela Pronestì

Cos’è dunque il tempo?

Se nessuno m’interroga

lo so; se volessi spiegar- «lo a chi m’interroga, non lo so». Con

queste parole tratte dalle Confessioni,

Sant’Agostino descrive l’impossibilità

di racchiudere il tempo in una

definizione universalmente condivisa.

Non è possibile descrivere il tempo

in termini assoluti, non essendo né

una cosa né una proprietà delle cose.

Il solo modo per “conoscere” il tempo

è la relazione tra il divenire degli

eventi e la percezione che ne abbiamo

interiormente. L’essenza del tempo ci

sfugge, quindi, ma non le tracce che

questo lascia dentro e fuori di noi. Su

queste premesse si basa la mostra I

segni del tempo inaugurata lo scorso

17 ottobre e protrattasi fino alla fine

dello stesso mese alla galleria Artistikamente

di Pistoia. I quattro artisti

coinvolti − Mila Troni, Annalisa Volpini,

Roberto e Marco Spinicci

− affrontano con tre

diversi linguaggi − pittura,

fotografia e poesia

− un tema tanto affascinante

quanto complesso,

offrendone interpretazioni

che indagano la natura del

tempo sia come fenomeno

misurabile che come

dimensione della coscienza.

Nell’opera di Mila Troni

− in particolare nei dipinti

ottenuti mescolando materia

e colore sulla tela − il

tempo è una forza che divora

le superfici, lasciando

dietro di sé i segni di questo

passaggio inesorabile:

corrosioni, crepe, grumi,

evocazioni di un paesaggio

interiore modellato dal

lento scorrere dei giorni.

È la testimonianza di

ciò che resta al fondo della

memoria, di un’archeologia

dell’anima che lotta per

sopravvivere all’oblio. In altre

opere lo spazio dipinto

accoglie una rappresentazione

febbrilmente dinamica del

tempo: una vera e propria lotta

tra linee e forme che occupano

la superficie senza un

ordine apparente. Un modo

per suggerire la frammentazione

che il tempo porta con

sé, nel sovrapporsi, dividersi

e spesso anche confliggere

di sensazioni e immagini impresse

nella coscienza. Quando

si radica nella memoria, il

tempo non è più acqua che

scorre, ma diventa un cristallo

dalle forme ben definite: è

quello che accade nella serie

intitolata Entropia, opere

Mila Troni, Magnetismo (2020), olio, vernici, ferro, cm 120x80

Mila Troni, Pozzanghera d’olio (2020), olio, ossidi, polveri, ferro, cm 100x80

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I SEGNI DEL TEMPO

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