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Novembre

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Aiuta la Badia di Passignano è una

campagna di crowdfunding promossa

dall’omonimo comitato

e dalla Comunità Vallombrosana con

il sostegno di NiviGroup e Chianti Banca

e il patrocinio dei comuni dell’Unione

del Chianti Fiorentino. I fondi raccolti attraverso

la piattaforma www.badiapassignano.com

sono finalizzati al recupero e

alla valorizzazione dell’antico complesso

vallombrosano a partire dal restauro dei

paramenti di facciata maggiormente interessati

da fenomeni di degrado. Un primo

passo di un progetto ambizioso che mira

a restituire alla Badia di Passignano il ruolo

di centro della vita sociale e culturale di

tutto il territorio. I valori ed i caratteri identitari

del patrimonio ambientale e di quello

artistico e spirituale hanno sempre trovato

nella badia vallombrosana la più alta e

significativa rappresentazione. Le testimonianze

materiali di carattere storico-artistico

conservate all’interno della badia

(affreschi di Ghirlandaio, Rosselli, Filip-

pelli, Passignano, Allori, Veli,

etc.) e le tante altre disseminate

nel territorio circostante

sono tutte riconducibili all’azione

culturale condotta dal

monastero. Non fu da meno

l’azione di rinnovamento

e propagazione della cultura

scientifica e matematica

condotta a partire dalla fine

del Cinquecento con l’introduzione

di uno studentato e l’insegnamento

di Galilei. Purtroppo questa intima

relazione è andata progressivamente ad

allentarsi per le crescenti difficoltà incontrate

dai monaci nel preservare con opportuni

interventi di restauro i documenti

materiali della propria storia. È facile comprendere

come tale situazione sia stata

aggravata dal grande disorientamento

economico e sociale provocato dall’emergenza

sanitaria. C’era dunque bisogno di

dare un segnale di riscatto e di fiducia con

la nascita di un comitato − spontaneo e

Veduta d’insieme della Badia a Passignano

Cultura e

solidarietà

Un comitato per Badia a Passignano

Fino al prossimo 25 maggio è possibile contribuire alla raccolta

fondi per il recupero dello storico complesso vallombrosano

di Aldo Fittante

Il filo sottile del coraggio

Un libro per dare speranza a chi vive nel dolore

di Aldo Fittante

senza scopo di lucro − che, superando la

logica della sola tutela e conservazione,

incentivasse, ai fini di uno sviluppo locale,

strategie di partecipazione e di coinvolgimento

dei più diversi interessi, pubblici

e privati. Da qui le numerose iniziative già

messe in atto ed in corso di programmazione

per sensibilizzare le forze produttive

locali e renderle partecipi in qualità di partner

dell’iniziativa.

Per donare un contributo:

www.badiapassignano.com

«

Cara Camilla, cara Giovanna.

Oggi ti racconto di me e del

mio coraggio». Due mamme,

Camilla Tommasi e Giovanna Carboni,

scrivono un diario. È il dialogo al

tempo della quarantena, tra le mura di

casa, di due madri che non si conoscevano,

ma le lettere che si scrivono hanno

il potere di unirle. Arrivano a chiamarsi

“amiche del cuore”. Nasce così il libro Il

filo sottile del coraggio, curato dalla giornalista

fiorentina Gaia Simonetti, con un

presente nella comunicazione legata al

calcio e al sociale con la Lega Pro, edito

da Maria Pacini Fazzi Editore. Da Cerreto

Guidi, in provincia di Firenze dove abita

Giovanna, a Montemerlo, in provincia

di Padova, paese di Camilla, poco distante

da Vo’, i chilometri e le distanze si annullano

con la scrittura. Il loro scambio

epistolare, che cresce con il supporto di

mail e messaggi WhatsApp, prende vita

in una domenica speciale, il 10 maggio

2020, nel giorno della Festa della mamma.

È inaspettato e inatteso. Hanno ancora

occhi capaci di accarezzare il futuro,

nonostante il passato continui a trascinare

il bagaglio pesante di dolore che,

senza remore e senza preavviso, apre la

porta per riaffacciarsi nella loro esistenza.

Il libro è dedicato “a tutti coloro che

non ce l’hanno fatta e a coloro che sono

impegnati tutti i giorni a salvare vite

umane” e si lega ad un progetto sociale.

CULTURA E SOLIDARIETÀ

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