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Aiuta la Badia di Passignano è una
campagna di crowdfunding promossa
dall’omonimo comitato
e dalla Comunità Vallombrosana con
il sostegno di NiviGroup e Chianti Banca
e il patrocinio dei comuni dell’Unione
del Chianti Fiorentino. I fondi raccolti attraverso
la piattaforma www.badiapassignano.com
sono finalizzati al recupero e
alla valorizzazione dell’antico complesso
vallombrosano a partire dal restauro dei
paramenti di facciata maggiormente interessati
da fenomeni di degrado. Un primo
passo di un progetto ambizioso che mira
a restituire alla Badia di Passignano il ruolo
di centro della vita sociale e culturale di
tutto il territorio. I valori ed i caratteri identitari
del patrimonio ambientale e di quello
artistico e spirituale hanno sempre trovato
nella badia vallombrosana la più alta e
significativa rappresentazione. Le testimonianze
materiali di carattere storico-artistico
conservate all’interno della badia
(affreschi di Ghirlandaio, Rosselli, Filip-
pelli, Passignano, Allori, Veli,
etc.) e le tante altre disseminate
nel territorio circostante
sono tutte riconducibili all’azione
culturale condotta dal
monastero. Non fu da meno
l’azione di rinnovamento
e propagazione della cultura
scientifica e matematica
condotta a partire dalla fine
del Cinquecento con l’introduzione
di uno studentato e l’insegnamento
di Galilei. Purtroppo questa intima
relazione è andata progressivamente ad
allentarsi per le crescenti difficoltà incontrate
dai monaci nel preservare con opportuni
interventi di restauro i documenti
materiali della propria storia. È facile comprendere
come tale situazione sia stata
aggravata dal grande disorientamento
economico e sociale provocato dall’emergenza
sanitaria. C’era dunque bisogno di
dare un segnale di riscatto e di fiducia con
la nascita di un comitato − spontaneo e
Veduta d’insieme della Badia a Passignano
Cultura e
solidarietà
Un comitato per Badia a Passignano
Fino al prossimo 25 maggio è possibile contribuire alla raccolta
fondi per il recupero dello storico complesso vallombrosano
di Aldo Fittante
Il filo sottile del coraggio
Un libro per dare speranza a chi vive nel dolore
di Aldo Fittante
senza scopo di lucro − che, superando la
logica della sola tutela e conservazione,
incentivasse, ai fini di uno sviluppo locale,
strategie di partecipazione e di coinvolgimento
dei più diversi interessi, pubblici
e privati. Da qui le numerose iniziative già
messe in atto ed in corso di programmazione
per sensibilizzare le forze produttive
locali e renderle partecipi in qualità di partner
dell’iniziativa.
Per donare un contributo:
www.badiapassignano.com
«
Cara Camilla, cara Giovanna.
Oggi ti racconto di me e del
mio coraggio». Due mamme,
Camilla Tommasi e Giovanna Carboni,
scrivono un diario. È il dialogo al
tempo della quarantena, tra le mura di
casa, di due madri che non si conoscevano,
ma le lettere che si scrivono hanno
il potere di unirle. Arrivano a chiamarsi
“amiche del cuore”. Nasce così il libro Il
filo sottile del coraggio, curato dalla giornalista
fiorentina Gaia Simonetti, con un
presente nella comunicazione legata al
calcio e al sociale con la Lega Pro, edito
da Maria Pacini Fazzi Editore. Da Cerreto
Guidi, in provincia di Firenze dove abita
Giovanna, a Montemerlo, in provincia
di Padova, paese di Camilla, poco distante
da Vo’, i chilometri e le distanze si annullano
con la scrittura. Il loro scambio
epistolare, che cresce con il supporto di
mail e messaggi WhatsApp, prende vita
in una domenica speciale, il 10 maggio
2020, nel giorno della Festa della mamma.
È inaspettato e inatteso. Hanno ancora
occhi capaci di accarezzare il futuro,
nonostante il passato continui a trascinare
il bagaglio pesante di dolore che,
senza remore e senza preavviso, apre la
porta per riaffacciarsi nella loro esistenza.
Il libro è dedicato “a tutti coloro che
non ce l’hanno fatta e a coloro che sono
impegnati tutti i giorni a salvare vite
umane” e si lega ad un progetto sociale.
CULTURA E SOLIDARIETÀ
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