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Percorriamo questo sentiero antico incontrando
diversi ponticelli medievali.
All’altezza del Mulino del Giamboni riprendiamo
il tracciato trekking che sulla
destra sale passando in mezzo al bosco.
Questo ripido sentiero immerso nel verde
ha un fascino tutto particolare perché
spesso è scavato nel sottobosco e
solcato in tutta la lunghezza da pietre di
fiume. Vi si respira aria di storia e di antiche
tradizioni: da qui passavano infatti
tutti i rifornimenti alimentari e commerciali
per i borghi. Si sente profumo di
menta, violette ancora fiorite e muschio.
Arriviamo ad una collina piena di oliveti
e, seguendo la salita attraverso i campi,
raggiungiamo la porta di Buggiano Castello.
Osservando il borgo, ci colpisce
il colore dell’intonaco degli edifici, un
rosso pompeiano detto anche “rosso di
Buggiano”. Fu il notaio Sermolli, alla fine
del Seicento, a comprare la maggior
parte delle case in collina, obbligando
i cittadini a mantenere lo stesso colore
per tutti i palazzi della sua proprietà.
Seguiamo la strada che costeggia le antiche
mura del borgo. Alla nostra sinistra
si vedono vallate e colline dominate
dai campanili di Uzzano Castello. Un
paesaggio che sembra uscito dai quadri
dei maestri del Rinascimento, come
se il tempo si fosse fermato. Arriviamo
a Buggiano Castello seguendo l’antico
percorso che attraverso una scalinata
conduce a Piazza Pretorio, il vero centro
di questo pittoresco paesino medievale
che si è conservato integro fino ad
oggi. Sulla facciata di Palazzo Pretorio
sono esposti da secoli gli stemmi delle
famiglie più importanti del territorio; è il
cuore del paese perché vi si svolgevano
tutte le funzioni governative. Oggi all’interno
di questo palazzo del Duecento,
dove si possono ammirare affreschi
quattrocenteschi, si trova l’archivio storico
del Comune. In piazza sorge anche
la maestosa chiesa romanica della Madonna
della Salute che merita una visita
per vedere un fonte battesimale del
Duecento e alcune opere di Andrea del
Castagno e di Brico di Lorenzo. Scendiamo
da Piazza Pretorio passando accanto
al Monastero della Scolastica: lungo
il percorso ammiriamo i tetti delle case
e i rigogliosi giardini da cui spuntano
limoni, arance e pompelmi, spandendo
intorno deliziosi profumi. Buggiano Castello
è famoso per un’originale manifestazione
biennale chiamata Giardini di
agrumi durante la quale vengono aperti
ai visitatori tutti i giardini privati per
poterli visitare. Grazie ad un particolare
microclima, in questo antico borgo
è possibile vedere fiori e farfalle anche
d’inverno. Questa caratteristica climatica
dovuta all’altitudine e all’esposizione
al sole, rende possibile una vegetazione
rigogliosa. Andando a vedere le due
piante giganti del paese, viene in mente
la fiaba del Fagiolo Magico. La prima di
queste piante è un cactus che si arrampica
fino al secondo piano di una palazzina,
la seconda è un glicine che si trova
a Villa Sermolli. Durante un restauro,
il nuovo proprietario della villa voleva
estirpare l’infestante vegetazione, ma è
stato fermato dal consiglio tecnico di un
ingegnere perché il secolare glicine, che
ricopre interamente la facciata dalla parte
del cortile interno formando un naturale
pergolato, si è ormai integrato nella
struttura portante del palazzo dando vita
ad una vera e propria architettura vivente.
La pianta vive in simbiosi con la
storica villa e la villa senza la pianta ormai
crollerebbe. La nostra passeggiata
prosegue lungo la strada costeggiata da
oliveti fino a Borgo a Buggiano. Arriviamo
in Piazza del Bestiame, luogo che fino
agli anni Sessanta era famoso per il
più grande e storico mercato di bovini
d’Italia. Terminiamo qui questa nostra
prima avventura con un gustoso pranzo
alla trattoria Da Vin Vino, un posto caratteristico
ricavato in una vecchia stalla
dove le tipiche pietanze toscane accompagnate
dal buon vino locale vengono
servite al suono del muggito della mucca.
Alla prossima avventura…
Buggiano Castello: agrumi in un giardino e cactus gigante
UN PERCORSO IN VALDINIEVOLE
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