TuttoBallo20 Gennaio Febbraio 2023 EnjoyArt 32
Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite, eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme! Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità, benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere insieme a noi. Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax e…lettura di Tuttoballo!!!!
Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite, eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme!
Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità, benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere insieme a noi.
Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax e…lettura di Tuttoballo!!!!
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ALBERTO SPADOLINI<br />
PITTORE E DANZATORE<br />
Mario Spadellini, Atelier “A. Spadolini”<br />
Dal Teatro degli Indipendenti al Salon des Indépendants. Anton Giulio Bragaglia inaugura il teatro sperimentale<br />
degli indipendenti nei sotterranei di via degli avignonesi a Roma nell’aprile 1922 con una mostra dedicata all’artista<br />
futurista Umberto Boccioni. Per rendere l’ambiente più accogliente vengono acquistati centinaia di metri di juta<br />
decorata a tempo di record da Balla, Depero e Prampolini. Fra i giovanissimi frequentatori degli indipendenti si fa<br />
notare Alberto Spadolini (ancona 1907 – Parigi 1972), aiuto-scenografo e pittore, allievo di Giorgio de Chirico<br />
(Pierre Barlatier “Les Lettres Françaises”, 1948). A seguito della chiusura del teatro, voluta alla fine degli anni<br />
’20 da Benito Mussolini, Spadolini emigra in Francia e, grazie alle lettere di presentazione di Gabriele D’Annunzio,<br />
entra nell’atelier dello scenografo Paul Colin. Spadò, come era soprannominato dagli amici, non smetterà mai di<br />
dipingere, neppure durante la sua ventennale carriera di danzatore e coreografo internazionale. Egli espone le sue<br />
opere al «Salon de la Piste à l’Ecran » con Georges Rouault e Van Dongen (l’art vivant, 1938); al « Club de France<br />
» con Jean Cocteau e André Derain (Paris-Midi, 17 maggio 1941); al « Salon d’Hiver » del Palais de Tokyo<br />
(Vedettes, novembre 1941). Nel corso di un’intervista il granduca Alex Wolfson, fratello di Vladimir Wolfson<br />
(collega dell’agente segreto britannico Ian Fleming), rivela che Spadolini ha fatto parte della resistenza antinazista<br />
con il compito di trasportare codici cifrati nascosti nelle intercapedini dei suoi dipinti. Nel dopoguerra l’eclettico<br />
artista espone le sue opere a Parigi, Stoccolma, Malmo, Copenaghen, Saigon, Lussemburgo, Bruxelles, Roma<br />
...Alla metà degli anni ’60 spadò apre un atelier a Riccione dove crea alcuni dei suoi capolavori. Inoltre “… ha dato<br />
vita alla nuova atmosfera del night al Grand Hotel di Rimini, leone di questa riviera” (l’opinione, 1966). Nel 1972<br />
egli espone per l’ultima volta le sue tele al Salon des Indépendants di parigi, il cui motto è “nessuna giuria,<br />
nessuna ricompensa”. Fin dal 1884 il Salon è il luogo privilegiato dagli artisti che rivendicano una indipendenza<br />
nella loro espressione artistica come Georges Braque, Paul Cézanne, Henri Matisse, Vincent Van Gogh ... Alla<br />
morte di Alberto Spadolini, avvenuta il 17 dicembre 1972, la famiglia è avvisata con tre giorni di ritardo e nel<br />
frattempo il suo appartamento al n. 78 degli Champs Elysées viene saccheggiato di documenti, fotografie e dipinti.<br />
La sua vita è stata ricostruita grazie al ritrovamento di una parte del suo archivio in una soffitta; all’individuazione<br />
di una quarantina di immagini fotografiche dei suoi dipinti presso il centro Pompidou di Parigi; alla digitalizzazione<br />
operata dalla Bibliothèque Nationale de France (gallica). Nel 2005 l’istituto statale d’arte “Federico Fellini” di<br />
Riccione ha allestito nel castello degli Agolanti la rassegna “Alberto Spadolini. Il cinema, la danza, la musica, la<br />
pittura nella Parigi degli anni ’30”, manifestazione patrocinata dall’ambasciata di Francia e dall’ambasciata di<br />
Svezia. Nell’autunno 2022, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’artista, la rivista Mirà<br />
edita in lingua francese ed inglese dal “Nouveau Musée National de monaco” ha consacrato a Spadolini l’articolo<br />
“une vie Dédiée à l’Art, à l’Amour et à l’Espionnage” di angelo chiaretti e Marco Travaglini. Sono stati inoltre aperti<br />
al pubblico gli atelier “Alberto Spadolini” di Riccione e di Bologna, dove è possibile consultare documenti, assistere<br />
alla proiezione di filmati d’epoca, ammirare i dipinti ispirati alla danza, al paesaggio e all’ermetismo apprezzati da<br />
Max Jacob e Jean Cocteau.