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Powertrain 2024-1/2

AUTOMOTIVE Green shipping challenge: ahi! Le emissioni... STAZIONARI Ciclo Orc: Tonissi e Orcan INTERVISTE Fpt Industrial: Daniele Pozzo e il multi-energy AGRITECHNICA Bonfiglioli: le parole di Andrea Torcelli Comer Industries: Paolo Negri e Jacopo Spaggiari Danfoss: Andreas Kling e l’agricolo Deutz: Colonia vista a 360° Fétis: un ponte sull’Atlantico John Deere: sia Kreisel che gli Nge Liebherr va ben oltre il motore Mta e l’elettronica di potenza Bosch Rexroth: H2, gas, strutturale, batterie Ufi Filters: Aftermarket e Hydraulics Volvo Penta con il Gruppo Kuhn COMPONENTI Abb: elettrifica l’off-road Mare: AS Labruna al Mets RUBRICHE Editoriale; Hi-Tech; VeT 50; Oem&motori

AUTOMOTIVE
Green shipping challenge: ahi! Le emissioni...
STAZIONARI
Ciclo Orc: Tonissi e Orcan
INTERVISTE
Fpt Industrial: Daniele Pozzo e il multi-energy
AGRITECHNICA
Bonfiglioli: le parole di Andrea Torcelli
Comer Industries: Paolo Negri e Jacopo Spaggiari
Danfoss: Andreas Kling e l’agricolo
Deutz: Colonia vista a 360°
Fétis: un ponte sull’Atlantico
John Deere: sia Kreisel che gli Nge
Liebherr va ben oltre il motore
Mta e l’elettronica di potenza
Bosch Rexroth: H2, gas, strutturale, batterie
Ufi Filters: Aftermarket e Hydraulics
Volvo Penta con il Gruppo Kuhn
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Abb: elettrifica l’off-road
Mare: AS Labruna al Mets
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as labruna. Metstrade<br />

AVANTI CON<br />

L’IDROGENO<br />

«Lo sviluppo è ambiente» sostiene l’amministratore<br />

delegato di AS, Massimo Labruna, «ed è per<br />

questo che tutto il nostro portafoglio prodotti mira<br />

ad ottenere la massima performance con il minor<br />

impatto ambientale possibile». AS ha confrontato<br />

la propria traiettoria con quella disegnata da Icomia:<br />

nel marino la ricetta per la decarbonizzazione<br />

è la differenziazione. Le due curve, dunque,<br />

si intersecano. Nel testo, trovate esemplificata<br />

questa ricetta. Ingrediente per ingrediente<br />

mare<br />

Buona la decima! Se fossimo cineasti, apriremmo<br />

così, col più classico dei ciak, il racconto della<br />

partecipazione di AS Labruna al Metstrade. La<br />

decima edizione consecutiva, per l’appunto. AS è<br />

ormai ospite fisso delle principali rassegne diportistiche<br />

continentali (parteciperà tra l’altro al Boot Show<br />

di Düsseldorf). Tra le novità di quest’anno, il generatore<br />

a zero emissioni PB4: una fuel cell, alimentata a<br />

metanolo, eroga 4 chilowatt con ben 15 chilowattora<br />

di energia stoccata. I kit HK per ibridizzare barche<br />

con linea d’asse sono disponibili anche da 20 kW. Il<br />

box all-in-one E-power 10 elettrifica barche di piccola-media<br />

dimensione. Sul fronte dei fuoribordo,<br />

al 300 Explomar sono affiancate le potenze da 90 e<br />

150 cavalli. A Massimo Labruna abbiamo chiesto<br />

un’impressione sulla loro decima edizione.<br />

«Al Mets abbiamo registrato presenze da tutto<br />

il mondo, dai Balcani e dal Centro Europa, fino<br />

all’Indonesia e all’Asia in generale. Si è assistito a<br />

un proliferare di ibrido ed elettrico. Emerge un’esigenza<br />

che non può essere procrastinata: andrebbero<br />

introdotte delle normative di standardizzazione.<br />

Questo vuoto normativo agisce a discapito della diffusione<br />

di queste soluzioni. Per citare un esempio<br />

palese, nei porti non si hanno gli stessi standard per<br />

la ricarica. È arrivato il momento di sedersi intorno<br />

a un tavolo e cercare delle standardizzazioni. Sulle<br />

imbarcazioni da diporto l’unica normativa che disciplina<br />

l’elettrico è la Iso16915. Il Mets è stato caratterizzato<br />

anche da un importante studio di Icomia<br />

sulla decarbonizzazione nel diporto. È emerso che<br />

il sistema propulsivo più adatto per l’abbattimento<br />

delle emissioni è variabile in base alla tipologia di<br />

unità. Non esiste una soluzione ottimale, quella più<br />

trasversale è quella dei drop-in fuel, quindi l’Hvo,<br />

che consente un abbattimento significativo, mantenendo<br />

la piattaforma dell’endotermico. L’elettrico<br />

è considerato l’approccio vincente per ecosistemi<br />

come le aree protette e le acque interne e per quelle<br />

applicazioni caratterizzate da percorrenze e autonomie<br />

ridotte. Icomia ha avuto il pregio di individuare<br />

due range di riferimento: 3 ore e 35 miglia di percorrenza<br />

o 14 ore e 166 miglia. Con l’introduzione<br />

di questi due parametri, ha fornito un input iniziale<br />

di standardizzazione. A mio avviso, non esiste una<br />

soluzione vincente su tutte le applicazioni. Per la<br />

propulsione, l’elettrico sarà la soluzione più diffusa,<br />

per i suoi vantaggi in termini di compattezza,<br />

coppia ed efficienza. Questo deve avvenire alla<br />

presenza di range extender dell’autonomia delle<br />

batterie funzionanti a drop-in fuel, idrogeno, celle<br />

a combustibile. Per ridurre il peso del pacco batterie<br />

si utilizzeranno, come anticipato, generatori<br />

alimentati con combustibili rinnovabili (i cosiddetti<br />

range extender). Questa è la mia visione del futuro.<br />

L’automotive sta andando in una certa direzione e<br />

la nautica marinizza tipicamente motori stradali.<br />

Se non ci saranno aggiornamenti negli endotermici,<br />

per esempio lo sviluppo del common rail è stato<br />

abbandonato, anche la nautica si dovrà adattare ai<br />

propulsori disponibili. Noi possiamo però migliorare<br />

l’approccio dell’automotive, perché abbracciamo<br />

la neutralità tecnologica. Quindi, fissato l’obiettivo<br />

emissioni, e normati determinati tipi di propulsioni<br />

(tensioni delle batterie, misure antincendio ecc.),<br />

esploriamo liberamente varie soluzioni».<br />

Avete dichiarato l’intenzione di diventare il primo<br />

system integrator in Europa per ibridi ed elettrici:<br />

quali canali commerciali, quali applicazioni,<br />

con quali sistemi?<br />

«Con l’ibrido seriale, elettrico con range extender,<br />

quando si richiedono autonomie importanti. I nostri<br />

canali di sviluppo saranno quindi l’elettrico puro e<br />

le soluzioni con range extender a basse emissioni.<br />

È il percorso intrapreso con il generatore PB4: generare<br />

energia elettrica a zero emissioni e rumore,<br />

anche per i soli servizi di bordo. Il punto chiave è<br />

che non si ragionerà più in termini di potenza, ma di<br />

energia necessaria. Per intenderci, non venderemo<br />

più il sistema propulsivo in base ai chilowatt ma ai<br />

chilowattora necessari per garantire un’autonomia<br />

minima. Cambia il paradigma nell’elaborazione dei<br />

progetti con i cantieri: l’autonomia assurgerà a parametro<br />

di riferimento, quindi l’elemento discriminante<br />

diventano i chilowattora. Potenza di picco sì,<br />

oggi come domani, associata però all’autonomia.<br />

Siamo molto soddisfatti del successo del PB4. Era<br />

esposto nell’area innovazione e, da lì, in diversi si<br />

sono rivolti a noi, allo stand, per avere informazioni.<br />

Rappresenta un game changer nella generazione di<br />

bordo, perché si svincola dal concetto tradizionale<br />

di gruppo elettrogeno, anche per quanto riguarda<br />

l’impatto acustico. Mi consente di produrre energia<br />

elettrica da fonti rinnovabili, alimentabile anche da<br />

pannelli solari installati sull’imbarcazione». Per rifrescarvi<br />

la memoria, l’edizione 2022 del Mets ha<br />

salutato il Power Bank 30, in tre potenze: 10, 20 e<br />

30 kWh. Un inverter trifase permette una potenza di<br />

picco pari a 30 kW. I 60 litri di metanolo stoccabili a<br />

bordo consentono fino a 150 kWh di energia.<br />

Labruna completa il ragionamento. «Siamo in grado<br />

di innovare perché all’interno dell’azienda disponiamo<br />

di competenze trasversali che abbracciano<br />

integralmente il powertrain. Noi frequentiamo il<br />

mondo del termico e quello dell’elettrico; in più,<br />

conosciamo l’applicazione. È un vantaggio competitivo<br />

rispetto a chi è ancorato alla sua missione<br />

originaria, che sia legata all’endotermico e alle<br />

batterie. Secondo le nostre proiezioni e le ricerche<br />

di mercato, possiamo raggiungere l’obiettivo che ci<br />

siamo prefissi nell’arco di un triennio».<br />

Dal grande al piccolo. È questo il modus operandi?<br />

«Nel caso dell’elettrico, le potenze più alte sono<br />

complesse da gestire, anche per quanto riguarda<br />

l’autonomia desiderata. Ci siamo misurati con il<br />

problema più complesso, prima di scendere sulle taglie<br />

più piccole. Siamo così anche in grado di compattarle<br />

meglio. È su questo matching che si giocano<br />

la credibilità e la capacità dell’integratore».<br />

Ci spiega HK ed Explomar? E il metanolo?<br />

«L’HK è una soluzione molto rapida di elettrificazione.<br />

Si aggiunge all’invertitore a linea d’asse, con un<br />

montaggio veloce, e una trasmissione a cinghia. Lo<br />

utilizziamo fino a 20 kW e ha dimostrato un ottimo<br />

rapporto tra prestazioni e costi di installazione e<br />

di investimento. Consente 2/3 ore di autonomia in<br />

elettrico a velocità di crociera. Quelle di Explomar<br />

sono tarature intermedie, che coprono tutti i range<br />

di imbarcazioni. Le taglie di punta sono il 70 e 300<br />

cavalli. Tra il 300 e il 150 cambia il peso della batteria,<br />

che sul 150 può essere dimezzato. Lo scarto<br />

è di appena 15 chili. La batteria rimane quella da<br />

125 kWh. Il metanolo rappresenta un modo per immagazzinare<br />

l’idrogeno e presenta il vantaggio che<br />

può essere ottenuto trasformando la CO 2<br />

. Stoccando<br />

l’idrogeno nel metanolo, si può utilizzare il metanolo<br />

puro come combustibile, oppure ricavare nuovamente<br />

idrogeno dal metanolo. Certo, è più facile trasportare<br />

il metanolo dell’idrogeno».<br />

E Bosch?<br />

«Con loro stiamo integrando due taglie di motore<br />

(90 e 150 kW di picco, 60 e 120 kW potenze continuative),<br />

per barche plananti, anche se trasversale,<br />

quindi polifunzionale. Bosch fornisce motore, controller<br />

e riduttore. AS è il system integrator».<br />

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