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Autobus marzo 2024

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INCHIESTA Gare di servizio<br />

CHI VUOLE<br />

LE GARE?<br />

Le gare in<br />

Italia non le<br />

vuole nessuno:<br />

le aziende<br />

pubbliche<br />

hanno la<br />

copertura<br />

dell’azionista<br />

di riferimento,<br />

quelle private<br />

non vogliono<br />

perdere<br />

le proprie<br />

posizioni.<br />

La politica<br />

preferisce lo<br />

status quo,<br />

come nel caso<br />

dei taxi e<br />

delle spiagge.<br />

Intanto, la<br />

deadline per la<br />

messa a gara<br />

dei servizi è<br />

slittata al 2026.<br />

L’apertura del mercato del trasporto pubblico in<br />

Italia è un processo frammentato fatto di fughe in<br />

avanti (Toscana, Alto-Adige) e brusche frenate. A<br />

Napoli e circondario di Milano il tender era dato<br />

per certo... prima della proroga. In Molise gara<br />

annullata dal Tar, nuovo bando nel <strong>2024</strong>. A Roma<br />

battaglia legale tra Campidoglio e Antitrust<br />

Oggi no, domani forse, ma dopodomani<br />

sicuramente. Diceva Giorgio<br />

Gaber, nella sua famosa canzone<br />

‘Qualcuno era comunista’ del 1996. Sembra<br />

passato un secolo da allora, ma se si<br />

pensa che proprio l’anno successivo, nel<br />

1997, Claudio Burlando, l’allora Ministro<br />

dei Trasporti del Governo Prodi, vergava<br />

una legge che sarebbe dovuta diventare lo<br />

spartiacque del settore del trasporto pubblico,<br />

ci si rende conto che di tempo ne è<br />

passato veramente poco, visto che siamo<br />

ancora qui a ripetere le stesse cose. Eppure,<br />

in questi 27 anni il settore del trasporto<br />

pubblico è cambiato radicalmente<br />

e la presenza dell’Europa, all’interno dei<br />

nostri meccanismi legislativi, è sempre più<br />

marcata. E se la legge Burlando l’abbiamo<br />

voluta evitare come la peste, il regolamento<br />

europeo 1370 del 2007 (recepito<br />

dal nostro ordinamento alla velocità di un<br />

bradipo claudicante) avremmo dovuto, in<br />

teoria, almeno prenderlo in considerazione.<br />

Invece no. Quel testo, infatti, non ha risolto<br />

il tema dell’affidamento diretto, uno strumento<br />

che in Italia è stato utilizzato a piene<br />

mani. Genova docet, ma non solo lei (una<br />

notizia freschissima: il Consiglio di stato ha<br />

dichiarato legittimo l’affidamento diretto ad<br />

Amt con incorporazione di Tpl Linea). A<br />

dare una sferzata al sistema è sceso poi in<br />

campo il famoso decreto Madia che però<br />

non è mai diventato davvero operativo.<br />

Il vero tema è che le gare in Italia non le vuole<br />

proprio nessuno: le aziende pubbliche hanno<br />

la rigida copertura dell’azionista di riferimento,<br />

quelle private non vogliono perdere le proprie<br />

posizioni. A questo punto ci vorrebbe l’azione<br />

della politica, che però preferisce lo status quo,<br />

come nel caso dei taxi e delle spiagge. Intanto,<br />

a seguito della pandemia la deadline per la<br />

messa a gara dei servizi è slittata dal <strong>2024</strong> al<br />

2026. E più di una voce si alzata a chiedere un<br />

ulteriore proroga, motivata dagli investimenti<br />

‘green’ sostenuti dalle aziende...<br />

Le gare sono di cronaca<br />

La cronaca degli ultimi mesi è fitta di gare<br />

annunciate, programmate, slittate. Abbiamo<br />

provato a fare il punto. Oltre a quelle trattate<br />

nelle prossime pagine, vanno ricordati l’affidamento<br />

a Cotral con messa a gara, per legge,<br />

del 10 per cento delle linee; l’affidamento diretto<br />

a Tua in Abruzzo e il cammino intrapreso<br />

in Emilia-Romagna verso la costituzione di<br />

una holding regionale del trasporto pubblico<br />

per fusione di Tper, Seta e Start. Il risultato<br />

sarebbe un gigante del tpl secondo, in Italia,<br />

solamente ad Atm Milano ed Atac, e dotato<br />

pertanto di una potenza di fuoco in grado di<br />

non sfigurare in un futuro mercato aperto. E in<br />

Sicilia le manovre sono iniziate in vista della<br />

messa a gara del servizio, con un consorzio di<br />

privati in corso di istituzione...<br />

Una postila, prima di partire con la retrospettiva.<br />

Ci preme sottolineare che la messa a gara<br />

di un servizio non significa ‘privatizzarlo’,<br />

significa invece mettere a mercato una concessione.<br />

E se il concetto di ‘privatizzazione’<br />

è sempre più (volutamente) confuso con<br />

il termine ‘liberismo regolato’ si innesca un<br />

cortocircuito che rappresenta solo una cortina<br />

per evitare un vero percorso di innovazione del<br />

settore, dove la dimensione aziendale, polverizzata<br />

dagli interessi di parte, avrà un ruolo<br />

determinante del prossimo futuro. E in Europa<br />

questo è evidente, meno nei Paesi in via di<br />

sviluppo. Insomma, dipende a quale modello<br />

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