Autobus marzo 2024

INCHIESTA Mercato Europa 2023, focus sugli elettrici
MAN ha preso
il comando del
mercato grazie
a 785 Lion’s
City E immatricolati
nel
continente, oltre
tre volte la
cifra del 2022
(230). Il Leone
è seguito da
Solaris (725, al
raddoppio sul
2022). Bronzo
per Yutong
(483) poi
Wrightbus, forte
di 469 unita
(+318 per cento).
Modesta
la crescita di
Mercedes ed
Iveco Bus.
PIATTO RICCO...
Colpo di scena nel mercato europeo
degli e-bus, in crescita del 53 per cento
rispetto al 2022. L’anno scorso MAN ha
conquistato la leadership grazie a volumi
più che triplicati. L’Italia? Sul podio
europeo dei paesi che crescono di più
(+230 per cento)
Nel 2023 l’Italia si è attestata al terzo
posto nella top ten dei paesi europei
per trend di crescita dell’immatricolato
e-bus. Le 400 macchine dell’anno scorso
tracciano un andamento in crescita del 230
per cento rispetto al 2022, che si era chiuso
a quota 121 e-bus. Meglio dello ‘stivale’, in
termini di crescita (attenzione, non di volumi!)
hanno fatto solo il Portogallo, passato da
52 a 364 veicoli battery-electric, e la Spagna,
in grande spolvero con 491 targhe sul pallottoliere
2023 (+ 261 per cento).
Ma procediamo con ordine. Negli ultimi anni
il mercato europeo degli autobus ha subito
una trasformazione paradigmatica, e non è un
modo di dire. Chi avrebbe mai pensato, solo
pochi anni fa, che quasi un autobus urbano su
due venduto in Europa potesse essere alimentato
da batterie? Ma è proprio quello che è già
successo, e i dati della società di consulenza
Chatrou CME Solutions sulle immatricolazioni
di autobus a trazione alternativa sono
una testimonianza di tale sviluppo.
Oltre 6mila elettrici 2023
Il volume delle immatricolazioni di autobus
elettrici a batteria è passato da 4.152 nel 2022
a 6.354 nel 2023 considerando la regione
composta dai 27 paesi Ue con l’aggiunta di
Regno Unito, Islanda, Norvegia e Svizzera:
una crescita del 53 per cento. Ciò che conta
ancora di più è però lo share sul totale degli
urbani. Ebbene, l’anno scorso il 42 per
cento dei nuovi Classe I presentava trazione
elettrica a zero emissioni (a batteria o ad
idrogeno). Si tratta di una quota triplicatasi
in tre anni (era il 15 per nel 2020). Effetto
diretto dei paletti messi in campo dall’Unione
europea (si legga: Clean vehicle directive, che
dal 2021 prevede che il 22,5 per cento dei
bus urbani messi a gara sia a zero emissioni)
e delle direttive green delle declinazioni
nazionali del Next generation Eu. Anche se,
dopo un’annata così entusiasmante, qualche
nuvolone nero si sta già addensando all’orizzonte:
è di metà febbraio la notizia della
decisione del governo tedesco di bloccare
i sussidi all’acquisto di autobus (e camion)
elettrici, che finora hanno coperto circa l’80
per cento del delta prezzo d’acquisto rispetto
a un veicolo a combustione.
Tornando al mercato 2023, si è trattato di un
anno record anche per le consegne di autobus
Il 2023 è stato un anno record anche
per le consegne di bus a idrogeno:
207, +111 per cento rispetto al 2022.
Un mercato che ha tutt’oggi, in ogni caso,
dimensioni irrisorie: 1,36 per cento
del mercato europeo Classe I (e 3 per
cento del mercato zero emissioni)
Il volume delle
immatricolazioni
di autobus
elettrici
a batteria è
passato da
4.152 nel
2022 a 6.354
nel 2023 considerando
la
regione composta
dai 27
paesi Ue con
l’aggiunta di
Regno Unito,
Islanda, Norvegia
e Svizzera:
una crescita
del 53 per
cento. L’anno
scorso il 42
per cento dei
nuovi Classe
I presentava
trazione elettrica
a zero
emissioni (a
batteria o ad
idrogeno). Una
quota triplicatasi
in tre anni
(era il 15 per
nel 2020).
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