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LE FILOVIE DI VENEZIA<br />
Amarcord<br />
C’era una volta in laguna<br />
LA STORIA DELLA RETE CHIUSA DOPO LA GRANDE ALLUVIONE DEL 1966<br />
Le foto di<br />
repertorio<br />
utilizzate pe<br />
corredare l’articolo<br />
storico a<br />
firma di Stefano<br />
Alfano sono<br />
state prese<br />
dalla collezione<br />
fotografica<br />
di Federico<br />
Ferraboschi,<br />
mentre quella<br />
a pagina 40 da<br />
Pinterest.<br />
Se fosse ancora attiva oggi, la filovia<br />
di Venezia avrebbe superato i<br />
90 anni. La prima linea, che collegava<br />
il centro di Mestre (da piazza Barche,<br />
oggi piazza XXVII Ottobre) fino a<br />
piazzale Roma fu inaugurata il 25 aprile<br />
1933, in concomitanza dell’apertura<br />
del nuovo ponte stradale Littorio (oggi<br />
Ponte della Libertà). Ai lavori di costruzione<br />
dell’infrastruttura e del percorso<br />
lungo circa 10 km, aveva provveduto la<br />
Cge di Milano, che era anche progettista<br />
del particolare schema del bifilare<br />
sul ponte, con il posizionamento ravvicinato<br />
dei pali necessario per sostenere,<br />
appunto, il bifilare; Cge fu anche<br />
fornitore degli equipaggiamenti elettrici<br />
per le prime venti vetture, i Fiat 488<br />
carrozzati da Fiat Materfer, e si occuperà<br />
a più riprese di altre forniture per<br />
la filovia di Venezia.<br />
La Stm, Società Anonima Tranvie Mestrine,<br />
che aveva in gestione la rete, numerò<br />
le vetture da dieci a ventinove e<br />
ne acquistò subito altre tre portando la<br />
consistenza della flotta a 23 vetture. I<br />
filobus, tra i primi ad essere costruiti in<br />
serie, disponevano di 65 posti ciascuno.<br />
Il successo della filovia fu tale che furono<br />
accelerati i lavori di conversione<br />
della rete tranviaria in filoviaria. Già<br />
La rete filoviaria di Venezia venne<br />
chiusa prematuramente nel 1968 e<br />
- purtroppo - furono accantonate<br />
tutte le vetture dell’esercizio, alcune<br />
delle quali praticamente ancora<br />
nuove di zecca.<br />
nel 1934 fu inaugurata la linea Mestre<br />
San Giuliano, nel 1937 fu la volta della<br />
Spinea Mirano e nel maggio 1938 la<br />
tratta tra Mestre e Treviso.<br />
Nuove esigenze<br />
La rete arrivò a svilupparsi per 53 km,<br />
richiedendo nuovi filobus, anche di<br />
maggiore capacità. E così nel 1938 Stm<br />
acquistò da Fiat altri veicoli del nuovo<br />
modello 656. Dal 1938 al 1940 furono<br />
consegnati 17 esemplari tutti carrozzati<br />
Fiat Materfer con equipaggiamento elettrico<br />
Cge. Tra il 1947 ed il 1948 arrivarono<br />
i primi filobus a grande capacità,<br />
i Fiat 672 a tre assi due carrozzati da<br />
Stanga e quattro di Viberti, con equipaggiamenti<br />
Cge per i primi due e Marelli<br />
Cge per i secondi. Agli inizi degli anni<br />
Cinquanta si ritenne necessario sostituire<br />
i primi Fiat degli anni Trenta e così,<br />
VETTURE DELLE RETI VENEZIANE PER TIPOLOGIA<br />
Modello n.esemplari Anno entrata in servizio Anno radiazione<br />
Fiat 488 23 1933 1953<br />
Fiat 656 17 1938-40 1966<br />
Fiat 656 provenienti dalla rete di Sanremo 7 1957 ( a Mestre) 1968<br />
Fiat 672 6 1947-48 1963<br />
Fiat 668 21 1951-52 1966-68<br />
Fiat 2411 17 1956 1968<br />
Fiat 2405 5 1958 1968<br />
Alfa Romeo 85 14 1941-42 1966<br />
Alfa Romeo 800 1 1943 1966<br />
Alfa Romeo 1000 2 1959 1966<br />
Alfa Romeo 910 2 1961 1966<br />
tra il 1951 ed il 1952, sbarcarono in Laguna<br />
ventuno Fiat 668, cinque carrozzati<br />
da Cansa con equipaggiamento elettrico<br />
Marelli, e sedici allestiti da Stanga, sempre<br />
con parte elettrica Marelli. Nemmeno<br />
un anno dopo, nel 1953, giunse il<br />
primo di diciassette Fiat 2411, veicolo<br />
moderno ed elegante, di cui dieci esemplari<br />
sarebbero stati consegnati nel giro<br />
di tre anni, e gli ultimi sette nel 1958.<br />
I mezzi erano carrozzati da Cansa con<br />
parte elettrica Tibb-Marelli. Nel 1957<br />
erano in esercizio otto linee, che con un<br />
servizio capillare servivano molto bene<br />
l’area mestrina, spingendosi ben oltre la<br />
città. Il bifilare raggiungeva tra gli altri<br />
Marghera, Favaro, Mirano e Treviso.<br />
Successivamente il parco filoviario fu ancora<br />
ampliato, sia con vetture nuove che<br />
d’occasione. Nello stesso 1957 giunsero<br />
da Sanremo sette Fiat 656, che rimasero<br />
in esercizio fino alla prematura chiusura<br />
della rete, avvenuta nel 1968. Nel 1958<br />
furono acquistati cinque nuovi filosnodati<br />
Fiat 2405, necessari per le linee a grande<br />
capacità, attivi negli ultimi 10 anni di<br />
esercizio. Nel 1968, come anticipato, la<br />
rete fu chiusa, e furono purtroppo accantonate<br />
tutte le vetture, alcune delle quali<br />
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