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Autobus marzo 2024

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LE FILOVIE DI VENEZIA<br />

Amarcord<br />

C’era una volta in laguna<br />

LA STORIA DELLA RETE CHIUSA DOPO LA GRANDE ALLUVIONE DEL 1966<br />

Le foto di<br />

repertorio<br />

utilizzate pe<br />

corredare l’articolo<br />

storico a<br />

firma di Stefano<br />

Alfano sono<br />

state prese<br />

dalla collezione<br />

fotografica<br />

di Federico<br />

Ferraboschi,<br />

mentre quella<br />

a pagina 40 da<br />

Pinterest.<br />

Se fosse ancora attiva oggi, la filovia<br />

di Venezia avrebbe superato i<br />

90 anni. La prima linea, che collegava<br />

il centro di Mestre (da piazza Barche,<br />

oggi piazza XXVII Ottobre) fino a<br />

piazzale Roma fu inaugurata il 25 aprile<br />

1933, in concomitanza dell’apertura<br />

del nuovo ponte stradale Littorio (oggi<br />

Ponte della Libertà). Ai lavori di costruzione<br />

dell’infrastruttura e del percorso<br />

lungo circa 10 km, aveva provveduto la<br />

Cge di Milano, che era anche progettista<br />

del particolare schema del bifilare<br />

sul ponte, con il posizionamento ravvicinato<br />

dei pali necessario per sostenere,<br />

appunto, il bifilare; Cge fu anche<br />

fornitore degli equipaggiamenti elettrici<br />

per le prime venti vetture, i Fiat 488<br />

carrozzati da Fiat Materfer, e si occuperà<br />

a più riprese di altre forniture per<br />

la filovia di Venezia.<br />

La Stm, Società Anonima Tranvie Mestrine,<br />

che aveva in gestione la rete, numerò<br />

le vetture da dieci a ventinove e<br />

ne acquistò subito altre tre portando la<br />

consistenza della flotta a 23 vetture. I<br />

filobus, tra i primi ad essere costruiti in<br />

serie, disponevano di 65 posti ciascuno.<br />

Il successo della filovia fu tale che furono<br />

accelerati i lavori di conversione<br />

della rete tranviaria in filoviaria. Già<br />

La rete filoviaria di Venezia venne<br />

chiusa prematuramente nel 1968 e<br />

- purtroppo - furono accantonate<br />

tutte le vetture dell’esercizio, alcune<br />

delle quali praticamente ancora<br />

nuove di zecca.<br />

nel 1934 fu inaugurata la linea Mestre<br />

San Giuliano, nel 1937 fu la volta della<br />

Spinea Mirano e nel maggio 1938 la<br />

tratta tra Mestre e Treviso.<br />

Nuove esigenze<br />

La rete arrivò a svilupparsi per 53 km,<br />

richiedendo nuovi filobus, anche di<br />

maggiore capacità. E così nel 1938 Stm<br />

acquistò da Fiat altri veicoli del nuovo<br />

modello 656. Dal 1938 al 1940 furono<br />

consegnati 17 esemplari tutti carrozzati<br />

Fiat Materfer con equipaggiamento elettrico<br />

Cge. Tra il 1947 ed il 1948 arrivarono<br />

i primi filobus a grande capacità,<br />

i Fiat 672 a tre assi due carrozzati da<br />

Stanga e quattro di Viberti, con equipaggiamenti<br />

Cge per i primi due e Marelli<br />

Cge per i secondi. Agli inizi degli anni<br />

Cinquanta si ritenne necessario sostituire<br />

i primi Fiat degli anni Trenta e così,<br />

VETTURE DELLE RETI VENEZIANE PER TIPOLOGIA<br />

Modello n.esemplari Anno entrata in servizio Anno radiazione<br />

Fiat 488 23 1933 1953<br />

Fiat 656 17 1938-40 1966<br />

Fiat 656 provenienti dalla rete di Sanremo 7 1957 ( a Mestre) 1968<br />

Fiat 672 6 1947-48 1963<br />

Fiat 668 21 1951-52 1966-68<br />

Fiat 2411 17 1956 1968<br />

Fiat 2405 5 1958 1968<br />

Alfa Romeo 85 14 1941-42 1966<br />

Alfa Romeo 800 1 1943 1966<br />

Alfa Romeo 1000 2 1959 1966<br />

Alfa Romeo 910 2 1961 1966<br />

tra il 1951 ed il 1952, sbarcarono in Laguna<br />

ventuno Fiat 668, cinque carrozzati<br />

da Cansa con equipaggiamento elettrico<br />

Marelli, e sedici allestiti da Stanga, sempre<br />

con parte elettrica Marelli. Nemmeno<br />

un anno dopo, nel 1953, giunse il<br />

primo di diciassette Fiat 2411, veicolo<br />

moderno ed elegante, di cui dieci esemplari<br />

sarebbero stati consegnati nel giro<br />

di tre anni, e gli ultimi sette nel 1958.<br />

I mezzi erano carrozzati da Cansa con<br />

parte elettrica Tibb-Marelli. Nel 1957<br />

erano in esercizio otto linee, che con un<br />

servizio capillare servivano molto bene<br />

l’area mestrina, spingendosi ben oltre la<br />

città. Il bifilare raggiungeva tra gli altri<br />

Marghera, Favaro, Mirano e Treviso.<br />

Successivamente il parco filoviario fu ancora<br />

ampliato, sia con vetture nuove che<br />

d’occasione. Nello stesso 1957 giunsero<br />

da Sanremo sette Fiat 656, che rimasero<br />

in esercizio fino alla prematura chiusura<br />

della rete, avvenuta nel 1968. Nel 1958<br />

furono acquistati cinque nuovi filosnodati<br />

Fiat 2405, necessari per le linee a grande<br />

capacità, attivi negli ultimi 10 anni di<br />

esercizio. Nel 1968, come anticipato, la<br />

rete fu chiusa, e furono purtroppo accantonate<br />

tutte le vetture, alcune delle quali<br />

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