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INCHIESTA L’Ungheria al centro degli investimenti in batterie<br />
LA CASA DEL LITIO<br />
Mentre il cuore<br />
della R&S delle<br />
batterie è in<br />
Oriente, l’Europa<br />
sta cercando<br />
di rimanere<br />
competitiva<br />
anche tramite<br />
offerta di ospitalità<br />
ai grandi<br />
gruppi. L’Ungheria<br />
punta forte<br />
sugli impianti<br />
di batterie per<br />
veicoli elettrici,<br />
nella speranza<br />
di ritrovarsi tra<br />
i Paesi leader<br />
di un settore<br />
emergente.<br />
L’Ungheria sta emergendo come Paese di<br />
riferimento per la produzione di batterie per veicoli<br />
elettrici, attirando produttori e fornitori dall’estremo<br />
oriente. Il governo punta a raggiungere una capacità<br />
di 250 GWh/anno (oggi è di 87 GWh/anno)<br />
Ungheria, il paradiso per i produttori di<br />
batterie per la mobilità elettrica? Negli<br />
ultimi anni, molti importanti player e i<br />
loro fornitori hanno scelto l’Ungheria come<br />
sede di nuovi stabilimenti. Questo è in linea<br />
con l’obiettivo del governo ungherese di diventare<br />
uno dei principali Paesi produttori di<br />
batterie a livello globale.<br />
Mentre il cuore della ricerca e sviluppo delle<br />
batterie, come noto, è decisamente situato in<br />
Estremo Oriente, l’Europa sta cercando di<br />
rimanere competitiva anche tramite l’offerta<br />
di ospitalità alle aziende leader del settore.<br />
All’interno dell’Unione Europea, l’Ungheria<br />
punta forte sugli impianti di batterie per<br />
veicoli elettrici, nella speranza di ritrovarsi<br />
entro pochi anni tra i Paesi leader di un settore<br />
emergente.<br />
Rivitalizzare l’industria dell’auto<br />
L’impegno per la mobilità verde non è certo<br />
l’unica motivazione per attirare i grandi<br />
produttori. Man mano che l’industria automobilistica<br />
si incammina verso l’elettrico, la<br />
paura del cambiamento (e della perdita del<br />
mercato dei motori a combustione) si sta<br />
facendo largo anche in Ungheria, la cui economia<br />
oggi è fortemente dipendente dall’industria<br />
automobilistica. Attualmente, secondo<br />
le stime del governo, il settore automobili-<br />
stico convenzionale è responsabile di quasi<br />
il 20 per cento del Pil, che deriva non solo<br />
dai grandi Oem presenti nel Paese - Suzuki,<br />
Audi, Mercedes-Benz, Stellantis (Opel), con<br />
un nuovo stabilimento di assemblaggio Bmw<br />
in costruzione -, ma anche dalla presenza di<br />
numerosi fornitori stabilitisi in Ungheria negli<br />
ultimi decenni. Ecco che la produzione di<br />
batterie da trazione in grandi quantità sembra<br />
essere a tutti gli effetti una buona carta per<br />
rimanere in gioco anche in futuro.<br />
Per questi motivi, il debutto sul territorio<br />
di fabbriche legate all’industria delle batterie<br />
per veicoli elettrici (compresi i prodotti<br />
di fornitura) gode di un enorme sostegno<br />
finanziario e politico da parte del governo<br />
ungherese - una ragione spesso citata dagli<br />
stessi produttori di batterie quando viene loro<br />
chiesto perché hanno scelto l’Ungheria come<br />
sede dei loro nuovi stabilimenti. La posizione<br />
centrale del Paese all’interno della regione, le<br />
grandi fabbriche automobilistiche locali e la<br />
relativa vicinanza di altre nei Paesi limitrofi,<br />
come Slovacchia, Romania o Repubblica<br />
Ceca, contribuiscono a rendere l’Ungheria un<br />
luogo ideale per questi investimenti.<br />
Piani di produzione ambiziosi<br />
Quasi ogni mese, nel corso del 2023, i media<br />
ungheresi hanno dato notizia di nuovi impianti<br />
legati all’industria delle batterie per veicoli<br />
elettrici. Márton Nagy, ministro dell’economia<br />
ungherese, ha dichiarato in occasione<br />
di un evento stampa a settembre 2023 che il<br />
governo ha in programma di raggiungere nei<br />
prossimi anni una capacità produttiva di 250<br />
GWh/anno. Un volume che, sempre secondo<br />
il ministro, equivarrebbe al 35 per cento del<br />
fabbisogno europeo e porrebbe l’Ungheria al<br />
quarto posto a livello mondiale, dopo Cina,<br />
Stati Uniti e Germania. In effetti, secondo<br />
quanto riferito dalle case produttrici, entro<br />
fine 2023 la capacità di produzione di batterie<br />
in Ungheria avrebbe già raggiunto gli<br />
87 GWh/anno, senza contare l’apporto del<br />
più recente impianto di Sk Innovation, che<br />
dovrebbe iniziare presto la produzione e fornire<br />
una produzione aggiuntiva di 30 GWh/<br />
anno solo quando funzionerà a pieno regime.<br />
Vale la pena ricordare che il governo ungherese<br />
accoglie con favore non solo i produttori<br />
di celle e moduli per batterie, ma anche<br />
tutti i partecipanti all’intera catena di fornitura,<br />
come i produttori di elettroliti, anodi,<br />
catodi, fogli di alluminio/rame, separatori e<br />
componenti per batterie, nonché le aziende<br />
di riciclaggio dei rifiuti industriali, come<br />
dimostrano i recenti investimenti locali di<br />
queste aziende. Inoltre, sono previsti progetti<br />
per l’estrazione locale di litio, sfruttando i<br />
depositi geotermici.<br />
Un hotspot di investimenti orientali<br />
I produttori di celle e moduli per batterie Ev<br />
oggi presenti in Ungheria provengono dall’Estremo<br />
Oriente, in particolare dalla Corea del<br />
Sud, dal Giappone e, soprattutto, dalla Cina.<br />
Il che dà adito a polemiche politiche a livello<br />
europeo, soprattutto nel caso del ‘dragone’.<br />
Di seguito, forniamo una breve panoramica<br />
delle aziende produttrici di batterie di trazione<br />
che già gestiscono impianti di produzione in<br />
Ungheria o che hanno annunciato l’intenzione<br />
di farlo nel prossimo futuro: progetti,<br />
tempistiche, obiettivi.<br />
Byd<br />
Byd ha legami speciali con l’Ungheria.<br />
L’impianto di assemblaggio di autobus a<br />
Komárom è entrato in funzione nel 2017<br />
e ora è l’unica fabbrica di autobus di proprietà<br />
straniera nel Paese. E il 22 dicembre<br />
2023 è stato ufficialmente confermato che<br />
Byd costruirà il suo primo impianto europeo<br />
di assemblaggio di auto elettriche nella<br />
città di Szeged, nell’angolo sud-orientale<br />
dell’Ungheria. Infine, anche il ramo di Byd<br />
dedicato alle batterie ha in programma di<br />
stabilire un’unità produttiva nel Paese,<br />
precisamente a Fót, nell’agglomerato nordorientale<br />
di Budapest.<br />
È importante notare che Byd non produrrà<br />
celle per batterie in Ungheria, ma stabilirà<br />
un impianto di assemblaggio per pacchi di<br />
batterie. Péter Szijjártó, ministro degli Affari<br />
esteri e del Commercio ungherese, ha dichiarato<br />
che il valore totale dell’investimento è di<br />
10 miliardi di Huf (quasi 27 milioni di euro),<br />
con un sostegno finanziario di 1 miliardo di<br />
Huf da parte del governo ungherese.<br />
I piani iniziali prevedono una forza lavoro<br />
di 100 persone. I moduli e i pacchi batteria<br />
saranno assemblati con celle basate sulla<br />
chimica Lfp, e arriveranno a Fót da altri<br />
stabilimenti Byd. Le batterie assemblate in<br />
Ungheria sono destinate all’uso in vari veicoli<br />
elettrici, compresi gli e-bus. Tuttavia,<br />
non sono ancora state confermate né le tipologie<br />
esatte né la capacità produttiva prevista<br />
della fabbrica.<br />
Catl<br />
Il più grande produttore di batterie per veicoli<br />
elettrici del mondo per sei anni consecutivi<br />
(in base al rapporto 2022 della società di consulenza<br />
e ricerca di mercato Sne Research),<br />
Catl è un noto fornitore di molte auto e autobus<br />
elettrici in tutto il mondo. Il gigante cinese<br />
è anche considerato una delle aziende più<br />
importanti dell’economia ungherese del futuro.<br />
Il gruppo aprirà un enorme impianto di<br />
produzione di celle per batterie a Debrecen,<br />
la seconda città più popolosa dell’Ungheria.<br />
Si tratterà della seconda base di produzione<br />
di batterie dell’azienda al di fuori della Cina,<br />
dopo la messa in funzione di un plant ad Erfurt,<br />
in Turingia, Germania.<br />
Il progetto, che rappresenta il più grande<br />
investimento di categoria ‘greenfield’ finora<br />
realizzato in Ungheria grazie al suo valore<br />
totale di 7,34 miliardi di euro, gode di un<br />
grande sostegno da parte del governo ungherese,<br />
al fine di creare circa 9.000 posti<br />
di lavoro in loco.<br />
Secondo le notizie disponibili, l’impianto<br />
Catl di Debrecen produrrà celle Nmc in formato<br />
prismatico e cilindrico. La produzione<br />
nella prima fase sarà di ben 40 GWh/anno,<br />
con piani già annunciati per aumentarla a 100<br />
GWh/anno nel prossimo futuro. L’avvio della<br />
produzione è previsto per l’inizio del 2025.<br />
I moduli e le celle prodotti nello stabilimento<br />
di Debrecen saranno montati sui modelli elettrici<br />
di circa 30 case automobilistiche diverse,<br />
tra cui Bmw, Daimler, Volkswagen, Toyota,<br />
Volvo e Tesla. Le batterie di trazione Catl sono<br />
ampiamente utilizzate anche dai produttori<br />
di e-bus, tra cui il più grande produttore di<br />
autobus e pullman del mondo: Yutong.<br />
Eve Power<br />
Nel maggio 2023, un altro importante investimento<br />
nel settore delle batterie è stato<br />
Quasi ogni mese,<br />
nel corso<br />
del 2023, i<br />
media ungheresi<br />
hanno dato<br />
notizia di nuovi<br />
impianti legati<br />
all’industria<br />
delle batterie<br />
per veicoli elettrici.<br />
Márton<br />
Nagy, ministro<br />
dell’economia<br />
ungherese, ha<br />
dichiarato in<br />
occasione di un<br />
evento stampa<br />
a settembre<br />
2023 che il<br />
governo ha in<br />
programma di<br />
raggiungere nei<br />
prossimi anni<br />
una capacità<br />
produttiva di<br />
250 GWh/an-<br />
no. Un volume<br />
che, sempre<br />
secondo il<br />
ministro, equivarrebbe<br />
al 35<br />
per cento del<br />
fabbisogno europeo.<br />
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