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Autobus marzo 2024

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INCHIESTA L’Ungheria al centro degli investimenti in batterie<br />

LA CASA DEL LITIO<br />

Mentre il cuore<br />

della R&S delle<br />

batterie è in<br />

Oriente, l’Europa<br />

sta cercando<br />

di rimanere<br />

competitiva<br />

anche tramite<br />

offerta di ospitalità<br />

ai grandi<br />

gruppi. L’Ungheria<br />

punta forte<br />

sugli impianti<br />

di batterie per<br />

veicoli elettrici,<br />

nella speranza<br />

di ritrovarsi tra<br />

i Paesi leader<br />

di un settore<br />

emergente.<br />

L’Ungheria sta emergendo come Paese di<br />

riferimento per la produzione di batterie per veicoli<br />

elettrici, attirando produttori e fornitori dall’estremo<br />

oriente. Il governo punta a raggiungere una capacità<br />

di 250 GWh/anno (oggi è di 87 GWh/anno)<br />

Ungheria, il paradiso per i produttori di<br />

batterie per la mobilità elettrica? Negli<br />

ultimi anni, molti importanti player e i<br />

loro fornitori hanno scelto l’Ungheria come<br />

sede di nuovi stabilimenti. Questo è in linea<br />

con l’obiettivo del governo ungherese di diventare<br />

uno dei principali Paesi produttori di<br />

batterie a livello globale.<br />

Mentre il cuore della ricerca e sviluppo delle<br />

batterie, come noto, è decisamente situato in<br />

Estremo Oriente, l’Europa sta cercando di<br />

rimanere competitiva anche tramite l’offerta<br />

di ospitalità alle aziende leader del settore.<br />

All’interno dell’Unione Europea, l’Ungheria<br />

punta forte sugli impianti di batterie per<br />

veicoli elettrici, nella speranza di ritrovarsi<br />

entro pochi anni tra i Paesi leader di un settore<br />

emergente.<br />

Rivitalizzare l’industria dell’auto<br />

L’impegno per la mobilità verde non è certo<br />

l’unica motivazione per attirare i grandi<br />

produttori. Man mano che l’industria automobilistica<br />

si incammina verso l’elettrico, la<br />

paura del cambiamento (e della perdita del<br />

mercato dei motori a combustione) si sta<br />

facendo largo anche in Ungheria, la cui economia<br />

oggi è fortemente dipendente dall’industria<br />

automobilistica. Attualmente, secondo<br />

le stime del governo, il settore automobili-<br />

stico convenzionale è responsabile di quasi<br />

il 20 per cento del Pil, che deriva non solo<br />

dai grandi Oem presenti nel Paese - Suzuki,<br />

Audi, Mercedes-Benz, Stellantis (Opel), con<br />

un nuovo stabilimento di assemblaggio Bmw<br />

in costruzione -, ma anche dalla presenza di<br />

numerosi fornitori stabilitisi in Ungheria negli<br />

ultimi decenni. Ecco che la produzione di<br />

batterie da trazione in grandi quantità sembra<br />

essere a tutti gli effetti una buona carta per<br />

rimanere in gioco anche in futuro.<br />

Per questi motivi, il debutto sul territorio<br />

di fabbriche legate all’industria delle batterie<br />

per veicoli elettrici (compresi i prodotti<br />

di fornitura) gode di un enorme sostegno<br />

finanziario e politico da parte del governo<br />

ungherese - una ragione spesso citata dagli<br />

stessi produttori di batterie quando viene loro<br />

chiesto perché hanno scelto l’Ungheria come<br />

sede dei loro nuovi stabilimenti. La posizione<br />

centrale del Paese all’interno della regione, le<br />

grandi fabbriche automobilistiche locali e la<br />

relativa vicinanza di altre nei Paesi limitrofi,<br />

come Slovacchia, Romania o Repubblica<br />

Ceca, contribuiscono a rendere l’Ungheria un<br />

luogo ideale per questi investimenti.<br />

Piani di produzione ambiziosi<br />

Quasi ogni mese, nel corso del 2023, i media<br />

ungheresi hanno dato notizia di nuovi impianti<br />

legati all’industria delle batterie per veicoli<br />

elettrici. Márton Nagy, ministro dell’economia<br />

ungherese, ha dichiarato in occasione<br />

di un evento stampa a settembre 2023 che il<br />

governo ha in programma di raggiungere nei<br />

prossimi anni una capacità produttiva di 250<br />

GWh/anno. Un volume che, sempre secondo<br />

il ministro, equivarrebbe al 35 per cento del<br />

fabbisogno europeo e porrebbe l’Ungheria al<br />

quarto posto a livello mondiale, dopo Cina,<br />

Stati Uniti e Germania. In effetti, secondo<br />

quanto riferito dalle case produttrici, entro<br />

fine 2023 la capacità di produzione di batterie<br />

in Ungheria avrebbe già raggiunto gli<br />

87 GWh/anno, senza contare l’apporto del<br />

più recente impianto di Sk Innovation, che<br />

dovrebbe iniziare presto la produzione e fornire<br />

una produzione aggiuntiva di 30 GWh/<br />

anno solo quando funzionerà a pieno regime.<br />

Vale la pena ricordare che il governo ungherese<br />

accoglie con favore non solo i produttori<br />

di celle e moduli per batterie, ma anche<br />

tutti i partecipanti all’intera catena di fornitura,<br />

come i produttori di elettroliti, anodi,<br />

catodi, fogli di alluminio/rame, separatori e<br />

componenti per batterie, nonché le aziende<br />

di riciclaggio dei rifiuti industriali, come<br />

dimostrano i recenti investimenti locali di<br />

queste aziende. Inoltre, sono previsti progetti<br />

per l’estrazione locale di litio, sfruttando i<br />

depositi geotermici.<br />

Un hotspot di investimenti orientali<br />

I produttori di celle e moduli per batterie Ev<br />

oggi presenti in Ungheria provengono dall’Estremo<br />

Oriente, in particolare dalla Corea del<br />

Sud, dal Giappone e, soprattutto, dalla Cina.<br />

Il che dà adito a polemiche politiche a livello<br />

europeo, soprattutto nel caso del ‘dragone’.<br />

Di seguito, forniamo una breve panoramica<br />

delle aziende produttrici di batterie di trazione<br />

che già gestiscono impianti di produzione in<br />

Ungheria o che hanno annunciato l’intenzione<br />

di farlo nel prossimo futuro: progetti,<br />

tempistiche, obiettivi.<br />

Byd<br />

Byd ha legami speciali con l’Ungheria.<br />

L’impianto di assemblaggio di autobus a<br />

Komárom è entrato in funzione nel 2017<br />

e ora è l’unica fabbrica di autobus di proprietà<br />

straniera nel Paese. E il 22 dicembre<br />

2023 è stato ufficialmente confermato che<br />

Byd costruirà il suo primo impianto europeo<br />

di assemblaggio di auto elettriche nella<br />

città di Szeged, nell’angolo sud-orientale<br />

dell’Ungheria. Infine, anche il ramo di Byd<br />

dedicato alle batterie ha in programma di<br />

stabilire un’unità produttiva nel Paese,<br />

precisamente a Fót, nell’agglomerato nordorientale<br />

di Budapest.<br />

È importante notare che Byd non produrrà<br />

celle per batterie in Ungheria, ma stabilirà<br />

un impianto di assemblaggio per pacchi di<br />

batterie. Péter Szijjártó, ministro degli Affari<br />

esteri e del Commercio ungherese, ha dichiarato<br />

che il valore totale dell’investimento è di<br />

10 miliardi di Huf (quasi 27 milioni di euro),<br />

con un sostegno finanziario di 1 miliardo di<br />

Huf da parte del governo ungherese.<br />

I piani iniziali prevedono una forza lavoro<br />

di 100 persone. I moduli e i pacchi batteria<br />

saranno assemblati con celle basate sulla<br />

chimica Lfp, e arriveranno a Fót da altri<br />

stabilimenti Byd. Le batterie assemblate in<br />

Ungheria sono destinate all’uso in vari veicoli<br />

elettrici, compresi gli e-bus. Tuttavia,<br />

non sono ancora state confermate né le tipologie<br />

esatte né la capacità produttiva prevista<br />

della fabbrica.<br />

Catl<br />

Il più grande produttore di batterie per veicoli<br />

elettrici del mondo per sei anni consecutivi<br />

(in base al rapporto 2022 della società di consulenza<br />

e ricerca di mercato Sne Research),<br />

Catl è un noto fornitore di molte auto e autobus<br />

elettrici in tutto il mondo. Il gigante cinese<br />

è anche considerato una delle aziende più<br />

importanti dell’economia ungherese del futuro.<br />

Il gruppo aprirà un enorme impianto di<br />

produzione di celle per batterie a Debrecen,<br />

la seconda città più popolosa dell’Ungheria.<br />

Si tratterà della seconda base di produzione<br />

di batterie dell’azienda al di fuori della Cina,<br />

dopo la messa in funzione di un plant ad Erfurt,<br />

in Turingia, Germania.<br />

Il progetto, che rappresenta il più grande<br />

investimento di categoria ‘greenfield’ finora<br />

realizzato in Ungheria grazie al suo valore<br />

totale di 7,34 miliardi di euro, gode di un<br />

grande sostegno da parte del governo ungherese,<br />

al fine di creare circa 9.000 posti<br />

di lavoro in loco.<br />

Secondo le notizie disponibili, l’impianto<br />

Catl di Debrecen produrrà celle Nmc in formato<br />

prismatico e cilindrico. La produzione<br />

nella prima fase sarà di ben 40 GWh/anno,<br />

con piani già annunciati per aumentarla a 100<br />

GWh/anno nel prossimo futuro. L’avvio della<br />

produzione è previsto per l’inizio del 2025.<br />

I moduli e le celle prodotti nello stabilimento<br />

di Debrecen saranno montati sui modelli elettrici<br />

di circa 30 case automobilistiche diverse,<br />

tra cui Bmw, Daimler, Volkswagen, Toyota,<br />

Volvo e Tesla. Le batterie di trazione Catl sono<br />

ampiamente utilizzate anche dai produttori<br />

di e-bus, tra cui il più grande produttore di<br />

autobus e pullman del mondo: Yutong.<br />

Eve Power<br />

Nel maggio 2023, un altro importante investimento<br />

nel settore delle batterie è stato<br />

Quasi ogni mese,<br />

nel corso<br />

del 2023, i<br />

media ungheresi<br />

hanno dato<br />

notizia di nuovi<br />

impianti legati<br />

all’industria<br />

delle batterie<br />

per veicoli elettrici.<br />

Márton<br />

Nagy, ministro<br />

dell’economia<br />

ungherese, ha<br />

dichiarato in<br />

occasione di un<br />

evento stampa<br />

a settembre<br />

2023 che il<br />

governo ha in<br />

programma di<br />

raggiungere nei<br />

prossimi anni<br />

una capacità<br />

produttiva di<br />

250 GWh/an-<br />

no. Un volume<br />

che, sempre<br />

secondo il<br />

ministro, equivarrebbe<br />

al 35<br />

per cento del<br />

fabbisogno europeo.<br />

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