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standard italiani per la cura del diabete mellito - Changing Diabetes ...

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102 Standard <strong>italiani</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>cura</strong> <strong>del</strong> <strong>diabete</strong> <strong>mellito</strong> 2009-2010<br />

Tabel<strong>la</strong> 21<br />

Programma educativo <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>cura</strong> <strong>del</strong> piede diabetico<br />

1° livello Discutere con ciascun paziente<br />

diabetico l’importanza di effettuare<br />

<strong>per</strong>iodiche visite di controllo <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

<strong>cura</strong> dei piedi, come facente parte di<br />

un programma educativo sul<strong>la</strong> <strong>cura</strong><br />

<strong>del</strong> piede diabetico<br />

2° livello Concordare con ciascun paziente<br />

diabetico un piano di <strong>cura</strong> <strong>del</strong> piede,<br />

basato sulle informazioni scaturite<br />

dalle visite annuali<br />

3° livello Valutare e fornire un’adeguata educazione<br />

al<strong>la</strong> <strong>cura</strong> <strong>del</strong> piede tenendo<br />

conto <strong>del</strong>le necessità individuali e <strong>del</strong><br />

rischio di ulcera e amputazione<br />

◆◆COMMENTO Il piede diabetico viene definito dal<strong>la</strong> presenza di una ulcerazione<br />

o da distruzione dei tessuti profondi che si associa ad anomalie<br />

neurologiche e a vari gradi di vasculopatia <strong>per</strong>iferica. Rappresenta<br />

<strong>la</strong> prima causa di amputazione non traumatica degli arti ed è un<br />

frequente motivo di ricovero in ospedale <strong>per</strong> il paziente diabetico<br />

(1). Le amputazioni degli arti inferiori sono quasi sempre precedute<br />

da un’ulcera (85%), <strong>la</strong> cui prevalenza è pari a 0,6-0,8%.<br />

È stato stimato che <strong>la</strong> probabilità di un diabetico di incorrere<br />

in una lesione al piede nell’arco <strong>del</strong><strong>la</strong> propria vita sia pari<br />

al 15% (1,2). Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che lo<br />

screening <strong>per</strong> il piede diabetico è in grado di ridurre il rischio di<br />

amputazioni maggiori (1-3).<br />

Il rischio di ulcere e/o amputazioni è aumentato (1,3,35,36)<br />

in pazienti che presentano:<br />

• precedenti amputazioni<br />

• storia di ulcere ai piedi<br />

• neuropatia distale<br />

• deformità ai piedi<br />

• vasculopatia <strong>per</strong>iferica<br />

• visione diminuita<br />

• nefropatia diabetica (specialmente i pazienti dializzati)<br />

• scarso controllo metabolico<br />

• fumo di sigaretta<br />

Tabel<strong>la</strong> 22<br />

Organizzazione dei livelli di assistenza <strong>per</strong> il piede diabetico<br />

liVello di<br />

aSSiStenza<br />

ambu<strong>la</strong>torio<br />

di i livello<br />

ambu<strong>la</strong>torio<br />

di ii livello<br />

ambu<strong>la</strong>torio<br />

di iii livello<br />

Sono più frequentemente colpiti i soggetti di sesso maschile,<br />

quelli con maggior durata <strong>del</strong><strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, di basso livello socioeconomico<br />

(1).<br />

Alcuni studi suggeriscono che una riduzione <strong>del</strong> 49-85% <strong>del</strong>le<br />

amputazioni è stata ottenuta in paesi che hanno adottato protocolli<br />

di intervento che prevedono il trattamento <strong>del</strong>le ulcere da<br />

parte di un team multidisciplinare, Il Gruppo di Studio intersocietario<br />

AMD e SID sul Piede Diabetico ha organizzato nel<br />

2004 una Consensus Italiana nel<strong>la</strong> quale ha approvato <strong>la</strong> versione<br />

italiana <strong>del</strong> documento di consenso internazionale sul piede diabetico,<br />

proponendo, in molti casi, modifiche e miglioramenti<br />

significativi al<strong>la</strong> versione originale (1).<br />

Inoltre, <strong>per</strong> garantire un’assistenza omogenea e capil<strong>la</strong>re<br />

a tutti i pazienti con lesioni al piede, propone una organizzazione<br />

<strong>del</strong>le strutture diabetologiche basata su tre livelli di<br />

complessità (Tabel<strong>la</strong> 22).<br />

Gli Annali AMD 2008, confermando dati emersi in studi precedenti<br />

(6), evidenziano che dall’analisi <strong>del</strong>l’intero campione solo<br />

un quinto dei pazienti, a prescindere dal tipo di <strong>diabete</strong>, presentava<br />

in cartel<strong>la</strong> informazioni re<strong>la</strong>tive a una valutazione <strong>del</strong> piede<br />

nel corso <strong>del</strong>l’anno. Fra i soggetti considerati a rischio (neuropatia,<br />

pregresse lesioni trofiche o amputazioni, arteriopatia degli<br />

arti inferiori), poco più di un terzo di quelli con <strong>diabete</strong> <strong>mellito</strong><br />

tipo 1 e circa un quarto di quelli con <strong>diabete</strong> <strong>mellito</strong> tipo 2 aveva<br />

avuto un esame <strong>del</strong> piede nell’anno indice. Tali dati confermano<br />

l’assoluta e imprescindibile necessità di intensificare il monitoraggio<br />

di una <strong>del</strong>le complicanze più invalidanti <strong>del</strong> <strong>diabete</strong> (7).<br />

Un’indagine effettuata nel 2008, tramite questionario, dal<br />

Gruppo di Studio Intersocietario SID-AMD sul Piede Diabetico<br />

ha coinvolto 223 strutture diabetologiche italiane: di queste oltre<br />

l’80% dichiara di avere un ambu<strong>la</strong>torio dedicato al piede ma solo<br />

il 70% esegue routinariamente lo screening <strong>per</strong> <strong>la</strong> stratificazione<br />

<strong>del</strong> rischio ulcerativo.<br />

Uno studio multicentrico caso-controllo, condotto su 348<br />

pazienti diabetici con complicanze agli arti inferiori e su 1050<br />

controlli, arruo<strong>la</strong>ti da 35 centri diabetologici <strong>italiani</strong> e da 49<br />

medici di medicina generale, ha dimostrato che i soggetti che<br />

non avevano ricevuto nessun intervento educativo avevano un<br />

rischio tre volte maggiore di sviluppare complicanze vasculopatiche<br />

e neuropatiche agli arti inferiori, rispetto a quelli che ricevevano<br />

rego<strong>la</strong>rmente informazioni sull’argomento (8).<br />

Per quanto concerne le amputazioni, uno studio condotto<br />

nel<strong>la</strong> Regione Campania esaminando le diagnosi di dimissione<br />

attiVità garantite dal centro eQuipe o<strong>per</strong>ante<br />

Attività di diagnosi <strong>del</strong> piede diabetico, attività<br />

di prevenzione e terapia educativa<br />

Attività di prevenzione, diagnosi e <strong>cura</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

patologia acuta e cronica <strong>del</strong> piede diabetico:<br />

• medicazioni<br />

• picco<strong>la</strong> chirurgia<br />

• scarico <strong>del</strong>le lesioni neuropatiche p<strong>la</strong>ntari<br />

Procedure di rivasco<strong>la</strong>rizzazione distali<br />

chirurgiche ed endoluminali, interventi di<br />

chirurgia sia di urgenza che di elezione<br />

Diabetologo, <strong>per</strong>sonale infermieristico<br />

dedicato, podologo e tecnico ortopedico<br />

Diabetologo, <strong>per</strong>sonale infermieristico<br />

dedicato, podologo e tecnico ortopedico,<br />

chirurgo generale, ortopedico, chirurgo<br />

vasco<strong>la</strong>re, chirurgo p<strong>la</strong>stico, radiologo<br />

internista<br />

Diabetologo, chirurgo generale, chirurgo<br />

vasco<strong>la</strong>re, chirurgo p<strong>la</strong>stico, ortopedico

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